MANARDI (Manardo), Giovanni
Margherita Palumbo
Nacque a Ferrara il 24 luglio 1462 da Francesco, notaio di famiglia nobile.
Allievo nello Studio cittadino di B. Guarini, F. Benzi e Niccolò da Lonigo [...] -83, mantenne l'incarico fino al 1493, quando si trasferì - con la moglie Samaritana da Monte, da cui ebbe i figli Timoteo (poi domenicano con il nome di Ignazio) e Agnese - dall'abitazione nella contrada di S. Giacomo alla corte di Mirandola, quale ...
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PANSA, Giovanni
Gaetano Sabatini
Nacque il 21 marzo 1865 a Sulmona, da Nicola, avvocato attivamente impegnato nella vita pubblica cittadina, e da Francesca Betti, proveniente da una famiglia della borghesia [...] ’ dei padri barnabiti di Firenze, dove manifestò precocemente interesse per gli studi umanistici. Tra i suoi insegnanti i padri Timoteo Bertelli e Luigi Cacciari, che lo appassionarono allo studio della storia, e i padri Luigi M. Bruzza e Leopoldo ...
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FOCIONE (Φωκίων; Phocion)
Red.
Generale e uomo politico ateniese, nato all'incirca all'inizio del IV sec. a. C. Stratega nel 343, condannato a morte nel 318. Le fonti (Vite di Plutarco e Cornelio Nepote; [...] Incerta è l'identificazione del suo ritratto (v. strateghi, vol. vii, fig. 618), al pari di altri strateghi del IV sec. (Conone; Timoteo; Ificrate).
Bibl.: G. M. A. Richter, The Portraits of the Greeks, II, Londra 1965, p. 158 ss.; figg. 890-893. Per ...
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Teologo evangelico (Kiel 1863 - Heidelberg 1914), figlio di Bernhard (v.); prof. di scienze neotestamentarie a Gottinga (1890), Marburgo (1895), Heidelberg (1908). Fu di tendenze conservatrici, ma meno [...] (1892) pose le basi dell'interpretazione escatologica del messaggio cristiano. Tra gli altri scritti: Die Offenbarung des Johannes (1904); Das Urchristentum (2 voll., 1914-17); commenti a Luca e alle epistole paoline 1a Corinzî, a Timoteo, a Tito. ...
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Generale ateniese, figlio di un Teocare, del demo di Angele. La sua prima strategia è dell'anno 367-6 a. C.; negli anni successivi fu quasi in continuazione rieletto alla strategia e investito d'importanti [...] partecipò una prima volta all'assedio di Chio. Riunita l'anno appresso la sua flotta a quella di Ificrate e di Timoteo, riprese le operazioni contro Chio e, nelle acque dell'isola, in una giornata burrascosa, volle assalire le squadre nemiche, contro ...
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PAOLO, santo
Leone TONDELLI
Umberto GNOLI
, Apostolo, nato a Tarso in Cilicia verso l'inizio dell'era cristiana, massimo propagatore dell'idea cristiana nel mondo ellenistico-romano, e a cui in gran [...] , una ai Galati, ai Romani, agli Efesini, ai Colossesi, ai Filippesi, un biglietto a Filemone, una lettera a Tito, due a Timoteo, una agli Ebrei. Per la loro autenticità e le circostanze di origine, v. le singole voci.
Vita. - Alla sua nascita i ...
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SILVANO (Σιλουανός, Silvanus) o Sila (Σίλας, Silas)
Uno dei membri più influenti della primitiva comunità cristiana di Gerusalemme, profeta, e cittadino romano, fu inviato con S. Paolo, Barnaba e Giuda [...] (secondo una variante del versetto 34). Accompagnò comunque S. Paolo nel suo secondo viaggio missionario e ne divise, con Timoteo, le sorti, partecipando fra l'altro alla fondazione della comunità di Corinto (Atti, XVI, XVII, XVIII, cfr. II Cor ...
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EVANGELISTI
W. Melczer
La radice etimologica del termine e., che nel senso cristiano significa 'colui che annuncia la buona novella relativa a Cristo', è il verbo εὐαγγελίζομαι 'annunciare lieti eventi'. [...] Testamento il termine è utilizzato tre volte, riferito a seguaci di Cristo: Filippo, uno dei sette uomini di Gerusalemme (At. 6, 3ss.), Timoteo, il compagno di Paolo (2 Tim. 4, 5), e al plurale in senso generico (Ef. 4, 11). In quest'ultimo esempio ...
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FABIO Calvo, Marco
Riccardo Gualdo
Nato a Ravenna, probabilmente intorno al 1440, fu attivo a Roma nei primi decenni del sec. XVI, coltivando interessi di antiquaria, architettura e medicina.
Celebre [...] d'Hippocrate, a cura di E. Littré, X, 1861, p. LXI). La lettera di dedica del Vat. lat. 2396, in latino, sempre di Timoteo Fabio, è stata pubblicata da Mercati, 1937, pp. 67 ss., e da Fontana-Morachiello, 1975, pp. 54 s. Dei codici ippocratici che F ...
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. È il nome dato da S. Agostino (De haeres., 83) ad una setta ereticale del sec. II, di cui parla Eusebio (Hist. eccles., VI, 37); fu confutata vittoriosamente da Origene, che ne ottenne il ritorno all'ortodossia, [...] organizzazione, mancano; l'Arabia da cui furono designati è la regione intorno a Damasco. Argomentando forse da un passo di I Timoteo (VI, 16) in cui si parla di Dio "il quale soltanto ha immortalità" conchiudevano (confondendo tra l'immortalità ch'è ...
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deposito
depòṡito s. m. [dal lat. deposĭtum, part. pass. neutro sostantivato di deponĕre «deporre»]. – 1. a. Atto con cui si depone un oggetto in un luogo o lo si affida a una persona, perché venga custodito e riconsegnato a un’eventuale richiesta...
nomare
v. tr. [der. di nome] (io nòmo, ecc.), ant. o letter. – 1. Nominare, nel senso di assegnare, imporre un nome, o in quello di chiamare con il proprio nome o con altro particolare appellativo (che viene esplicitamente indicato): per nomi...