DAMASKINOS (Damasceno, Damaschino), Michele
Clara Gelao
Nato a Creta, come attestano le firme apposte in calce ai suoi dipinti, le tappe della sua vita sono ricostruibili sulla base della localizzazione [...] romano-rinascimentali (che erano state mediate soprattutto dalle incisioni di' Marcantonio Raimondi) e venete (Paris Bordone, Tintoretto, Veronese, i Bassano), che egli innesta sul bizantinismo di fondo in una sintesi dei tutto originale. Esemplare ...
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MACERATA (A. T., 24-25-26 bis)
Ettore RICCI
Luigi SERRA
Giuseppe CASTELLANI
Capoluogo di una delle quattro provincie delle Marche. La città è tutta distesa, da E. a O., sul dolce versante solatio d'una [...] , poi ampliata. Il neoclassicismo s'afferma con lo Sferisterio. La chiesa delle Vergini ha un dipinto firmato di Jacopo Tintoretto; una restaurata tavola di Antonio Solario è sull'altare maggiore di S. Maria della Misericordia; dipinti tardi ma ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Leone TONDELLI
Giuseppina SOAVE
. Al termine della storia dell'umanità, al finire dei tempi, il cristianesimo pone un universale giudizio divino. Tutti i popoli, dalla prima [...] Signorelli complesso e cupo nelle vaste composizioni, Michelangelo possente nell'apparizione di Cristo, grandioso nell'apoteosi dell'umanità, il Tintoretto che non più con l'ultimo dei giorni, ma con la Gloria Eterna chiude in un inno di Paradiso la ...
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Le lettere
Giorgio Pullini
Tra giornalismo di viaggio e impressionismo poetico sulla realtà di Venezia nel Novecento
Prima di entrare nell’ambito vasto della produzione narrativa e poetica vera e propria, [...] A occidente il cielo diventava scuro, ma sulla sua testa sfiamegava ancora la luce». Se, da un lato, ne La modella del Tintoretto(51), «il pomeriggio era bello, veniva dal mare una bava fresca che sapeva di sale», dall’altro «il canal della Giudecca ...
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DEMIN, Giovanni
Fernando Mazzocca
Nacque a Belluno il 24 ott. 1786 dal conciapelli Giuseppe e da Lucia Schiochet, governante presso Francesco Maria Colle, professore nell'ateneo di Padova e successivamente [...] stesso 1818, in un interessante intervento di restauro, voluto dal segretario dell'accademia Antonio Diedo, sui dipinti deperiti del Tintoretto in palazzo ducale. La fama del D. a Venezia doveva poi consolidarsi grazie alla supplenza, dal giugno 1818 ...
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GIANI, Giuseppe
Monica Vinardi
Floriana Spalla
Nacque a Cerano d'Intelvi, ora in provincia di Como, il 17 sett. 1829, da Tommaso e da una certa Giovanna, originaria di Dizzasco.
A dodici anni si trasferì [...] ai ritratti eseguiti da quest'ultimo durante gli anni Cinquanta, e a composizioni quali La morte della figlia del Tintoretto del 1861 (Milano, Galleria d'arte moderna).
Dai repertori iconografici del catalogo della mostra fiorentina sul "Romanticismo ...
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MERENDA, Giuseppe
Alessandro De Lillo
MERENDA (Merenda Salecchi), Giuseppe. – Discendente di un’antica e illustre famiglia romagnola, figlio di Fabrizio e di Maddalena dei conti Salecchi di Faenza, [...] che la raccolta d’arte dei Merenda riuniva, fra gli altri, dipinti di G. Reni, del Guercino (G.F. Barbieri), del Tintoretto (I. Robusti), di A. Sacchi, di Palma il Giovane (Iacopo Negretti), di A. Carracci, di Pietro da Cortona (P. Berrettini), di ...
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PACE, Pietro
Gregorio Moppi
PACE, Pietro. – Nacque a Loreto nel 1562 (non nel 1559, come è stato ripetuto dacché Tebaldini, 1921, p. 175, ne trascrisse male l’età dall’atto di morte).
Fanciullo, venne [...] libro Alfred Einstein, 1949, p. 861, ebbe a dire che Pace sta al Veronese come Monteverdi sta al Tintoretto).
Prolifico in egual misura in campo profano e sacro (molte composizioni devozionali furono concepite per la Congregazione della Concezione ...
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GIUGNO (Zugno, Zugni), Francesco
Sonia Bozzi
Nacque nel 1577 a Brescia (Boselli). Benché sia stato un eccellente e prolifico interprete del manierismo bresciano, il G. è tuttora un pittore poco conosciuto. [...] di colore" (Calabi, p. 171); mentre le inquadrature fortemente scorciate e ricche di contrasti luministici richiamano le tele del Tintoretto (Iacopo Robusti) e del Veronese (Paolo Caliari).
Il G. fu però noto ai contemporanei soprattutto per la sua ...
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NADALINO da Murano
Mattia Biffis
NADALINO (Natalino) da Murano. – Non si conoscono la data di nascita e il patronimico di questo pittore, probabilmente nativo di Murano e attivo a Venezia tra il quarto [...] la presenza di Nadalino in questo cantiere, e per orientare la sua pratica artistica verso un orizzonte bonifacesco o tintorettiano.
Tra le opere attribuite a Nadalino, solo Antonio Maria Zanetti (1733 e 1771) ricorda la lunetta con Dio padre ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...