Statistica applicata alle scienze sociali
Italo Scardovi
La statistica e l'immanenza della variabilità
Statistica è parola dai tanti, forse troppi, significati. Essi riflettono, nella loro varietà, [...] cose: dice, i polli essendo un 'carattere trasferibile', come sarebbero andate nell'ipotesi di cui è espressione. In quanto è media da un lato, patire l'oggettiva difficoltà di darsi un linguaggio ditipo matematico (quasi che non possa darsi scienza ...
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Biomatematica
Vincenzo Capasso
Nel Saggiatore (1623), Galileo Galilei sosteneva che «l’Universo […] è scritto in lingua matematica, e i caratteri sono triangoli, cerchi e altre figure geometriche […]; [...] viceversa il lavoro sperimentale ha sofferto di una mancanza di visione teorica a carattere generale. La situazione è cambiata coinvolge biologi, medici, statistici e matematici di diverso tipo, analitici e computazionali.
Il collegamento tra la ...
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Previsione
Italo Scardovi
di Italo Scardovi
Previsione
La previsione nella scienza
Da sempre l'uomo s'interroga sul futuro. Da sempre cerca nei dati del mondo i segni di ciò che l'aspetta. Tra intuizioni [...] con la certezza di una prossima eclisse - era l'argomento di Schopenhauer - si negava loro ogni caratteredi scienza. Quanto più oggi vedere nella classificazione delle stelle secondo il tipo spettrale il tracciato storico delle fasi dell'universo. ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Galilei e la geometria del moto accelerato
Enrico Giusti
Galilei e la geometria del moto accelerato
Tra l'impressionante numero di testi scientifici, [...] il carattere del movimento è chiaramente accelerato, e la precedente interpretazione causerebbe seri problemi di coerenza. ; il metodo meccanico permetteva di confrontare due eventi di questo tipo, purché i tempi di svolgimento fossero gli stessi. ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La matematica negli Stati Uniti
Joseph W. Dauben
La matematica negli Stati Uniti
La matematica all'inizio del secolo
All'inizio del XX sec. [...] comunità matematica ben formata, non più in uno stato di dipendenza ditipo coloniale dall'Europa". Quando la rivista "Zentralblatt für Mathematik i loro sforzi. Allo stesso tempo il carattere della ricerca americana divenne più eclettico, riflettendo ...
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BORGONDIO, Orazio
Paolo Casini
Nacque a Saiano, presso Brescia, da Giuseppe, nobile bresciano, e da Francesca Parma il 7 (secondo altri il 19) ottobre 1675.
Dopo le prime scuole entrò nella Compagnia [...] a giudizio del Cordara - dalle sue doti di ragionatore analitico e dal carattere calmo e perseverante. Queste sue attitudini fecero sì voga delle relazioni di viaggi.
Anche se in Borelli il meccanicismo dommatico ditipo cartesiano aveva subito ...
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vettoriale
vettoriale [agg. Der. di vettore "inerente a vettori"] [ANM] Analisi, o calcolo, v.: la parte della matematica che s'occupa degli algoritmi con i quali si opera sui vettori (a questi si applicano, [...] un elemento qualunque v; (b) inoltre è definito il prodotto di un elemento k di K per un vettore v di V, il risultato essendo un vettore kv di V, in modo che siano rispettate certe regole di calcolo del tipo: 1✄v=v; k₁(k₂v)=(k₁k₂)v; (k₁+k₂)v=k₁v+k₂v ...
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FREDA, Elena
Enrico Giannetto
Nacque il 25 marzo 1890 a Roma da Pasquale e Crescenza Teresa Pedicino. Si laureò in matematica nel 1912 con G. Castelnuovo e in fisica nel 1915 con O.M. Corbino all'università [...] di Volterra e di Corbino. Altre pubblicazioni dello stesso carattere sono: Sopra un teorema di reciprocità relativo alla propagazione di delle equazioni alle derivate parziali del 2° ordine ditipo iperbolico, che corona la sua rilevante attività ...
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prova
pròva [Der. del lat. proba "accertamento della bontà, della giustezza", da probare "provare", che è da probus "buono"] [LSF] (a) L'operazione o la serie di operazioni coordinate con cui si misurano [...] . ◆ [FTC] Nelle varie tecniche, si effettuano, con varie finalità, p. di vario tipo, sia durante le lavorazioni, sia sul prodotto finito, che in genere hanno carattere assai diverso dalle p. sui materiali (per le quali, v. oltre). (a) P. su ...
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medio
mèdio [agg. Der. del lat. medius "che sta nel mezzo"] [LSF] Relativ. a una grandezza capace di assumere valori differenti nel tempo o nello spazio o in relazione a variabili condizioni ambientali [...] o di altro tipo, un suo valore circa a mezza strada tra i valori estremi che ne esprima il carattere peculiare, imperturbato rispetto a circostanze accessorie; in termini precisi, potrebbe trattarsi di un'appropriata media. ◆ [ELT] M. frequenza: lo ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...