BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] suoi e del papato. Ora anche la morte di Ormisda (523) sembrava segnare la fine di un periodo in cui un'intesa con i furono il De Divisione, dove si discutono vari tipidi classificazione di significati, e il De Hypotheticis Syllogismis, che, ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] ed il cardinale; e la stampa dell'opera, per i tipidi Niccolò di Lorenzo, poté essere compiuta al massimo tra la fine dell dello Studio ivi trasferito, dopo la ribellione di Pisa.
Il '96 fu segnato da un evento che dové essere profondamente doloroso ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] categorie ciceroniane e poi nel sistema di Metrodoro di Scepsi (cioè nei "dodici segni del cielo" suddivisi in " la sua attenzione si volge ai vari tipidi luoghi argomentativi, ampiamente esemplificati su testi di Virgilio e Petrarca. Se nel C. ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] mostra che questi rappresentano la sintesi formale dei segni ovvero ombre delle cose e delle idee. Dalla conclude la trilogia delle "lampade". L'anno seguente, per i tipidi Zaccaria Cratone, uscì nella stessa città una seconda edizione dei Centum et ...
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GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] stessi anni, Garin conobbe due maestri che incisero segni profondi nella sua mente e nella sua personalità intellettuale sue ricerche umanistiche sia sulle Cronache di filosofia italiana pubblicate per i tipidi Laterza nel 1955 (ma preparate dagli ...
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FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] ad una dimostrazione, che può essere di tre tipi: rigorosa, positiva, negativa o per , 986; A. Musco, M. F. per segnidi sistema, ibid., pp. 751-765; Id., Di F. o del sistema. Appunti sul periodo romano di M. F., in La Fardelliana (Trapani), 10 genn ...
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FROMOND, Giovanni Claudio (al secolo Guglielmo Giuseppe)
Renato Pasta
Di famiglia originaria di Dôle, nella Franca Contea, nacque a Cremona il 4 febbr. 1703, terzogenito di Gian Simone e di Lucia Binda.
La [...] parentesi ravennate. Non mancarono, anche in questa sede, i segni della sua "vivacità" temperamentale (Bianchi, Elogio, p. 17 dall'esperienza. Se la conoscenza si organizza attraverso successivi tipidi giudizio sulla base dei dati dei sensi, ad ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
Pandemicene s. m. L'epoca attuale, in cui l’ambiente terrestre e la popolazione umana vengono fortemente condizionati su scala sia locale sia globale dal susseguirsi e proliferare di diversi tipi di pandemie. ♦ Secondo l’efficace sintesi del...