Medico italiano (Milano 1813 - Cassano Magnago 1902). Primario all'Ospedale maggiore di Milano: dimostrò (1842) la natura vegetale della tigna favosa, isolò e descrisse l'anchilostoma duodenale (1843) [...] e legò il proprio nome alla corea elettrica, detta appunto corea di Dubini ...
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dermatomicosi
Malattia dovuta alla penetrazione e allo sviluppo di miceti (funghi) patogeni nello spessore della pelle (➔ micosi), per es. la tigna. ...
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Malattia cutanea causata dallo sviluppo di miceti. Le e. più comuni sono l’epidermofizia, l’eritrasma, la pitiriasi versicolore e la tigna. ...
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Elementi cutanei di vario aspetto morfologico (chiazzette arrossate, papule, pustole) che insorgono, talora acutamente e in numero più o meno notevole in caso di tigna favosa, a distanza dal focolaio morboso [...] iniziale. Sono dovuti forse a fenomeni di ipersensibilità di tipo allergico ...
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favidi
Elementi cutanei di vario aspetto morfologico (chiazzette arrossate, papule, pustole) che insorgono, talora acutamente e in numero più o meno notevole in caso di tigna favosa, a distanza dal focolaio [...] morboso iniziale. Sono correlati a fenomeni di ipersensibilità di tipo allergico ...
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microsporum
Fungo deuteromiceto moniliale del gruppo dei Tricofiti. I m. sono parassiti dei peli e determinano tigne. M. audouini: agente eziologico della maggior parte dei casi di tigna microsporica; [...] si distingue da Trichophyton per le dimensioni delle spore, che sono più piccole e si dispongono a mosaico sulla superficie del pelo, in modo da formarvi come una guaina. M. furfur, agente eziologico della ...
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È una importante specie di fungo parassita dell'uomo, nel quale produce la tigna favosa (v. tigna). Appartiene agl'Ifomiceti parassiti della cute (dermatofiti), al gruppo delle Emisporee, al sottogruppo [...] delle Aleuriosporee secondo la classificazione di Vuillemin di Nancy riportata dal Brumpt. È stato scoperto nel 1839 da Schönlein; Gruby nel 1841 ne ha dato una descrizione completa e ne ha dimostrato ...
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grattare
Marisa Cimino
. - Il verbo compare solo all'infinito, usato in senso proprio, sempre in immagini fortemente realistiche. È transitivo in If XXX 30 grattar li fece il ventre al fondo sodo (" [...] avea detto di sopra ‛ rognoso ' e ‛ scabbia ' ", Daniello) e XXII 93 i' temo ch'ello / non s'apparecchi a grattarmi la tigna, dove ' g. la tigna ' è " proverbio fiorentino, ché quando vogliamo significare di battere uno diciamo ‛ Io gli gratterò la ...
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brama
Federigo Tollemache
Come ‛ bramare ' (v.), di cui è deverbale, ricorre solo in poesia, anzi solo nella Commedia, e quasi sempre in rima. Indica " desiderio ", più o meno ardente, riferito a vari [...] oggetti, in I f XV 111 vedervi, / s'avessi avuto di tal tigna brama, / colui potei che...; XXXII 94; Pg XV 78 E se la mia ragion non ti disfama / ... Beatrice... / ti torrà questa e ciascun'altra brama; Pd XXVII 9 oh vita intègra d'amore e di pace! / ...
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Mancanza di capelli, o di altri peli del corpo, che può essere circoscritta o diffusa e accompagnarsi o no ad atrofia e distruzione del follicolo pilifero. Se c’è distruzione, si avrà a. definitiva (per [...] es. nella calvizie dei vecchi, nelle cicatrici, e in talune malattie come la tigna favosa); altrimenti si avrà a. temporanea cui può seguire la ricrescita del pelo. Frequente è l’ a. areata o area (➔ area Celsi). ...
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tigna
s. f. [lat. tĭnea o tĭnia «verme, tarlo, pidocchio»]. – 1. a. Malattia contagiosa parassitaria della pelle, per lo più localizzata nel cuoio capelluto, causata da funghi ifomiceti, nelle tre forme di t. favosa, t. microsporica e t. tricofitica,...