(gr. Αἴγισϑος)
Mitologia
Mitico figlio di Tieste e cugino di Agamennone. Mentre questi era a Troia, ne sedusse la moglie Clitennestra, impadronendosi del regno di Micene. Ritornato Agamennone, lo uccise [...] dopo venne a sua volta ucciso da Oreste, figlio di Agamennone. Leggende posteriori fanno di E. il frutto di un incesto di Tieste con la figlia Pelopia, data poi in moglie ad Atreo, ritenuto padre di E.; più tardi, avvenuto per caso il riconoscimento ...
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Oratore e poeta tragico latino (1º sec. d. C.), di cui si ricordano delle tragedie (Medea, Tieste, e le praetextae: Catone e Domizio), destinate solo alla recitazione. È l'interlocutore principale del [...] Dialogus de oratoribus di Tacito, dove sostiene che è preferibile dedicarsi alla poesia che all'eloquenza. Molto probabilmente errata è la sua identificazione col retore Materno, condannato a morte da ...
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Poeta epico e tragico romano (1º sec. a. C.), amico di Virgilio e di Orazio; ebbe da Augusto, insieme con Plozio Tucca, l'incarico di pubblicare, postuma, l'Eneide. Scrisse (intorno al 40 a. C.) un poema [...] De morte sotto l'impressione delle guerre civili e la tragedia Tieste nel 29 a. C. per le celebrazioni delle vittorie di Augusto. Se ne hanno scarsissimi frammenti. ...
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Pseudonimo dell'attrice Elina Lazzareschi (Buenos Aires 1916 - Lucca 1999); proveniente dal Centro sperimentale di cinematografia, svolse prevalentemente attività teatrale, rivelandosi fra le più compiute [...] sicuro temperamento e di viva sensibilità. Tra le sue più note interpretazioni teatrali: Corruzione al palazzo di giustizia di U. Betti, Tieste di Seneca, Ornifle di Anouilh, Dal tuo al mio di Verga, Elettra di Euripide, Peer Gynt di Ibsen, Ecuba di ...
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Attore e regista italiano (Struppa, Genova, 1922 - Roma 2000). Esordì nel 1943 nella compagnia di Alda Borrelli; fu primo attore con E. Merlini, L. Adani, E. Maltagliati, poi nella compagnia di P. Stoppa [...] italiano; nel 1960-61 fondò e diresse la compagnia del Teatro popolare italiano. Tra le sue interpretazioni: I Persiani di Eschilo, Tieste di Seneca, Amleto, Romeo e Giulietta, Otello e Macbeth di W. Shakespeare, Antony e Kean di A. Dumas, Peer Gynt ...
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Oreste
Emanuele Lelli
La vicenda più drammatica del mito greco
I miti antichi ci mettono spesso di fronte a vicende tragiche, in particolare quando
il dramma si consuma nel nucleo familiare. Spesso [...] e diviene il simbolo positivo di un nuovo equilibrio
Il mito
La vicenda degli Atridi, con le lotte tra Atreo e Tieste prima e le sanguinose vendette incrociate che ne derivano, rappresenta uno dei miti più significativi dell’antica Grecia, uno dei ...
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SQUARZINA, Luigi
Regista, studioso e autore di teatro, nato a Livorno il 18 febbraio 1922. Laureatosi in legge nel 1945, si è contemporaneamente diplomato regista presso l'Accademia nazionale d'arte [...] arte italiano (il primo Amleto integrale sulle scene italiane, il suo Tre quarti di luna, la prima riproposta italiana di Seneca col Tieste), a cui ridiede vita da solo nel 1959 (la sua Romagnola, Il benessere di F. Brusati e F. Mauri). Per le estati ...
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FIORILLI, Anna (Anna Maria Angela)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Venezia il 26 dic. 1772 (altre fonti forniscono il 26 sett. 1777) in un'antica famiglia di comici, da Antonio e dalla senese Caterina [...] resta memoria dell'interpretazione della F. dei ruoli d'Ippodamia e di Erope (in alternanza con la meno nota sorella Laura) nel Tieste di U. Foscolo, replicato per nove sere al teatro S. Angelo dopo la prima assoluta del 4 genn. 1797. Al ritiro del ...
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Tragico ateniese (Eleusi 525 circa - Gela 456-455 a. C.), della cui vita poco sappiamo di sicuro. Combatté a Maratona (490), dove cadde suo fratello Cinegiro. Partecipò per la prima volta a un concorso [...] la colpevolezza del singolo si rinnova di volta in volta: così Agamennone ed Egisto non espiano soltanto le colpe di Atreo e di Tieste ma le proprie; e così Clitemestra e lo stesso Oreste, che uccide in obbedienza al volere di Apollo, e che pure le ...
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tragedia Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato, per uno svolgimento e soprattutto una conclusione segnati da fatti luttuosi e violenti, da gravi [...] il dramma (➔): la t. classica vanta ancora qualche grande personalità: J.W. Goethe (Iphigenia auf Tauris, 1786), U. Foscolo (Tieste, 1797; Aiace, 1811), F. Schiller (Die Braut von Messina, 1803), P.B. Shelley (I Cenci, 1818). Conclusa la stagione ...
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