CARRARA, Giacomo
Francesco Rossi
Nacque a Bergamo il 9 giugno 1714 dal conte Carlo e da Anna Maria Passi. Dovette rivelare una precoce inclinazione per le arti figurative, tanto che, compiuti col fratello [...] Galgario), affiancati da buoni pittori "di genere" (Tempesta, Crivelli, Sanz): fanno eccezione due grandi pale (di D. Tintoretto e F. Bassano), ma entrambe erano frutto di acquisti realizzati dallo stesso Carrara.
L'intervento in prima persona del C ...
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GRAZIOLI, Pietro (Pietro da Salò)
Lorenzo Finocchi Ghersi
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, figlio di Lorenzo, attivo a Venezia a partire dal quarto decennio del XVI secolo. Originario [...] visibile nel disegno del progetto conservato al Museo Correr di Venezia, avrebbe poi fatto da cornice a una pala di Iacopo Tintoretto con la Trinità, di cui oggi resta solo un frammento conservato alla Galleria Sabauda di Torino. La tendenza del G. a ...
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BURRINI, Giovanni Antonio
Dwight C. Miller
Pittore nato a Bologna il 25 aprile del 1656, da genitori di modeste condizioni (Zanotti in una nota alla vita del B. scriveva che il padre "vendeva la trippa [...] di poco successivo il suo soggiorno a Venezia: "la maniera di quella scuola gli piacque al sommo e molto trasse dal Tintoretto e da Paolo" (Zanotti).
Poco dopo il suo ritorno a Bologna, il B. ricevette le sue prime commissioni indipendenti. Tra ...
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FETTI, Domenico
Gabriello Milantoni
Non sono noti con precisione né il luogo né la data della sua nascita. Tuttavia, confrontando il certificato di morte, redatto in Venezia il 16 apr. 1623, dove l'età [...] mecenate di C. Saraceni), fu tuttavia determinante anche per il percorso della pittura lagunare, suggellando un cammino che da Tintoretto approda a S. Mazzoni, per proseguire, attraverso il bolognese G. Crespi, verso S. Ricci e G. B. Piazzetta ...
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DALLE MASEGNE
Wolfgang Wolters
Famiglia di scalpellini e scultori veneziani operosi nei secoli XIV-XV.
Il soprannome "De Masignis" si trova solo in una parte dei documenti bolognesi; esso però venne [...] però due documenti figurativi cui finora non si è prestata attenzione: il quadro di J. Tintoretto (Monaco, Alte Pinakothek; riprodotto in H. Tietze, Tintoretto, London 1948, fig. 221), e un disegno della seconda metà del Cinquecento a Londra ...
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DUSI, Cosroe
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Bernardo, discendente da agiata famiglia di Bergamo, e di Maddalena Fapanni di Brescia, nacque a Venezia il 28 luglio 1808. Il padre mori poco dopo [...] arti, nel posto che era stato del Lipparini. A questo periodo risale probabilmente l'ultima opera nota, Una veglia in casa Tintoretto (ma a differenza di tutti gli altri testi lo Chudožnikj…, 1976, la data già al 1842), esposta a Venezia nel 1857 ...
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DOLABELLA, Tommaso (Tomasz)
Marius Karpowicz
Probabilmente figlio del pittore bellunese Nicola, nacque verso il 1570 a Belluno, dove apprese le prime nozioni di pittura. Verso il 1585 si trovava a Venezia, [...] quello reale, le folle di santi in cielo e le folle di fedeli sulla terra, risentendo, in questo, in parte del Tintoretto e in parte dei pittori greci immigrati a Venezia. Non va infatti dimenticato che il maestro del D., Vassilacchi, era di origine ...
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COSTA, Giovan Battista
Gabriello Milantoni
Nacque a Rimini il 3 dic. 1697 (Pellegrini, f. 2) e la sua prima educazione fu letteraria. Iniziò a dipingere solo dal 1715, sotto la guida di G. Alemanni, [...] , sono quasi tutte smarrite. In questo anno, dopo un viaggio a Venezia in cui ammirò i dipinti di Tiziano, Veronese e Tintoretto (Pellegrini, ff. 18-19), il C. redasse "in tela a secco", per la chiesa parrocchiale di S. Croce a Rimini (detta ...
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GIACONI (Giacconi), Vincenzo
Alessandra Ancilotto
Nacque il 3 febbr. 1760 a Tremignon (oggi nel comune di Piazzola del Brenta), piccola località presso Padova, da Francesco Giacon e Pasqua Corrà. Nonostante [...] con una Madonna da Annibale Carracci, un Redentore su proprio disegno tratto da Iacopo Robusti detto il Tintoretto.
Moschini, che aveva ricevuto informazioni direttamente dall'esecutore testamentario del G., fornisce l'elenco completo delle incisioni ...
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BENFATTO, Luigi, detto Alvise dal Friso
Maria Maddalena Palmeggiano
Figlio di una sorella di Paolo Caliari, e quindi veronese di origine, nacque intorno al 1544. Secondo il Ridolfi, "dimorò lungamente [...] disancorarsi mai, neppure quando, come asserisce il Fiocco, cercò di avvicinarsi a Palma il Giovane e ai seguaci di Tintoretto.
Bibl.: C. Ridolfi, Delle maraviglie dell'arte, Venezia 1648, II, pp. 138-141; P. A. Orlandi, Abcedario pittorico, Bologna ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...