Vedi CIVIDALE dell'anno: 1959 - 1973
CIVIDALE (v. vol. ii, p. 700; vol. vii, s. v. Stucco, 5, pp. 527-529)
Hj. Torp
H. P. L'Orange
Il "Tempietto Longobardo". - Architettura. L'edificio sorge sulla sponda [...] vòlta attuale risulta costituita di due tipi completamente diversi di mattoni; a quelli riusati si uniscono altri di tipo più recente, tra la zona superiore di stucco, orizzontalmente sviluppata e la vòlta dell'aula, sarebbero segni che l'edificio fu ...
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Vedi CORINZI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CORINZI, Vasi
L. Banti
L'aggettivo c. dovrebbe indicare tutta l'industria ceramica di Corinto (Grecia), dall'inizio di una produzione locale alla fine di questa [...] nel versante adriatico). I tipi più esportati e popolari furono sec. a. C.
Cronologia. - La bassa qualità di gran parte dei vasi c. e il loro numero data nella pubblicazione degli scavi del Ceramico. - Segni dipinti sui vasi: Payne, op. cit., p ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
di Giuseppe M. Della Fina
Delineare un quadro sintetico della struttura [...] le tombe femminili, che non presentano segni particolari di connotazione, ma dalla metà dell'VIII sec di diversi tipi: a pozzo, a fossa delimitata da un muretto a secco di ciottoli, a fossa circoscritta da blocchi di tufo. Ci si trova di ...
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Vedi FESTO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
FESTO (Φαιστός, Phaestus)
L. Banti
Importante città nella parte meridionale dell'isola di Creta, su un gruppo di basse, ma ripide colline, che dominano la pianura [...] a Gortina, una delle prime città che battono moneta: tipi e leggende sono identici a quelli di Gortina, varia solo il nome della città. La cinta murale case e tombe bizantine sembrano essere l'ultimo segnodi vita. Poi, per molto tempo si dimenticò ...
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Vedi CIPRO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CIPRO (v. vol. ii, p. 628)
V. Karageorghis
Neolitico. Per questo periodo non vi sono stati scavi o scoperte, ma un importante contributo è stato offerto dalle [...] segni del sillabario cipro-minoico. Questo testo, composto di più di centocinquanta segni, costituisce un'importante aggiunta al piccolo numero di composizioni. I carri erano in gran parte di legno. Sono di molti tipi: carri a quattro cavalli, carri a ...
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Vedi AUGUSTO dell'anno: 1958 - 1994
AUGUSTO (C. Iulius Caesar Octaviānus)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Nato nel 63 a. C. da C. Ottavio e da Azia, nipote di Cesare.
Nel 45 fu adottato da Cesare [...] 27 gli fu tributato dal Senato il titolo di Augusto e sulla sua casa fu posta, segnodi onore e di riconoscenza, la "corona civica". Nel 20 si dava vita a tipi scultorei indipendenti o quasi. Il tema del ritratto di A., ripetutamente proposto agli ...
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PALMIRENA, Arte
A. Giuliano
G. Garbini
La fortuna di Palmira (v.) fu direttamente legata al commercio carovaniero che, transitando per la città, ne determinò la ricchezza per circa 300 anni. L'inizio [...] tipi: uno di tradizione genericamente occidentale, in forma di tempio; gli altri, a torre e a ipogeo, rispettivamente di e 4621 bis. In queste opere la morte di Moqīmū è datata al 146 d. C. per la caduta di due segni.
5. Yarḥai (yrḥy); scultore che ha ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Le aree e le tipologie sepolcrali
Un quadro esauriente dell'evoluzione delle pratiche [...] i casi in cui entrambi i tipi coesistono nel medesimo sepolcreto, rivelando per di più corredi del tutto omogenei, o segni evidenti di parziale mummificazione (trapanazione del cranio, asportazione del cervello, delle viscere e di interi fasci di ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Le prime tracce archeologiche di pratiche cultuali, individuate a partire [...] , rinvenuto a Jagatgram e datato al III sec. d.C., avrebbe segnato il luogo in cui un tale re Shilavarman avrebbe eseguito, come ricorda che illustrano lo sviluppo delle immagini di culto, da alcuni rari tipi monetali del re indogreco Agatocle ( ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Veio
Maria Paola Baglione
Veio
Ubicata nella bassa valle del Tevere, V. era la città d’Etruria più prossima a Roma, alla quale fu legata da un complesso rapporto [...] del territorio segna l’inizio di un silenzio quasi totale delle fonti (la proposta di abbandonare ditipi e classi, che inducono ad assegnare alla città di V. un ruolo primario nella diffusione di tali offerte votive; il più importante complesso di ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
Pandemicene s. m. L'epoca attuale, in cui l’ambiente terrestre e la popolazione umana vengono fortemente condizionati su scala sia locale sia globale dal susseguirsi e proliferare di diversi tipi di pandemie. ♦ Secondo l’efficace sintesi del...