MANICHINO (da Manneken "piccolo uomo", attraverso il fr. mannequin)
Valerio Mariani
Termine pittorico o, comunque, del linguaggio degli artisti per indicare un fantoccio di legno snodato e collegato [...] fosse frequente l'uso del manichino nel Cinquecento dimostra la notizia che i biografi hanno raccolto per Michelangelo, per il Tintoretto, per il Greco e per altri che si dice adoperassero piccole figure di cera rossa per "bozzare" le composizioni ...
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La circolazione del libro. Biblioteche private e pubbliche
Marino Zorzi
Venezia nel Cinquecento è colma di opere d'arte. Una profusione di sculture, intagli, affreschi anima le facciate di chiese, [...] per i farmacisti. Analogamente i trattati di architettura servono all'incisore; il poema di Lucano ispirò almeno una tela del Tintoretto. Frequenti i libri di viaggi e le "carte da navegar" (20). I libri volgari sono assai pochi nelle raccolte più ...
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GABRIELLI, Martino
Elvio Mich
Nacque a Moena, nel Trentino, il 27 ott. 1681 da Gian Giacomo, di professione fabbro ferraio, e da una Maria. Avviato agli studi ecclesiastici, svolse contemporaneamente [...] comune ricorso al repertorio figurativo veneto del Cinquecento, veicolato dalle incisioni da dipinti dei Bassano, del Veronese, I. Tintoretto, B. D'Angolo.
Già nel 1704-05 il G. aveva iniziato una propria attività autonoma, documentata da pagamenti ...
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MUSAICO (da un gr. μουσαϊκόν "[opera] paziente, degna delle Muse": la forma però non è documentata; in tarda età si ha in greco μονσαῖον, μούσιον, μούσωσις, in latino musēum o musīum)
Carlo Alberto PETRUCCI
Carlo [...] nel sec. XVI sono da ricordare specialmente Vincenzo Bianchini; Francesco e Valerio Zuccato, Bartolomeo Bozza che eseguì su cartoni del Tintoretto le Nozze di Cana (1566-1568) e su quelli del Veronese la Guarigione del lebbroso e del cieco (circa ...
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MORAZZONE, Pier Francesco Mazzucchelli, detto il
Matteo Marangoni
Pittore, nato a Morazzone presso Varese nel 1571 (secondo alcuni nel 1573), morto a Piacenza nel 1626. Ventenne si recò a Roma, dove [...] , a cui però il M. aggiunse impetuosità di movenze e risalto plastico maggiori. Concorsero anche alla sua formazione il Tintoretto e il Caravaggio e, in limiti più ristretti, l'ambiente manieristico milanese, di cui il Cerano era il rappresentante ...
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PAOLINI, Pietro
Matteo Marangoni
Pittore, nato a Lucca nel 1605, morto ivi nel 1681. Nel 1619 fu inviato a Roma a studiare presso il caravaggesco Angelo Caroselli, che lo ebbe carissimo, e gli fece [...] anche dai più antichi scrittori, il Baldinucci, ad esempio, che scorsero nelle sue opere varî ricordi di Tiziano e del Tintoretto, la cui visione diede modo al pittore di sviluppare le sue doti innate di robusto e schietto colorista. Ma al Veronese ...
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STIMMER, Tobias
Rudolf Kaufmann
Pittore, disegnatore e incisore, nato il 17 aprile 1539 a Sciaffusa, morto il 4 gennaio 1584 a Strasburgo. Probabilmente scolaro di Hans Asper a Zurigo, poi collaboratore [...] , in Oberrhein. Kunst, I (1925-26); Historisch-biograph. Lexikon der Schweiz, Neuenburg 1931; G. Barnass, Tobias Stimmer und Tintoretto, in Oberrheinische Kunst, VI (1932), pp. 163-70; Fr. Thöne, T. St.'s Leben und Handzeichnungen, Friburgo 1934 ...
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MUZIANO, Girolamo
Patrizia Tosini
– Nacque a Brescia nel 1532 da Marco, fabbricante di armi, milanese, e da Camilla Hometti bresciana, secondo la testimonianza di un’anonima biografia del 1584 (Procacci, [...] ambiente culturale della Serenissima arricchì il bagaglio di esperienze figurative di Muziano, impressionato soprattutto dal giovane Tintoretto. La diretta conoscenza di opere realizzate in Veneto dopo la sua partenza, come gli affreschi veronesiani ...
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SPINOLA, Andrea
Alessia Ceccarelli
– Nacque a Genova da Francesco (quondam Giovanni) e da Maria Grimaldi Cavalleroni (quondam Giovanni Battista), forse nel 1562. Fu verosimilmente il più giovane tra [...] casa aveva statue nei corridoi e quadri alle pareti», fra i quali un ritratto di S. Leone, opera del Tintoretto, «nello studio, carte geografiche», possedeva inoltre un crocefisso del Giambologna; Bitossi, 1981, p. 15). «Dei poeti e prosatori in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Direttamente mutuata dalla critica d’arte, la nozione di manierismo indica una serie [...] e creatrice in antitesi alle norme classiche. Nelle arti figurative i massimi esponenti di tale tendenza sono Michelangelo, Tintoretto e soprattutto El Greco; in ambito letterario Tasso, Rabelais, Shakespeare e Cervantes.
L’ipotesi di Dvorák viene ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...