LOMBARDA, ARCHITETTURA
Ferdinando Reggiori
. È chiamata lombarda l'architettuta romanica sorta e sviluppatasi (con unità di principî essenziali e di caratteri esteriori) nell'intera valle padana, dal [...] Talvolta fa corona un lanternino (Pavia, S. Teodoro); sempre la copertura è a padiglione, di rame o tegoli. Comunque il tiburio lombardo non accusa mai all'esterno la sua natura cupoliforme.
La basilica romanica lombarda va perdendo con gli anni il ...
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GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] tra la fine del quinto e gli inizi del sesto decennio (ma più probabilmente eseguiti appena prima del 1349), del tiburio dell'abbazia di Viboldone, appartenente all'Ordine come la chiesa collegata di S. Maria di Brera a Milano; congiunzione che ...
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ARCHITETTURA - Secoli 11°-12°
F. Gandolfo
Al di là dei toni millenaristici di cui è carica, la notizia riportata da Rodolfo il Glabro secondo cui, agli inizi del sec. 11°, l'Europa sarebbe stata tutta [...] si fossero protratti per tutto l'arco del secolo, con cambiamenti di progetto ben evidenti nel mancato accordo dimensionale tra il tiburio e i due bracci del transetto, scanditi in tre navate di eguale ampiezza, e nel diverso sistema di copertura del ...
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DE FILIPPIS, Vitantonio
Antonio Castellano
Nacque a Triggiano (prov. di Bari) nella seconda metà del sec. XVII. Appresa la pittura presso la bottega di un anonimo pittore triggianese, del quale si ha [...] Rosa, quali Gaetano Troisi e Domenico Storace, nonché di giovanissimi pittori come Nicolò De Michele, il D. incastonò nel tiburio quadrangolare della cupola una serie di Profeti e nel soffitto piano un grande ovale con Angioli, Santi, Anime purganti ...
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MORTARA (A. T., 24-25-26)
Manfredo VANNI
Carlo CALZECCHI ONESTI
Città della provincia di Pavia (da cui dista 37 km.) situata a 108 m. s. m., nella bassa pianura lombarda, e più precisamente in quel [...] del Campo, del sec. XV, ha resti di un edificio del sec. XI, facciata policroma a finti marmi e un curioso portale con un'Annunciazione in affresco. In una cappella laterale v'è una Pietà di G.B. Crespi. Interessante è il tiburio decorato a graffiti. ...
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CEFALU
M. Andaloro
CEFALÙ (gr. Κεϕαλοίδιον; lat. Cephaloedium; arabo Qal'at Juflūd)
Città sulla costa settentrionale della Sicilia (prov. Palermo), adagiata ai piedi del versante occidentale della massa [...] -365) formata dai volumi della navata centrale, del presbiterio e del corpo trasverso, aventi tutti la stessa altezza, e con un tiburio-lanterna sull'incrocio (Di Stefano, 1960, pp. 60-64, figg. 38-40; Zorić, 1989, pp. 277-281, fig. 204). Molto più ...
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MONZA
D. Ricci
(lat. Modicia; Modoëtia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, in Brianza (prov. Milano), attraversata dal fiume Lambro.Citata come vicus già da Ennodio nel sec. 5° (Ep., CCLXXV), [...] nel vano corrispondente alla sagrestia vecchia, probabilmente del 1346, collegata con la cultura giottesca prossima alle pitture del tiburio di Chiaravalle Milanese (Quattrini, 1993; Gregori, 1994) e a Giusto de' Menabuoi (Quattrini, 1993); è stata ...
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SOLARI, Cristoforo detto il Gobbo
Roberto Cara
– Nacque tra il 1467 e il 1470 da Bertola, «magister muri et lignaminis», e da madre ignota (Biscaro, 1912, p. 67). Ebbe almeno quattro fratelli e una sorella: [...] , dal 1501 al 1524 (Morscheck, 2016): nel 1501 fece eseguire gli attributi in ottone per i dottori della Chiesa del tiburio; come esperto di architettura partecipò alle sedute per la porta del duomo verso Compedo: il 23 febbraio 1503 fu incaricato di ...
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NOVARA
M.L. Gavazzoli Tomea
(lat. Novaria)
Città del Piemonte, capoluogo di provincia, situata nella pianura fra i fiumi Sesia e Ticino.N. conobbe insediamenti fin dall'età del Bronzo, ma solo con la [...] attività edilizia documentata fra sec. 11° e 12° rimane la chiesa di Ognissanti (1124), con facciata a due spioventi e tiburio ottagono. Un pur discutibile restauro degli anni Cinquanta ne ha riportato in luce le linee austere dell'impianto a tre ...
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GRANDI, Giovanni Battista
Sabina Brevaglieri
Figlio di Antonio Maria, nacque a Varese nella parrocchia di S. Vittore e fu battezzato il 6 giugno 1643. Accanto ad A. Castelli, detto il Castellino, il [...] esecutori saldarono effettivamente i lavori il 4 ag. 1705.
Interessando i costoloni della volta e l'incorniciatura delle finestre del tiburio, alternate a finti vasi bronzei, l'intervento del G. si estese anche al finto cornicione lungo la navata su ...
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tiburio
tibùrio s. m. [dal lat. mediev. tiburium, forse alteraz. di ciborium «ciborio»]. – In architettura, particolare forma di copertura esterna di certe cupole, nelle quali la calotta interna è racchiusa entro una struttura muraria a forma...
lanterna
lantèrna s. f. [lat. lanterna, dal gr. λαμπτήρ -ῆρος (der. di λάμπω «splendere»), raccostato a lucerna]. – 1. a. Apparecchio d’illuminazione, portatile o fissato a un sostegno, costituito da una gabbia metallica di forma circolare...