MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] da quelle incise da Claude Garamond nel XVI secolo a molti tipi in uso nella tipografia del XX secolo.
Tra 1498 e 1499 , al suo consolidamento contribuì anche un sapiente uso disegni che rendevano facilmente riconoscibili le sue edizioni. Nel ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] , a Sorrento, attorno al 1410, sotto il segno dell'Ariete, come ricorda egli stesso nel Novellino (a cura di A. Mauro - S.S. Nigro, Bari è esemplato l'incunabolo pubblicato ancora a Venezia per i tipidi Giovanni e Gregorio de' Gregori nel 1492 (IGI, ...
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FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] Il F. ricostruì dunque empiricamente l'alfabeto utilizzando i segni geometrici tracciati dagli antichi lapicidi e ancora visibili su con l'edizione del De re militari di Roberto Valturio per i tipidi Giovanni da Verona. La stampa, presentata nella ...
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GIANI, Felice
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Giulio Domenico e di Angela Maria, nacque il 17 dic. 1758 a San Sebastiano Curone, feudo imperiale del principe Doria, oggi in provincia d'Alessandria.
Lasciato [...] immagini per le incisioni di Francesco Rosaspina che corredano il volume di Versi di G.B. Giusti uscito per i tipidi Bodoni a Parma momento la vicenda operativa del G. si svolse sotto il segnodi un destino imperiale che lo portò a Milano e nel 1805 ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] dal 1924 - e che fu pubblicata a Bari per i tipidi Laterza nel 1928 con il titolo Le ideologie politiche.
Difficilmente si . e gli industriali in seguito alla decisione di ritirare l'appoggio al governo Segni, che il PLI prese nel febbraio 1960. ...
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CIAMPINI, Giovanni Giustino
Silvia Grassi Fiorentino
Nacque a Roma il 13 apr. 1633 da Antonio, cittadino romano originario della Valtellina, e da Margherita Taglietti. Avviato agli studi giuridici dal [...] sostanziale indifferenza, all'origine, tra i due tipidi pane come materia di consacrazione.
Nello stesso anno e ancora a Roma Vi sono, tuttavia, nella sua erudizione alcuni segnidi modernità: il tentativo di mettere a punto un metodo per la ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] del duca Borso, dal quale il G., che aveva già ricevuto segni tangibili di stima e benevolenza, si aspettava aiuti e donazioni. Per conto del A conferma di ciò, il 18 sett. 1496, uscì a Modena, per i tipidi D. Rocociolo, la raccolta di poesie latine ...
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GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] non muta, ma il G. è attento a registrare i segni della forza organizzativa e militare dei ribelli e non nasconde seconda edizione uscì perciò solo nel 1581, ad Anversa, per i tipidi Ch. Plantin, nominato dal duca d'Alba prototipografo reale e ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Francis Bacon
Marta Fattori
Francis Bacon
Francis Bacon nacque a Londra il 22 gennaio 1561 da Sir Nicholas e Lady Ann Cook, due alti rappresentanti, per rango [...] che molte di quelle discipline e arti da lui considerate lacunose (desiderata) saranno oggetto di tre tipidi critiche: segni o prove degli errori, delle loro cause e dell'arresto del sapere; le ragioni di speranza per ridare dignità e possibilità di ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] di rilievo: l'opera - l'unica pubblicata vivente il G. - vide però la luce solo nel 1540 a Roma (per i tipidi Lettere italiane); Repubblica Fiorentina, a cura di G. Silvano, Genève 1990.
Fonti e Bibl.: B. Segni, Storie fiorentine dall'anno 1527 al ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
Pandemicene s. m. L'epoca attuale, in cui l’ambiente terrestre e la popolazione umana vengono fortemente condizionati su scala sia locale sia globale dal susseguirsi e proliferare di diversi tipi di pandemie. ♦ Secondo l’efficace sintesi del...