Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] non sarebbero che illustri personaggi umani di un remoto passato, cui i posteri avrebbero attribuito carattere divino.
Mentre la generalità del popolo di cui a volte fa parte integrante. Ciò appare anche dal fatto che nelle società ditipo arcaico ...
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Religione
Rito segreto e oggetto sacro del rito; per estensione, realtà o verità nascosta, in alcuni casi trattata come dogma perché ritenuta rivelata da Dio.
Religioni antiche
Nell’antichità le religioni [...] osservare tra tutti rilevanti analogie, che ci permettono di parlare di un tipo cultuale. Alle iniziazioni stesse si collega il a far sì che tali iniziazioni non mantenessero un carattere collettivo e pubblico, e d’altra parte non scomparissero ...
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Composizione poetica ebraica; in particolare quelle raccolte nella Bibbia nel Libro dei S. e poi entrate, con la traduzione latina, nella liturgia cristiana.
Il libro dei Salmi
Il libro (detto in ebraico [...] l’insieme degli inni, invitatori, antifone ecc.
Il particolare carattere poetico, personale e profetico dei s. ha fatto del salterio versetti del solista erano intercalati da interventi di tutto il coro, tipo amen o alleluia. Il repertorio delle ...
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Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario a ciò che è sacro e religioso. Anche, che ha per argomento motivi terreni, mondani, non religiosi.
Arte
Nella storia dell’arte, l’iconografia p. [...] o tutto sia considerato sacro, benché, specie nelle religioni ditipo arcaico, ogni attività p. possa o debba soggiacere a con cui si compromette, si offende o si annulla il carattere sacro di una cosa, un luogo, una persona è detta profanazione. ...
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Nel mondo protestante centroeuropeo, termine usato per indicare tutti i riformati, sia evangelico-luterani sia evangelico-riformati (calvinisti e zwingliani); più correntemente, nell’uso, questi ultimi [...] religiosa dell’Inghilterra, rappresentando l’esigenza di una religione interiore, a carattere più pietistico che liturgico, e raccogliendo unì con gli United Brethren in Christ, movimento ditipo evangelico fondato in Pennsylvania ai primi del 19° ...
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primitive, religióni Locuzione con cui si fa riferimento in senso generale ai sistemi di credenze di popoli o gruppi etnici extraeuropei. L'impiego del termine "primitivo", sottoposto a una sostanziale [...] vengono più considerate come forme di "scienza primitiva", ma rivelano il loro caratteredi fenomeno spirituale autonomo.
Il . De Martino e V. Lanternari. Un approccio ditipo strutturalistico, mutuato dalla linguistica, ai fenomeni religiosi delle ...
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superstizione Il fatto di avere credenze e compiere pratiche che, nella valutazione della cultura e delle religioni superiori, ufficiali e dominanti, sono ritenute frutto di errore e d’ignoranza, di convinzioni [...] questo spiega come la s. abbia quasi sempre un carattere culturalmente arretrato e inferiore. Per la stessa ragione, di concetti una volta organicamente appartenuti a religioni più antiche.
Un tipo particolare di s. è la cosiddetta s. di classe ...
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regalità sacra Statuto religioso particolare riconosciuto al re o al capo presso una grandissima parte dei popoli che conoscono una qualsiasi forma dell’istituzione monarchica.
Secondo J. Frazer la r. [...] arcaiche su esperienze religiose di vario tipo, ma che devono essere distinte da quel carattere genericamente sacro che deriva al re dai suoi poteri di re-stregone. Inoltre, il carattere sacro stesso comporta una serie di precauzioni nei riguardi del ...
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Teologo e umanista (Schlettstadt, Alsazia, 1450 - ivi 1528). Studiò a Friburgo, Erfurt e Heidelberg e dal 1498 fu professore in quest'ultima sede di retorica e poetica. A lui l'imperatore Massimiliano [...] rerum Germanicarum (dove si possono cogliere note di ardente patriottismo ditipo nazionalistico) e la Germania (1501), dove l 'Adolescentia (1498) aveva insistito sulla formazione del carattere cristiano come premessa della salvezza della Chiesa. ...
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(o Tanri) Nome altaico (con varianti tengri, tergeri, tingir ecc.) con il quale Mongoli e Turco-Tatari indicano la divinità e contemporaneamente il cielo. T. non è tale da potersi considerare una divinità [...] ditipo monoteistico, mentre è attestata ovunque la sua onniscienza, soprattutto in relazione alle cose umane; il suo carattere elevatissimo ha reso possibile sia la sua integrazione nelle religioni monoteistiche (cristianesimo, manicheismo, islam) ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...