Pittore (Urbino 1469 - ivi 1523). Formatosi a Bologna con F. Francia, risentì poi l'influenza di L. Signorelli, Perugino e Raffaello, col quale lavorò forse a Roma in S. Maria della Pace (1513-14). Tra le opere, SS. Tommaso di Canterbury e Martino (1504, Urbino, Galleria nazionale delle Marche); Maddalena (1508, in deposito ivi); la raffaellesca Noli me tangere (Cagli, S. Angelo Minore). Possedette ...
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Per la storiografia e la critica artistica, v. critica: La critica d'arte, XI, p. 981.
Insegnamento artistico.
L'insegnamento artistico ebbe nel Medioevo carattere eminentemente pratico. Esso fiorì negli [...] dictae artis". In una delle vacchette di Francesco Francia si legge come nell'anno 1490 il maestro prendesse nella sua bottega TimoteoViti. E si dichiara altresì in qual modo a distanza d'un anno il nuovo scolaro si avviò a essere, da garzone ...
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Significa ora il finimento completo del cavallo da sella, e significò in passato la sua completa armatura acconciata in modo da difenderlo tutto.
Se l'uso delle briglie e del morso va certamente riportato [...] i pittori di bardature, Bartolomeo del Prato detto Bresciano e Costantino da Vaprio; il Vasari, un suo bisavolo, Lazzaro Vasari, TimoteoViti e Girolamo Genga, i quali insieme dipinsero per il re di Francia alcune "barde di cavalli ornate con animali ...
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Pittore, nato tra il 1390 e il 1400 in Ferrara. Soggiornò in Urbino dal 1423 al 1449, nel quale anno morì. Dei figli, Calliope andò sposa a Bartolomeo Viti, e fu madre di TimoteoViti. Uniche opere conservate [...] dell'A. sono gli affreschi della cappella Talamello presso Pesaro (1437), firmati; un gonfalone nella Galleria di Urbino; resti di affreschi nel campanile di S. Francesco ad Urbino; un'Annunziata nella ...
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RAIBOLINI, Francesco, detto il Francia
Massimo Giansante
RAIBOLINI, Francesco, detto il Francia. – Figlio di Marco di Giacomo, Francesco Raibolini, detto il Francia per abbreviazione del nome di battesimo, [...] , lavorarono nella bottega di via S. Felice alcuni apprendisti, che ebbero in qualche caso importanti destini artistici. Di TimoteoViti, ad esempio, al momento di congedarlo dopo cinque anni di apprendistato, il Francia parla, nel Libro di famiglia ...
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SALVI, Giovanni Battista, detto il Sassoferrato
Silvia Blasio
SALVI, Giovanni Battista, detto il Sassoferrato. – Nacque il 25 agosto 1609 a Sassoferrato, nell’entroterra di Ancona, quarto di cinque [...] predella del grandioso polittico realizzato da Perugino per la zona absidale, in seguito smontato, Apollonia è una copia da TimoteoViti, Maria Maddalena da Tintoretto e Agnese da una stampa di Ventura Salimbeni (Macé de Lépinay, 1976). Altri tre ...
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PELLIPARIO (o del Pellicciaio), Niccolò
Gaetano BALLARDINI
Pittore di maioliche, nato a Casteldurante (ora Urbania), morto prima del 1547. Trasferitosi coi suoi in Urbino, si chiamò anche Niccolò da [...] soggetti da xilografie quattrocentesche (da cui l'anno 1482 che vediamo sopra un piatto), e da modelli, è stato detto, di TimoteoViti; il servizio per Isabella d'Este-Gonzaga (circa del 1519; se ne conoscono 20 pezzi) di colorazione più intensa, con ...
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Avventure e metamorfosi di un genio: Raffaello da Urbino a Roma
Vincenzo Farinella
La vita
Raffaello era figlio d’arte: nato ad Urbino nel 1483, probabilmente il 6 aprile, trascorse i suoi primi anni [...] della Madonna del Cardellino della Galleria degli Uffizi, a cura di M. Ciatti, C. Frosinini e A. Natali, Firenze 2008;
TimoteoViti, Atti del Convegno (Urbino, 25-26 ottobre 2007), a cura di B. Cleri, in «Quaderni di notizie da Palazzo Albani ...
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GUIDUBALDO II Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Primogenito del duca di Urbino Francesco Maria I e di Eleonora Gonzaga, nacque a Urbino il 2 apr. 1514; il 4 giugno 1516 giunse a Mantova, lì [...] camera", con la Vergine che, nella fuga in Egitto, si riposa, da G. commissionato. E protetto da G. il pittore TimoteoViti; utilizzato da G. lo scultore Tiziano Aspetti detto Minio. Merito precipuo di G. è avere costretto Michelangelo a ultimare la ...
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GENGA, Gerolamo
Monica Grasso
Figlio di Bartolomeo, nacque a Urbino nel 1476 (Vasari; Pungileoni).
Il suo percorso artistico rimane ancora oggi in parte oscuro, poiché la fonte principale per ricostruirne [...] . 1881, pp. 315-322, 492-499; A. Lazzari, Memorie di G. e Bartolomeo Genga, Urbino 1800; L. Pungileoni, Elogio storico di TimoteoViti, Urbino 1835, pp. 74-81; A. Alippi, Spigolature di archivio, in Il Raffaello, XII (1880), 5, pp. 69 s.; B. Patzak ...
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