Verona
Girolamo Arnaldi
Lanfranco Franzoni
Pier Vincenzo Mengaldo
Per il posto che ebbe nella vita e nell'opera, nonché nella diffusione dell'opera e nel nachleben di D., V. può dirsi a buon diritto [...] SCALA; Della Scala, Cangrande): con Mastino I e suo fratello Alberto era stato superato il trauma connesso con la fine della ‛ tirannide ' ezzeliniana e i Della Scala si erano affermati come eredi cittadini delle fortune dei da Romano; con i figli di ...
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nemico
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
Fino al primo Cinquecento la questione del n. non aveva mai avuto uno spazio significativo nella riflessione politica, per quanto la narrazione delle [...] Stato. Non è più, come nella lunga tradizione del De amicitia ciceroniano, legato alla solitudine, alla lusinga o alla tirannide, le tre forme di alterazione delle relazioni sociali equilibrate.
La divisione che in precedenza – per es. nelle cronache ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Machiavelli nel De principatibus stigmatizza la trattatistica quattrocentesca sul principato, [...] violenza e l’inganno, soprattutto, il potere principesco una degenerazione predisposta al contagio del peggiore dei mali politici, la tirannide. In tal senso il De infelicitate principum (1440) e il De varietate fortunae (1448) formano le due parti ...
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PEPE, Gabriele
Mauro Moretti
PEPE, Gabriele. – Nato a Monopoli (Bari) il 4 dicembre 1899, secondogenito di Ludovico e di Gemma Gatti. Il padre, di origini modeste, giornalista e insegnante, fu nella [...] il primo; l’opera dell’imperatore veniva seguita, sì, per lumeggiare le origini della tirannide, e la soppressione di tutte «le libertà politiche […]. Ma a questa tirannide quanto deve la libera coscienza moderna!» (Lo Stato ghibellino, Bari 1951, pp ...
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ASSERETO, Biagio
Giovanni Balbi
Nacque a Genova, verso la fine del sec. XIV, da Costantino, membro del Consiglio degli Anziani: apparteneva ad una famiglia di origine popolare originaria di Recco, ma [...] e sempre nel 1429 rappresentò Genova nel trattato di alleanza con Lucca, la quale aveva abbattuta da poco la tirannide di Paolo Guinigi, contro i Fiorentini.
Nella cancelleria genovese si legò di profonda amicizia con l'umanista Iacopo Bracelli ...
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Vedi SICELIOTI, Vasi dell'anno: 1973 - 1997
SICELIOTI , Vasi (v. s 1970, p. 716)
F. Giudice
Nuove attribuzioni e il problema dei rapporti tra officine campane e siceliote costituiscono i temi principali [...] ricordano un'officina di vasai operante a Thermal, intorno al 360 (quella di Carcino di Reggio), al tempo quindi della tirannide di Dionisio II. Su questa linea U. Spigo ha tentato una sistemazione cronologica, nella quale pone tra l'ultimo ventennio ...
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Whitfield, John Humphreys
Stella Larosa
Critico e italianista inglese, nacque a Wednesbury il 2 ottobre 1906. Studiò al Magdalen College di Oxford, dove si laureò nel 1928 in lingua e letteratura francese [...] e dell’antimachiavellismo come l’immagine del Segretario realista, assertore dell’azione audace e feroce, propugnatore della tirannide. Lo svolgimento del suo pensiero storico-politico porterebbe invece all’individuazione della via di mezzo (misura e ...
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Politica, La
(τὰ Πολιτικά) Opera di Aristotele, in 8 libri, in cui si esaminano i fondamenti e la necessità dello Stato e delle varie forme di costituzione (libri I-III), se ne studiano le trasformazioni [...] degenerate, nelle quali il potere è esercitato a vantaggio non di tutti bensì dei governanti, e cioè: la tirannide (degenerazione della monarchia), l’oligarchia (dell’aristocrazia) e la democrazia (della politìa). Delle tre forme rette, è preferibile ...
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GRACCO, Gaio Sempronio (C. Sempronius Ti.f. P. n. Gracchus)
Giuseppe Cardinali
Nacque nel 154 a. C. da Tiberio Sempronio Gracco, console nel 177 e nel 163 a. C. (v.) e da Cornelia figlia del primo Africano, [...] , e contribuì a radicare in loro il convincimento che egli tendesse al sovvertimento dell'ordine pubblico e aspirasse alla tirannide. E poiché il principato fu lo sbocco finale e fatale della crisi della repubblica, i cui primi segni tangibili ...
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Sino al 1860 S. Filippo Argirò, città della Sicilia centrale (Enna), posta su di un'altura che chiude a S. la valle del Salso (Simeto), dominata da un castello svevo con tre torri, a 670 m. d'altezza, [...] accrescerne la popolazione, tra la quale fu spartito a lotti il territorio agirese. Vel 279 era da alcuni anni sotto la tirannide di Finzia, signore di Agrigento, del quale peraltro riuscì a liberarsi (Diod., XXII, 2, 3). Durante il regno di Gerone ...
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tirannide
tirànnide s. f. [dal lat. tyrannis -ĭdis, gr. τυραννίς -ίδος]. – Regime, governo tirannico; l’autorità del tiranno o più genericam. del principe assoluto; è l’equivalente di tirannia nel sign. proprio: aspirare alla t.; le teorie...
tirannidi
tirànnidi s. m. pl. [lat. scient. Tyrannidae, dal nome del genere Tyrannus, che è dal gr. τύραννος «tiranno»]. – Famiglia di uccelli passeriformi, diffusi nel continente americano, migratori, insettivori, con becco breve e circondato...