Atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un’entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, come segno di devozione oppure per ottenere qualche [...] il padrone ecc.). In questo tipo rientra spesso anche l’infanticidio rituale (masse di resti di bambini sacrificati a Tanit sono elementi più spregevoli, il s. umano a volte assume il caratteredi un s. penale che è forse la più antica forma della ...
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Organo collegiale con funzioni deliberative, sia dello Stato sia di enti pubblici sia di società private.
C. superiore
Denominazione di organi collegiali consultivi presso alcuni ministeri con il compito [...] carattere programmatico alla cui attuazione non è stato ancora provveduto. Peraltro, esistono di fatto c. di elasticità delle funzioni caratterizzano infatti i vari organismi di questo tipo in Inghilterra (joint councils). Funzioni analoghe svolgono ...
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Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] di dottrine, di comandamenti etici o di norme rituali è caratteristica di un tipo particolare di religione al di fuori del cristianesimo la possibilità e l’esistenza di elementi di vera religiosità, rivendica alla r. cristiana il caratteredi unicità ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] non sarebbero che illustri personaggi umani di un remoto passato, cui i posteri avrebbero attribuito carattere divino.
Mentre la generalità del popolo di cui a volte fa parte integrante. Ciò appare anche dal fatto che nelle società ditipo arcaico ...
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Religione
Rito segreto e oggetto sacro del rito; per estensione, realtà o verità nascosta, in alcuni casi trattata come dogma perché ritenuta rivelata da Dio.
Religioni antiche
Nell’antichità le religioni [...] osservare tra tutti rilevanti analogie, che ci permettono di parlare di un tipo cultuale. Alle iniziazioni stesse si collega il a far sì che tali iniziazioni non mantenessero un carattere collettivo e pubblico, e d’altra parte non scomparissero ...
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Composizione poetica ebraica; in particolare quelle raccolte nella Bibbia nel Libro dei S. e poi entrate, con la traduzione latina, nella liturgia cristiana.
Il libro dei Salmi
Il libro (detto in ebraico [...] l’insieme degli inni, invitatori, antifone ecc.
Il particolare carattere poetico, personale e profetico dei s. ha fatto del salterio versetti del solista erano intercalati da interventi di tutto il coro, tipo amen o alleluia. Il repertorio delle ...
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Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario a ciò che è sacro e religioso. Anche, che ha per argomento motivi terreni, mondani, non religiosi.
Arte
Nella storia dell’arte, l’iconografia p. [...] o tutto sia considerato sacro, benché, specie nelle religioni ditipo arcaico, ogni attività p. possa o debba soggiacere a con cui si compromette, si offende o si annulla il carattere sacro di una cosa, un luogo, una persona è detta profanazione. ...
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Nel mondo protestante centroeuropeo, termine usato per indicare tutti i riformati, sia evangelico-luterani sia evangelico-riformati (calvinisti e zwingliani); più correntemente, nell’uso, questi ultimi [...] religiosa dell’Inghilterra, rappresentando l’esigenza di una religione interiore, a carattere più pietistico che liturgico, e raccogliendo unì con gli United Brethren in Christ, movimento ditipo evangelico fondato in Pennsylvania ai primi del 19° ...
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primitive, religióni Locuzione con cui si fa riferimento in senso generale ai sistemi di credenze di popoli o gruppi etnici extraeuropei. L'impiego del termine "primitivo", sottoposto a una sostanziale [...] vengono più considerate come forme di "scienza primitiva", ma rivelano il loro caratteredi fenomeno spirituale autonomo.
Il . De Martino e V. Lanternari. Un approccio ditipo strutturalistico, mutuato dalla linguistica, ai fenomeni religiosi delle ...
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superstizione Il fatto di avere credenze e compiere pratiche che, nella valutazione della cultura e delle religioni superiori, ufficiali e dominanti, sono ritenute frutto di errore e d’ignoranza, di convinzioni [...] questo spiega come la s. abbia quasi sempre un carattere culturalmente arretrato e inferiore. Per la stessa ragione, di concetti una volta organicamente appartenuti a religioni più antiche.
Un tipo particolare di s. è la cosiddetta s. di classe ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...