Pittore e incisore (Bologna 1557 - Parma 1602). Fratello maggiore di Annibale, fu dapprima alla scuola di P. Fontana, poi di B. Passarotti; per l'incisione gli furono guida D. Tibaldi e il fiammingo C. [...] con Annibale e Ludovico alla decorazione dei palazzi Fava, Magnani e Sampieri in Bologna, e incise dipinti del Correggio e del Tintoretto. Nel '96 o '97 era impegnato a Roma (vi era già stato brevemente con Annibale) nei lavori di palazzo Farnese ...
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GAETANO, Alvise (Luigi)
Giovanna Capitelli
Tra i protagonisti della scuola marciana di mosaico "moderno", risulta attivo a Venezia nel cantiere decorativo della basilica di S. Marco dal 1595 al 1631.
Formatosi [...] 21 s., 192; R. Polacco, S. Marco. La basilica d'oro, Milano 1991, p. 333; P. Rossi, I cartoni di Jacopo e Domenico Tintoretto per i mosaici della basilica di S. Marco, in Arte veneta, XLVIII (1996), pp. 43-55; Diz. encicl. Bolaffi dei pittori e degli ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] decorativa nel Palazzo Ducale, che proseguirà nei sec. 15°-16° con Giovanni Bellini, Carpaccio, Tiziano, Pordenone, Veronese, Tintoretto ecc. (molte tele furono distrutte nell’incendio del 1577). L’uso della tela diviene consueto anche come supporto ...
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Pittore (Siviglia 1599 - Madrid 1660). Nato da famiglia della nobiltà sivigliana, entrò presto (1609) nella bottega di F. de Herrera il Vecchio, che l'anno seguente abbandonò per entrare nello studio di [...] era imbarcato a Barcellona, V. giunse a Genova, passando poi a Milano e quindi a Venezia, dove copiò numerose opere dal Tintoretto. Da qui raggiunse Ferrara, Cento (dove conobbe il Guercino), Bologna e Roma, dove si stabilì a Villa Medici, e ottenne ...
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Citato anche come B. veneziano. Si chiamava de' Pitati. Nacque a Verona intorno al 1487, morì a Venezia il 19 ottobre 1553. Pare che il padre di B. lasciasse Verona nel 1505: certo è che lo stile di B. [...] poi comincia un periodo di produzione più debole, dovuta anche alla larga cooperazione degli scolari, fra i quali primeggiava il Tintoretto, ed erano Antonio Palma padre del Palma Giovane, Polidoro da Lanciano, lo Schiavone ed il Cistia. Piccole cose ...
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Pittore, nato a Aix in Provenza il 19 gennaio 1839, ivi morto il 22 ottobre 1906. Già nel liceo d'Aix, era tormentato dalla passione del disegno e della pittura; non conobbe mai l'insegnamento della Scuola [...] tele del Louvre. Con ostinazione cercava di penetrare i segreti della tecnica dei Veneziani, soprattu̇tto del Veronese e del Tintoretto, ammirava il Delacroix e, tra i contemporanei, il Daumier, G. Courbet e il Manet. Rifiutato un suo invio al Salon ...
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Comune della provincia di Padova, a sud di questa città e a est di Monselice, nella bassa pianura veneta. L'agricoltura vi ha grande importanza; è anche notevole mercato per il frumento e il bestiame (fiera [...] , eretta nel 1194 da Alberto di Baone e ricostruita nel 1748 dal cardinale Rezzonico, ha una pala d'altare attribuita al Tintoretto. Conselve aveva nel 1901 5380 abitanti, nel 1921 7099 (aumento del 31 per cento in un trentennio); 2166 risiedono a ...
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MAFFEI, Francesco
Alessandro Serafini
Figlio di Maffio, poco noto pittore vicentino, nacque probabilmente nel 1605 a Vicenza (Rossi, 1991, p. 29; Ridolfi).
Della sua famiglia si conosce ben poco: ignota [...] ricordo è presente nel S. Giorgio e il drago nella chiesa di S. Giorgio di Costabissara datato agli anni 1623-24), il Tintoretto (Iacopo Robusti) e Palma il Giovane (Iacopo Negretti).
Il 7 apr. 1626 il M. fu ricompensato per aver ridipinto un grande ...
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PRUDENTI, Bernardino
Fiorella Pagotto
PRUDENTI, Bernardino. – Nacque a Venezia da Francesco Salvi (Salvò) cimador e da una Marietta.
L’ambiguità del cognome deriva dal fatto che i pochi documenti su [...] del nonno materno, un tagliapietra bergamasco di nome Salvador, e di talune amicizie come quella per Marco, figlio di Jacopo Tintoretto. E tuttavia la distribuzione delle sue opere in ambito veneto dimostra che esse furono in buona parte dovute alle ...
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DAVID, Ludovico Antonio
Robert Enggass
Nacque a Lugano il 13 giugno 1648. Le poche notizie sulla sua vita derivano dalle lettere e dal "ristretto" biografico che il D. stesso mandò a P. Orlandi nel [...] direzione d'Ercole Procaccini. Un anno dopo si portò a Venezia, trattenendosi a copiare le opere di Tiziano, Paolo Veronese, Tintoretto, ecc. Di là passò a Bologna, invitatovi dal Colonnello Bati Rospigliosi, e vi si trattenne tutta la sede vacante ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...