Evoluzione. Fossili ed evoluzione
Niles Eldredge
Nel 1959, centenario della pubblicazione di On the origin of species di Charles Darwin, fu celebrata la definitiva fusione della genetica con la teoria [...] negli eventi localizzati di degradazione e ripresa ecologica ci si dovrebbero attendere pochi o nessun cambiamento adattativo e morfologico di tipo evolutivo (e in effetti non ne sono mai stati riscontrati).
Si prenda ora in considerazione l'esempio ...
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Biologia molecolare e sistematica: una rivoluzione
Cecilia Saccone
Origine e sviluppo della biologia molecolare
La biologia molecolare è nata e si è sviluppata nella seconda metà del 20° sec., periodo [...] descritte oppure osservate a livello del fenotipo (che include morfologia e comportamento) o a livello molecolare (ovvero dell’ In tale contesto il progetto può essere visto come un tipo di genomica ‘orizzontale’ in quanto permette un rapido ...
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Evoluzione della socialità
Stefano Turillazzi
Mary Jane West-Eberhard
Gli Insetti sociali hanno un'importanza rilevante negli studi etologici e in quelli sull'evoluzione del comportamento sociale. [...] per tutta la vita e si trovi unita a una diversa morfologia delle due classi di individui sono stati finora descritti solo in e con una casta operaia specializzata anche per lavori di vario tipo: difesa, raccolta del nutrimento, cura delle larve, ecc. ...
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Fisiologia
Bernardino Fantini
La fisiologia è la scienza che indaga le funzioni degli organismi viventi, animali e vegetali, e mira a conoscere le cause, le condizioni e le leggi che determinano e regolano [...] le leggi della meccanica, mentre la iatrochimica fornisce una soluzione di tipo chimico, centrata, come è suggerito da F. de le Boë , sistemi, individui. La cellula è dunque l'invariante morfologico e fisiologico elementare, al di sotto del quale non ...
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Storia evolutiva del corpo
Gabriella Spedini
L'aspetto sotto cui il corpo umano appare oggi ai nostri occhi è il prodotto di un lungo cammino evolutivo che la nostra specie ha percorso in milioni di [...] fa, si sviluppò, in Europa e in Asia sudoccidentale, un tipo arcaico di Homo sapiens detto uomo di Neanderthal, dai primi freddo. Proprio nei confronti del clima rigido la morfologia corporea dell'uomo di Neanderthal appare particolarmente adeguata, ...
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Tecnologia dell’architettura
Spartaco Paris
Mentre quella di tecnica è una nozione che accompagna l’intera evoluzione dell’uomo, il termine tecnologia entra nel lessico a partire dal Seicento, non immediatamente [...] all’architettura, si registrano storicamente le maggiori differenze di tipo filosofico. L’intera evoluzione della civiltà è basata attività di progettazione, vi è l’ambito delle tecniche morfologiche intese come strumenti di controllo, in fase di ...
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Vedi ALTAI dell'anno: 1958 - 1994
ALTAI
S. I. Rudenko
K. Jettmar
K. Jettmar
S. I. Rudenko
Grande sistema montuoso dell'Asia centrale che si eleva fra il bassopiano siberiano a N e le depressioni [...] in quelle tombe venivano posti anche i loro cavalli.
Il carattere morfologico dominante dell'A. è dato dal prevalere di forme d' , la neve è spazzata via dal vento. La flora, di tipo steppico, è caratterizzata da erbe che si prestano ad un buon ...
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Sviluppi recenti del pensiero archeologico
Alessandro Guidi
L'archeologia si è sempre misurata con la cultura del suo tempo, di cui ha diversamente interpretato esigenze e prospettive, ma questo non [...] importanza di uno schema concettuale come premessa indispensabile per ogni tipo di spiegazione (o inferenza) desunta dai dati raccolti dall Economic Basis, del 1952), l'approccio "tecno-morfologico" applicato da A. Leroi-Gourhan (orientato verso ...
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Paleonutrizione
Gabriella Spedini
Il tipo di alimentazione degli antenati dell'uomo attuale ha subito continue variazioni, che hanno comportato notevoli modificazioni dell'apparato masticatorio e sono [...] da una sostanza molto dura, si conservano meglio di qualsiasi altro materiale organico e le loro dimensioni, la morfologia, il tipo e l'entità dell'usura che presentano sono buoni indicatori delle abitudini alimentari.
L'origine animale o vegetale ...
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Lateralità
Giovanni Berlucchi e Bruna Rossi
Con il termine lateralità si definisce genericamente l'asimmetria fra la metà destra e quella sinistra del corpo umano e, in senso più specifico, la parziale [...] mancano dati certi, si ritiene che un'asimmetria morfologica tra gli emisferi cerebrali costituisca la base delle avere un'utilità limitata all'acquisizione di un vantaggio di tipo strategico, ma non certo neurofunzionale: appare accertato, infatti, ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...
laterale
agg. [dal lat. lateralis, der. di latus -tĕris «lato, fianco»]. – 1. Che si trova di fianco o ai lati (rispetto a una linea mediana, alla fronte di un edificio, ecc.): pareti l., porte l., altari l.; l’ingresso l. di un palazzo, di...