DE GASPERIS, Angelo
Fausto Rovelli
Nacque a Maggiora (prov. di Novara) il 2 Maggio 1910 da Giuseppe e da Maria Monti. Dopo gli studi liceali compiuti presso i collegi Rosmini di Domodossola e S. Tommaso [...] tipidi anestesia con respirazione controllata e su interventi di chirurgia toracica. Qui poté assistere alla chirurgia di mesi di sofferenze, nonostante le quali continuò fin quasi all'ultimo il suo lavoro.
Il presidente della Repubblica A. Segni gli ...
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BORGO, Pietro Battista
Valerio Castronovo
Nato a Genova, operò tra la prima e la seconda metà del Seicento (ignota è la data di nascita come quella di morte). Presente in Germania nel 1631 al momento [...] i segni distintivi della nuova tattica militare e le doti, oltre che di geniale e ardimentoso capitano, di abile stratega Rege gestarum libri tres, pubblicata a Colonia nel 1641 per i tipidi A. Binck (una seconda edizione in 12º comparve nel 1642 ...
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BRUGNOLI (Brognolo, Brognoli, Brognolus), Candido
Antonio Rotondò
Nacque a Sarnico, nel Bergamasco, il 13 genn. 1607. Nel 1625 entrò nell'Ordine dei frati minori francescani e vi prese il nome di fra' [...] la struttura d'un prontuario sistematico di tutta la casistica di indizi e segni che caratterizzano la presenza diabolica oppure inducono la seconda descrive i modi di curare i corrispondenti tipidi indemoniati. In via di principio, il B. afferma e ...
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GABIA, Giovan Battista
Elena Del Gallo
Nacque a Verona in data imprecisata nei primi anni del sec. XVI.
Non si hanno notizie biografiche anteriori a quelle che attestano la sua presenza come professore [...] R. Ridolfi, costituire la base seguita da B. Segni per il volgarizzamento delle tragedie sofoclee, opera uscita all'incirca negli stessi anni.
Nel 1562-63 il G. diede alle stampe a Roma, per i tipidi P. Manuzio, la traduzione in latino dei commenti ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] L'opera si differenzia dai tipi aggraziati del Quattrocento (per es. la Madonna del duomo di Prato di Benedetto da Maiano) non iroso, alla minaccia, egli riesce in tali casi a toccare il segnodi un'alta e commossa eloquenza: "Io son ito da dodici ...
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CASTELLANI
Gabriella Bordenache Battaglia
Maria Grazia Gajo
Giuseppe Monsagrati
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Famiglia di orafi, collezionisti, antiquari e ceramisti, vera e propria "dinastia" (attiva a Roma per oltre un secolo, [...] nel gennaio 1854 cominciò a dare segnidi grave squilibrio mentale nelle carceri di S. Michele. È rimasto dubbio se continuò, ma piurtosto stancamente, ripetendo più o meno gli stessi tipi, con impercettibili e anonime varianti, sino a una stasi ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] le dieci Canzoni edite nel 1824 nella stessa città (per i tipi del Nobili, a spese dell'autore e con la mediazione del lasse, propriamente) i segnidi una sapienza remota, collocata fuori di un tempo determinato e di uno spazio circoscritto.
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DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] questo periodo che la salute di D., alquanto delicata, mostrò segnidi peggioramento con febbri e vertigini: interlocutori del Cortegiano e di gran rilievo se a lui è affidata, nel secondo fibro del trattato, la descrizione dei tipi e dei modi delle ...
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GIMMA, Giacinto
Cesare Preti
Nacque a Bari il 12 marzo 1668 da Giovanni e Antonia Catalano. Di origini modeste - il padre era calzolaio - perse la madre e due sorelle quando era ancora in giovane età, [...] Segni del trattato Della locuzione di Demetrio Falereo, seguito da parti del commento di F. Panigarola; degli appunti sull'età di della Società degli Spensierati di Rossano, apparsi nel 1703 per i tipi del C. Troise di Napoli. Concepita come il ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] i tipi della Libreria editrice fiorentina (M. Picchi, Un sogno di gioventù, intervento alla tavola rotonda Bremond-De Luca, in Ricerche di molto indirettamente e sempre nella prospettiva e nel segnodi una visione che potrebbe dirsi agostiniana: la ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
Pandemicene s. m. L'epoca attuale, in cui l’ambiente terrestre e la popolazione umana vengono fortemente condizionati su scala sia locale sia globale dal susseguirsi e proliferare di diversi tipi di pandemie. ♦ Secondo l’efficace sintesi del...