ZUCCARI (Zuccaro, Zucchero, Zuccarelli), Federico
Maddalena Spagnolo
Nacque a Sant’Angelo in Vado nel ducato di Urbino dal pittore Ottaviano e da Antonia Nari, il 18 aprile del 1539/40. Fra le discordanti [...] tutti, regalando ai committenti, in anticipo sugli altri, il dipinto desiderato. La vicenda segnò l’inizio di una rivalità con Tintoretto che si acuì negli anni a venire. Già allora i due artisti erano in competizione per il prestigioso incarico del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra i più grandi pittori e intellettuali del Seicento europeo, amante della cultura [...] che, alla morte del pittore, le due tele siano acquistate dallo stesso monarca. La pittura tenebrosa e di gesto di Tintoretto, invece, trova un’eco immediata nell’Adorazione della Trinità di Mantova (Mantova, Museo di Palazzo Ducale). Inaugurata il 5 ...
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PALAZZI, Bernardino
Francesco Franco
– Nacque a Nuoro il 22 dicembre 1907, da Francesco e da Pasqualina Siotto.
All'età di otto anni iniziò a dipingere ad acquerello, incoraggiato dalla madre. Nel 1917 [...] si ricongiunse con la famiglia, trasferitasi a Padova, dove il padre era stato nominato questore, e qui studiò Andrea Mantegna, Tintoretto, Tiziano e Paolo Veronese. Nel 1925 partecipò alla I Esposizione degli artisti di Ca' Pesaro al Lido di Venezia ...
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Lia, Amedeo. – Imprenditore e collezionista italiano (Presicce, Lecce, 1913 - La Spezia 2012). Ingegnere ed ex ufficiale della Marina, si trasferì a La Spezia dal 1949, fondando nella città ligure l’azienda [...] (tra le altre, quelle di Vincenzo Foppa, Antonio Vivarini, forse di un Raffaello giovane, di Pontormo, Tiziano, Tintoretto, Sebastiano del Piombo, Canaletto), miniature, sculture, vetri e maioliche, a documentare il gusto e la cultura dell’arte ...
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Rubens, Pieter Paul
Bettina Mirabile
Pittore di ritratti e rotonde nudità
Oltre a essere il più importante pittore fiammingo del Seicento, Pieter Paul Rubens è stato uno degli artisti più affermati [...] figure dipinte con colori caldi e sfumati ispirati a Tiziano in scene dove il contrasto di luce e ombre ricorda Caravaggio e Tintoretto.
Nato nel 1577 in Germania da una famiglia fiamminga in esilio, Rubens è uno dei pochi artisti a ottenere in vita ...
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Poeta danese (Copenaghen 1846 - Hornbaeck, Selandia, 1908). Dapprima seguace del naturalismo antiborghese di G. Brandes (al quale è appunto dedicato l'esordio lirico Digte, 1872), sembrò poi riproporre [...] ma anche i cupi temi d'amore e morte tipici del repertorio romantico come in Renaessance (1894, sulla drammatica vita del Tintoretto) o Volund smed ("Il fabbro V.", 1894, sul mitico fabbro dell'Edda). Il D. si dedicò anche alla pittura, prediligendo ...
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FRANCESCO da Conegliano
Rotraut Becker
La prima notizia sicura su di lui è l'anno del suo ingresso nell'Ordine cappuccino, il 1589. Resta sconosciuto il cognome, mentre la sua provenienza si ricava [...] tra la fine di aprile e l'inizio di maggio 1605, in occasione di un capitolo provinciale, incontrò per incarico del duca il pittore Jacopo Robusti (il Tintoretto) per avere da lui un'opinione su due quadri acquistati dalla duchessa. Insieme con il ...
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ANSALDI, Innocenzo Andrea
Isa Belli Barsali
Nacque a Pescia il 12 febbr. 1734 da Giov. Gaetano, di famiglia originaria da Voltri (Genova) e trasferitasi a Pescia verso la metà del sec. XVII. Entrò nel [...] e delle lingue. Nel 1772 ritornò a Roma dove conobbe Raffaello Mengs e si esercitò copiando da Raffaello, Michelangelo, Tintoretto, Tiziano, dal Reni e dai Carracci, acquistando così una sciolta maniera accademica. Oltre che di pittura si occupò ...
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Scultore e stuccatore, nacque ad Urbino intorno al 1522-1525; vi morì nel 1573. Nel 1538 fu collocato, per apprendere l'arte del vasaio, presso Giovanni Maria Mariano, figulo a Urbino. Egli è da identificare [...] determinare la sua discendenza artistica, benché nelle composizioni e nelle figure riecheggi artisti diversi, dal Parmigianino al Tintoretto. Sotto questo aspetto si può conoscere compiutamente nel Palazzo ducale d'Urbino e nel palazzetto Baviera a ...
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DOINO, Catarino
Maria Sframeli
Incisore ed editore di libri e stampe, documentato secondo lo Zani (1821) fino dal 1596, iniziò probabilmente la sua attività nella bottega che Francesco Valesio teneva [...] 'editoria e i libri figurati bresciani nel XVII secolo, in Brixia sacra, 1982, 5-6, pp. 299, 301; P. Ticozzi, Immagini dal Tintoretto. Stampe dal XVI al XIX secolo (catal.), Roma 1982, p. 26, n. 11 b; J. T. Spike, Baroque portraiture in Italy: works ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...