MARCHETTO da Padova (Marchetus de Padua)
Cesarino Ruini
Maestro di canto, compositore e teorico della musica, è soprattutto noto come autore del Lucidarium e del Pomerium, due testi fondamentali per [...] sistema francese) costringe M. a escogitare un modo per distinguere efficacemente i diversi tipidi longae. Ma la necessità di avvalersi di un sistema disegni, che indichi in modo inequivocabile al cantore secondo quale modalità l'opera sia stata ...
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FROMOND, Giovanni Claudio (al secolo Guglielmo Giuseppe)
Renato Pasta
Di famiglia originaria di Dôle, nella Franca Contea, nacque a Cremona il 4 febbr. 1703, terzogenito di Gian Simone e di Lucia Binda.
La [...] parentesi ravennate. Non mancarono, anche in questa sede, i segni della sua "vivacità" temperamentale (Bianchi, Elogio, p. 17 dall'esperienza. Se la conoscenza si organizza attraverso successivi tipidi giudizio sulla base dei dati dei sensi, ad ...
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MAINARDO, Agostino (Mainardi)
Simonetta Adorni Braccesi
Simona Feci
Nacque nel 1482 a Caraglio, presso Saluzzo (da cui l'appellativo "di Piemonte"), da Giovanni; non si conosce l'identità della madre, [...] l'estensione della predicazione senza distinzioni tra i diversi tipidi pubblico.
Grazie alla sua eloquenza, il M. alla teoria, sostenuta da Zwingli, secondo cui si tratta disegni, ma contestualmente denuncia anche il pericolo della deriva nell' ...
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FAITANI (Faetani), Giovan Matteo
Maria Silvia Campanini
Nato verosimilmente a Rimini tra febbraio-marzo del 1505 e i primi mesi del 1506 da Matteo e Bartolomea Veneri, fu battezzato con il nome di Pandolfo, [...] Vite, uscite poi a Firenze nel 1550 per i tipidi Lorenzo Torrentino. Si ignorano i tempi e le circostanze quale rispose tuttavia con un rifiuto - ma anche A. Caro, F. Segni, G. B. Strozzi, senza dimenticare il non dichiarato apporto del Giovio). ...
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GUAINERI, Antonio (Gaynerius, Guainerius, de Guaineriis, de Gaineriis, de Garneriis, de Vayneriis)
Daniela Mugnai Carrara
Nacque probabilmente a Pavia verso la fine degli anni Ottanta o l'inizio degli [...] in quest'ultimo caso esplicita giustificazione richiamandosi all'effetto che certi tipidi terapie e certe modalità di somministrazione avrebbero sull'immaginazione dei pazienti. A proposito di quest'ultimo aspetto va notato che il G. opta sempre ...
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CAVAZZONI, Marc'Antonio
Oscar Mischiati
Nacque a Bologna probabilmente intorno al 1485 da Ludovico e da Veronica Dall'Oro.
Il nome del padre si desume dai testamenti (nei documenti veneziani sovente [...] testamento redatto il 17 marzo 1569 è rimasto chiuso, non pubblicato, segno evidente che la sua morte avvenne fuori Venezia.
Un primo testamento sonare organi (Roma, per i tipidi Andrea Antico, 1517-18),ne supera di gran lunga l'importanza, non ...
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FONTANA (de Fontana, de la Fontana), Giovanni (Antonio, Jacopo)
Maria Muccillo
Nacque a Venezia da Michele, probabilmente nell'ultimo decennio del sec. XIV: alcuni indicano nel 1390 l'anno della nascita, [...] suo funzionamento, e si prospetta un piano di opere da scrivere su vari altri tipidi strumenti per la misura del tempo che permette di mutare le combinazioni disegni all'interno del sistema. L'opera offre inoltre un gran numero di stratagemmi ...
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GIUSTINIAN, Pietro
Gino Benzoni
Nacque a Venezia, nel sestiere di Dorsoduro, in calle lunga S. Barnaba, nel 1497 dal patrizio Alvise di Marino e da una figlia di Girolamo Michiel, la cui moglie era [...] . In realtà, nella ristampa dell'Historia per i tipidi Ludovico Avanzi (Venetiis 1575; ma ci sono anche copie della fausta combinazione dei pianeti e dei segni dello zodiaco a propiziare l'esordio di Venezia. Comunque sia, nella revisione e nell ...
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DEL ROSSO, Paolo
Simona Foà
Figlio di Pierozzo, nacque a Firenze nel luglio 1505. La famiglia, detta dei "vajai", di origine' fiorentina, apparteneva alla media borghesia artigiana della città ed era [...] la nuova poesia toscana, stampata a Roma per i tipidi Antonio Blado; i destinatari delle poesie del D. figura del D. è di A. Lorenzoni, Ilcav. P. D. Notizie e scritti inediti, Firenze 1907; altre notizie si ricavano da B. Segni, Storie, Milano 1834, ...
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GRANDI, Iacopo
Cesare Preti
Figlio di Stefano e di Pellegrina Gandolfi, nacque a Gaiato, nei pressi di Pavullo nel Frignano, sull'Appennino modenese, il 27 giugno 1646. Da Bologna, dove aveva compiuto [...] compito di pronunciare l'orazione d'apertura, poi stampata per i tipidi A. Giuliani con il titolo di Oratione nell . Segni e nota di A.M. Salvini riguardante la revisione linguistica della Risposta); B. Ramazzini, Epistolario, a cura di P. Di Pietro ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
Pandemicene s. m. L'epoca attuale, in cui l’ambiente terrestre e la popolazione umana vengono fortemente condizionati su scala sia locale sia globale dal susseguirsi e proliferare di diversi tipi di pandemie. ♦ Secondo l’efficace sintesi del...