ADELKIND, Cornelio (Yiśrā'ēl ben Bārūk)
Anita Mondolfo
Di famiglia ebrea, rifugiatasi dalla nativa Germania a Padova, dove il padre Bārūk fu levita; indi passata a Venezia. Dal 1519 almeno, volse la [...] quattro opere almeno, a quanto sappiamo, di cui una veniva offerta in dono al padre.
Bibl.: G. B. De Rossi, Annali ebreo-tipografici di Sabbioneta, Parma 1780, pp. 13-17, 30, 31; Id., Annales hebraeo-typographici ab anno MDI ad MDXL, Parmae 1799, nn ...
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CESARIANO (Ciseriano), Cesare
Sergio Samek Ludovici
Nacque nel 1483 a Prospiano (vicino a Olgiate Olona, provincia di Varese), dove suo padre Lorenzo, della nobile famiglia Ciserano o Ciseriano (Cesariano [...] parola sul Cesariano. E se ne intuisce la ragione: il colophon, o sottoscrizione, era una attestazione solenne che impegnava tipografo, editore e autore. Nelle prime pagine non numerate, invece, tanto una Oratio di Luigi Pirovano quanto la dedica di ...
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DONZELLINI (Donzellino, Donzellinus), Girolamo
Anne Jacobson Schutte
Nacque intorno al 1513 a Orzinuovi (Brescia). Il padre, Buonamonte, appartenente a una importante famiglia veronese, era venuto via [...] (1959), pp. 59-90; L. Perini, Note e documenti su Pietro Perna libraio-tipografo a Basilea, in Nuova Riv. storica, L (1966), pp. 145-199; Id., Ancora sul libraio-tipografo Pietro Perna e su alcune figure di eretici italiani in rapporto con lui, ibid ...
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DELLA RENA (Dell'Arena; nella traduzione latina Arena o Harena; nella traduzione greca Ammonius, italianizzato di nuovo in Ammonio), Andrea
Gilbert Tournoy
Nacque a Lucca dalla nobile famiglia Della [...] dall'autore e pubblicata a Londra nel 1511, e, con molta probabilità, dal tipografo inglese Iodocus Badius". Il volume sicuramente non uscì dai torchi del tipografo fiammingo Badio stabilitosi a Parigi, anche se Erasmo aveva chiesto al D. di spedire ...
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CARA (di Cara, Kara), Pietro
Angela Dillon Bussi
Nacque a San Germano Vercellese, figlio di Giovanni, intorno al 1440, da una famiglia che prima di lui non aveva mai avuto componenti illustri e che [...] Francesco Zabarella (Torino 23 ag. 1492) e l'Opus super usibus feudorum di Baldo degli Ubaldi ([Lione] 28 ag. 1497). A questo tipografo si deve anche la stampa di alcune opere del C.: nei Decreta ducalia Sabaudiae è inserita ai ff. 94r-96r l'orazione ...
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CENTANI (Centanni, Zantani, Zantanni, Zentani; erroneamente: Zantinus), Andrea
Valerio Marchetti
Proveniente da una ragguardevole famiglia patrizia veneziana, che nei Diari del Sanuto viene sempre indicata [...] nel Cinquecento veneto, Padova 1967, p. 32; O. Ortolani, Pietro Carnesecchi, Firenze 1967, p. 143; L. Perini, Ancora sul libraio-tipografo Pietro Perna e su alcune figure di eretici italiani in rapporto con lui negli anni 1549-1555, in Nuova Rivista ...
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DE GENNARO (Di Gennaro), Domenico
Silvio De Majo
Nacque a Napoli nel 1720 o più probabilmente nel 1730 da Francesco Andrea, principe di San Martino e da Marianna Brancaccio; fu duca di Cantalupo e con [...] nel 1783 di un'importante opera economica: Annona ossia piano economico di pubblica sussistenza.
Il libro, stampato dal tipografo napoletano De Simone, fu dallo stesso dato in visione ad alcuni forensi che, avendolo giudicato troppo innovatore, ne ...
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PARISIO, Giovan Paolo
Fabio Stok
(Parrasio, Aulo Giano). – Nacque a Cosenza il 28 dicembre 1470 da Tommaso, giureconsulto e consigliere del Senato napoletano, e Pellegrina Poerio.
Ebbe come primo maestro [...] De raptu Prosperpinae di Claudiano; nel 1502 i carmi di Prudenzio e il Carmen Paschale di Sedulio (ambedue nella tipografia di Guillaume la Signere e con il contributo della famiglia Cotta); ancora nel 1502, presso Scinzenzeler e con una prefazione ...
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LANDI, Giovanni
Mario De Gregorio
Nato a Siena nel 1478 da Alessandro, svolse la professione di cartolaio e libraio, agli inizi con alterne fortune, tant'è che nell'ottobre 1509, pur essendo titolare [...] del L. con Callisto di Simone di Niccolò di Nardo e Francesco di Simone Bindi, che sarà il gestore dell'ultima bottega tipografica usata dal Landi.
Il L. morì a Siena il 26 sett. 1551.
Fu sepolto nella chiesa di S. Domenico, nel sepolcro della ...
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APOSTOLIO ('GRECO), Arsenio (Aristobulo)
Alessandro Pratesi
Figlio dello scrittore bizantino Michele Apostolio e della seconda moglie di lui, che proveniva dalla fiuniglia del conte Teodosio Corinzio [...] anch'egli parte di quell'Accademia aldina il cui statuto era stato redatto in greco: certamente venne in lite con il famoso tipografo, ma non si può prestare fede alla giustificazione che egli ne dava in una lettera, di aver rotto con lui perché ...
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tipografo
tipògrafo s. m. [dal lat. rinascimentale typographus (sec. 15°), comp. del gr. τυπο- «tipo-» e -γράϕος «-grafo»]. – 1. (f. -a) Chi esercita l’arte e l’attività tipografica. Può essere riferito a chi dirige un’officina tipografica...
tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...