BORGIANNI (Borgiani, Burgiano, Borján), Orazio
Harold E. Wethey
Nacque a Roma intorno al 1578 da Giovanni, falegname fiorentino.
Dal testamento del B. risultano suoi "fratelli uterini" Giovanni Domenico [...] del colore provano che egli aveva appena ristudiato le opere di Iacopo Bassano, benché si individui anche il ricordo del Tintoretto nella massiccia figura femminile di schiena in primo piano.
Nei suoi ultimi anni (c. 1612-15) il B. fu influenzato ...
Leggi Tutto
LANGETTI, Giovan Battista
Luca Bortolotti
, Nacque a Genova, probabilmente nel 1635, nella parrocchia di S. Sabina, da Giovanni Cesare e da Chiara Bagutti. Si sa che quest'ultima morì, essendo già [...] del L., come ancora Boschini ebbe a segnalare: "L'adora el Tintoretto e dise questo: / l'è un pitor regio e l'ha un corridoio presso la cucina, "una testa piccola" del suo prediletto Jacopo Tintoretto (pp. 94 s.).
Fonti e Bibl.: M. Boschini, La carta ...
Leggi Tutto
FRANCO, Giacomo
Chiara Stefani
Figlio naturale del pittore e incisore Battista Franco e da tale Francesca da Urbino, nacque a Venezia, o più probabilmente a Urbino, nel 1550.
Esercitò, operando sempre [...] Spini, pittore di Modena, il F. lasciò un Cristo morto e un ritratto dipinto dal Palma, insieme con un altro di Tintoretto, mentre uno stampatore di nome Pietro avrebbe dovuto entrare in possesso di tutti gli altri suoi beni, comprese le stampe.
Il ...
Leggi Tutto
DENTE (Denti), Girolamo
Giovanna Nepi Scirè
Figlio di Pietro, nacque a Ceneda (l'odierna Vittorio Veneto, prov. di Treviso), probabilmente nel 1510, se il 20 ott. 1550 il fratello Paolo Pietro, canonico [...] I.Sartor, Biancade documentata, Treviso 1977, pp. 116 s., 138 ss.; D. Rosand, Painting in Cinquecento Venice: Titian, Veronese, Tintoretto, New Haven-London 1982, pp. 143 s., 236 ss.; G. Fossaluzza, Per Ludovico Fiumicelli, Giovan Pietro Meloni e G ...
Leggi Tutto
CARLINI, Giulio
Ettore Merkel
Nacque a Venezia il 12 ag. 1826 (Mainella, p. 7) da Bernardo e da Barbara Barotto. La sua prima formazione artistica avvenne nell'Accademia di Belle Arti di Venezia (negli [...] e nel colore il C. trasse ispirazione dai modelli dei pittori antichi che più ammirava: Bellini, Tiziano, Veronese e Tintoretto, cedendo in tal modo alle suggestioni di un troppo scoperto eclettismo (Centelli, p. 313).
I suoi dipinti suscitarono ...
Leggi Tutto
CRESTI, Domenico, detto il Passignano
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Figlio di Michele, nacque a Passignano fraz. di Tavarnelle Val di Pesa, presso Firenze nel gennaio 1559 (Nissman, Disegni..., [...] penna fortemente acquerellati il C. mostra evidenti affinità con il disegno veneto, in particolare con quello di Palma il Giovane, Tintoretto e Iacopo Bassano, mentre gli studi di figure singole, realizzati per lo più a sanguigna su carta bianca o a ...
Leggi Tutto
CARRACCI, Annibale
Donald Posner
Figlio di Antonio, nacque a Bologna nel 1560 (fu battezzato il 3 novembre); era fratello minore di Agostino. Secondo il Malvasia (Felsina pittrice, Bologna 1678, I) [...] Venezia e Mantova.
Fino al 1595 fupredominante sul C. l'influsso della pittura veneziana, e specialmente del Veronese, del Tintoretto e del Bassano: la Madonna di s. Matteo del 1588(Dresda, Pinacoteca) è così pienamente dipendente dal Veronese nella ...
Leggi Tutto
BORDONE (Bordon), Paris
Cecil Gould
Figlio di Giovanni, sellaio, e di una Angelica, veneziana, nacque a Treviso e fu battezzato il 5 luglio 1500. Dal 1518 risulta residente a Venezia (doc. in Bailo-Biscaro, [...] , la personalità del B. appare quella di un pittore alquanto raffinato, ma non di prim'ordine: a paragone di Tiziano, Tintoretto e Veronese, tutti operanti contemporaneamente a lui, gli spetta senz'altro un posto di secondo piano; Vasari, del resto ...
Leggi Tutto
GIANNOTTI RANGONI, Tommaso
Franco Bacchelli
Nacque a Ravenna nell'agosto 1493 da una famiglia Giannotti o Zannotti, borghese e probabilmente agiata.
Nulla sappiamo dei suoi genitori e dei suoi primi [...] al committente. Ma egli rifiutò i quadri e li rimandò ai guardiani, che nel settembre li fecero condurre nella bottega del Tintoretto, il quale si era dichiarato disposto a sostituire la figura del G. con un'altra più adatta. Alla fine il contenzioso ...
Leggi Tutto
FUGAZZA (Dominici), Francesco
Giovanna Nepi Scirè
Nacque intorno al 1543 probabilmente a Treviso, dove fu attivo come pittore, da Domenico di Andrea di Colmirano e da Elisabetta Bressanin.
Dominici [...] sue due opere, le uniche pervenuteci, il F. appare dotato di notevoli capacità ritrattistiche, ispirate ai modi del Tintoretto e di Iacopo Bassano, in un'interpretazione più provinciale, ma con un pungente gusto analitico e descrittivo, forse di ...
Leggi Tutto
detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...