Una delle due sottoclassi della classe Cestoda, creata dal Monticelli (1892) per comprendere forme singolari di transizione fra i Trematodi e i vermi a nastro. Privi di apparato digerente, a differenza [...] 'intestino di pesci d'acqua dolce (Ciprinidi); Caryoph. tuba Wagener (Ligula tuba Wag.; Monobothrium Diesing) in Tinca chrysitis (Monticelli, Sons.). Secondo Claus la forma larvale vive in Tubifex rivulorum (elminto di Udekem). Archigetes Sieboldi ...
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Famiglia di pesci ossei d'acqua dolce dell'ordine Ostariofisi di Sagemehl, stabilita da L. Agassiz nel 1843. E caratterizzata dal corpo spesso, ovoide od oblungo, compresso, coperto di squamine cicloidi, [...] . Si trovano resti dei Ciprinidi nei terreni terziarî. Per i più importanti Ciprinidi v. alburno; barbo; carassio; carpa; tinca.
Lo stesso nome di Ciprinidi si dà a una famiglia di Lamellibranchi Sifonidi (sottordine Integropalliati), oggi detti ...
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IBRIDISMO (dal lat. ibrida, hybrida, voce latina plebea: efr. iber, imbrum "mulo" in glosse)
Alessandro GHIGI
Eugenio FISCHER
Insieme di fatti, di metodi e di teorie riguardanti gl'incroci tra forme [...] ibridate artificialmente e molti ibridi sono stati osservati direttamente. Tra i Pesci sono frequenti gl'ibridi della carpa e della tinca col carassio comune e col carassio dorato, dell'Abramis brama con la scardola e col leucisco, dell'alborella con ...
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TRASIMENO, Lago (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Edgardo BALDI
Gaetano DE SANCTIS
Il maggiore bacino lacustre dell'Italia centrale, nell'Umbria, situato a una latitudine media di 43°9° N. e [...] salire anche ai 1700 quintali. Buoni redditi alla pesca dànno anche l'Anguilla, il Luccio, la Carpa, la Tinca, la Scardola (Scarpata, Scardinius erythrophtalmus), l'Albo (Leuciscus aula). Alquanti danni alla compagine ittica del Trasimeno ha portato ...
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GINEVRA, Lago di (Lacus Lemānus, o Losannensis della geografia antica, Genfer See dei Tedeschi; A. T., 20-21)
Arrigo LORENZI
Rina MONTI
È il maggiore dei laghi periferici delle Alpi. Le sue rive sono [...] lucidus, Squalius cephalus, ecc., si incontra frequente anche il luccio; la carpa prospera specialmente nel golfo di Villeneuve, la tinca si trova solo nei seni molto riparati. Gli abissi del lago, dove la temperatura si mantiene costante a 5 ...
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ORTA, Lago di (A. T., 20-21)
Piero LANDINI
Edgardo BALDI
Il Cusio dei Romani, il più occidentale e il penultimo, come superficie, dei grandi laghi subalpini italiani, a m. 290 s. m.; è compreso per [...] . Anche l'ittiofauna era redditizia, ricca di specie, sia spontanee (lota, alborella, barbo, cavedano, agone, perca, tinca, luccio, anguilla, sanguinerola, trota, ecc.) sia importate (soprattutto coregoni). Dal 1928 circa, lo scarico nel lago delle ...
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MOLVENO, Lago di (A. T., 24-25-26)
Lino BERTAGNOLLI
Rina MONTI
Lago vallivo del Trentino, situato a 821 m. s. m., in un solco fra il gruppo Gazza-Paganella (1990-2124 m.) a E. e il Gruppo di Brenta [...] , le efemere, e presenti anche Molluschi gasteropodi diversi. In mezzo a così ricca pastura vivono molti Pesci: il luccio, la tinca, la carpa, il barbo, la scardova, lo scazzone e la sanguinerola. Vi vennero importati da molti anni i salmerini, e ...
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LEVICO, Lago di (A. T., 17-18-19)
Lino BERTAGNOLLI
Rina MONTI
Lago del Trentino, nel bacino del Brenta, alla lat. di 46°1′, long. di 1°10′ E. (da M. Mario). È un lago di sbarramento alluvionale, situato [...] le seguenti specie di pesci, comuni anche al vicino Caldonazzo: Petromyzon Planeri, Anguilla vulgaris, Esox lucius, Tinca vulgaris, Scardinius erythrophthalmus, Squalius cavedanus, Leuciscus aula, Cottus gobio, Cyprinus carpio, Condrostoma soetta, il ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] "che spartisce accortamente i propri favori tra quattro spasimanti: Orfinio, giovane, ardente e veramente innamorato; il capitano Tinca (sorta di Pirgopolinice dei Miles gloriosus); un vecchio veneziano vizioso ed avaro ed un romano, Amuleo, che si ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] in regresso, specialmente nelle aree urbane.
In tutta l’area manca naturalmente il condizionamento anafonetico (milan. tenca «tinca», gremegna «gramigna», fameja «famiglia»). Propria di tutto il settore nord-occidentale è la palatalizzazione di ū ...
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tinca
s f. [lat. tardo tĭnca, di origine ignota]. – 1. Pesce teleosteo della famiglia ciprinidi (lat. scient. Tinca tinca), comune nelle acque dolci dell’Europa e dell’Asia occid., diffuso anche in Italia, nelle acque stagnanti a fondo melmoso:...
tincone
tincóne s. m. [accr. di tinca]. – 1. Grossa tinca. 2. a. Nel gergo di teatro, lo stesso che tinca (nel sign. 3). b. pop. tosc. Persona uggiosa. 3. ant. Tumore, ascesso all’inguine: Medici da guarir tigna e tinconi (Berni).