FILOMARINO, Ascanio
Massimo Bray
Nacque a Benevento nel 1583 dai duchi della Torre. Era figlio di Claudio, fratello di Scipione, maestro di campo al servizio spagnolo, di Gennaro, religioso teatino [...] di essere un uomo virtuoso, capace di agire nel rispetto delle leggi divine, di stabilire per fondamento del suo "edificio il timor di Dio, senza il quale è impossibile operar bene, et con questo procuri non solo di cominciare, ma di proseguire et ...
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COLONNA, Landolfo
Massimo Miglio
Figlio di Landolfo, come risulta da una bolla di Bonifacio VIII del 3 febbr. 1298, nacque intorno al 1250; la famiglia era del ramo dei Colonna signori di Gallicano. [...] del trattato strutturato in quattro sezioni che corrispondono alle qualità "que requiruntur principaliter in prelato: timor Dei, cultus sui, disciplina, id est debita correccio delinquencium, amor, dileccio atque proteccio subditorum". Fonti ...
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CHIARIZIA, Ottavio Maria
Giuseppe Pignatelli
Nato a Sepino (Campobasso) il 22 ott. 1729, entrò nell'Ordine dei predicatori in giovane età. Portò a termine il noviziato e i primi studi nel convento di [...] (p. 231); dare a tutti un'educazione rigida "corrispondente al fine dello stato sociale (p. 234); ispirare a tutti il "timor di Dio"; controllare accuratamente la condotta degli studenti di Napoli, con una schedatura presso il cappellano maggiore e l ...
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LORENZO Giustinian, santo
Giuseppe Del Torre
Figlio di Bernardo di Piero e di Querina di Nicolò Querini, nacque a Venezia probabilmente nel 1381 e fu battezzato con il nome di Giovanni; assunse il nome [...] l'immagine dell'età dell'oro della Chiesa delle origini, mette in evidenza il ruolo che l'"albero della vita", costituito dal timor di Dio, la cui radice è la fede e i cui frutti sono le virtù (continenza, prudenza, giustizia, carità, pazienza ...
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ARCHINTO, Filippo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Milano il 3 luglio 1500 da Cristoforo e da Maddalena Torriani e si addottorò in utroque iure a Pavia circa venti anni più tardi, dopo aver frequentato anche [...] dimostrò fondamentalmente contrario al concilio, convinto che "a la età nostra, ogni concilio serà mal, dove non è special timor del vero capo". Prima dei trasferimento del concilio e della successiva sospensione, l'A. fece in tempo a partecipare ad ...
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VIZI e VIRTÙ
J. Baschet
I v. e le virtù sono categorie essenziali nelle rappresentazioni cristiane. Definiscono uno sguardo completo sulla realtà terrena e si inscrivono necessariamente all'interno [...] iscrizioni (Tigler, 1995).I sette doni dello Spirito Santo (Is. 11, 2-3; Sapientia, Intellectus, Consilium, Fortitudo, Scientia, Pietas, Timor) formano un altro dei settenari messi a punto nel sec. 12°, in particolare da Ugo di San Vittore. L ...
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EGIDIO di Assisi
Silvana Vecchio
Era originario di Assisi, ed era molto probabilmente illetterato, ma nulla sappiamo della sua famiglia e della sua vita fino al momento in cui, il 23 apr. 1209, decise [...] , affrontano una serie di temi di carattere morale o religioso: vizi e virtù, fede, carità, umiltà, timor di Dio, pazienza, disprezzo del mondo, castità, combattimento spirituale, penitenza, preghiera, contemplazione, vita attiva, cautela spirituale ...
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INFERNO
J. Baschet
Secondo la concezione cristiana l'i. costituisce il luogo di pena per le anime dei peccatori, consistente sia nella privazione della visione di Dio sia in tormenti morali e materiali.Il [...] penale più strutturata e più efficace, nulla permette di affermare che queste rappresentazioni suscitassero un sentimento di timor panico. Benché parzialmente autonome, esse restavano integrate in una dinamica di salvezza che la Chiesa tracciava per ...
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COLONNA, Ascanio
Franca Petrucci
Nacque da Marcantonio principe di Paliano, gran connestabile del Regno, il vincitore di Lepanto, e da Felice Qrsini, il 27 apr. 1560 a Marino. Quando nel settembre dell'anno [...] paura, perché si deve preferire la morte a una vita ingloriosa e nessuno può essere scusato dei suoi errori a causa del timore. Una gloria immortale compensa una vita che si oppone alla volontà dei tiranni, la quale del resto è volontà di Dio, come ...
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MANFREDI da Vercelli
Edoardo Fumagalli
Originario di Vercelli, nacque nei primi decenni della seconda metà del XIV secolo; Creytens riteneva infatti M. già "très avancé en âge" (p. 173) negli anni 1420-25. [...] M., che si trovava a Firenze; di sicuro c'è che nella sua cronaca, frammiste a giudizi positivi sulla sua pietà e il suo timor di Dio, egli ci fornisce alcune notizie che non sono note da altra fonte: Martino V, a Firenze tra il febbraio del 1419 e ...
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timorato
agg. [dal lat. tardo timoratus]. – Di solito nella locuz. t. di Dio, che ha timore di Dio e che pertanto opera in modo da non offenderlo (v. timore): è una brava figliola, t. di Dio; anche usato assol., senza sostanziale diversità...
timore
timóre s. m. [dal lat. timor -oris, der. di timere «temere»]. – 1. La condizione, lo stato d’animo di chi teme, di chi pensa possa verificarsi un evento dannoso, doloroso o comunque spiacevole, al quale vorrebbe sottrarsi (il contrario...