LEONTISKOS (Λεοντίσκος, Leontiscus)
L. Guerrini
2°. - Pittore greco, originario di Sicione, ricordato da Plinio (Nat. hist., xxxv, 141) tra i pittori di secondo piano come autore di una Suonatrice d'arpa [...] e di Arato rappresentato come vincitore accanto a un trofeo. Non è possibile indicare se si trattasse della vittoria su Aristippo, tiranno d'Argo (Plut., Arat., 28), avvenuta nel III sec. a. C.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, 2154; H. Brunn, ...
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monarcomachi
Dal gr. μόναρχος «monarca» e μάχος «che combatte». Termine introdotto da William Barclay nel 1600 per denominare quegli scrittori politici per lo più ugonotti, fioriti tra il sec. 16° e [...] dei sudditi. Il ‘bene dei sudditi’ era interpretato alla luce degli esiti della frattura religiosa creata dalla Riforma: tiranno era il monarca che non seguiva la religione del popolo. Queste teorie furono propugnate in reazione ai tentativi di ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] anche a lotte continue tra nobili e non nobili, che si risolvevano per lo più con la violenta affermazione di un tiranno.
Nel corso del 6° sec. le tirannidi, vittime di quelle stesse forze popolari che avevano favorito, erano scomparse quasi ovunque ...
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Letterato e politico vissuto tra la fine del 2º e il 1º sec. a. C.: benché figlio di una schiava, ottenne (il padre era ateniese) ugualmente la cittadinanza attica. Si adoperò per la conclusione dell'alleanza [...] tra la sua patria e Mitridate VI re del Ponto, e tornato in Atene, approfittò del favore popolare per farsi tiranno (88 a. C.); ma la sua tirannide durò poco perché pochi mesi dopo gli successe Aristione. ...
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Città dell'interno della Sicilia che una leggenda dice colonizzata in età antichissima dai Cretesi venuti in Sicilia a riprendere Dedalo e che sarebbe diventata famosa per il culto delle Dee Madri. Storicamente [...] è ricordata per la prima volta ai tempi di Timoleonte, quando era soggetta allo stesso tiranno di Apollonia, Leptine. Nella seconda guerra punica tenne per Cartagine e fu, quindi, punita da Marcello. Ai tempi di Cicerone è annoverata fra le civitates ...
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Seguace (sec. 4º a. C.) della filosofia democritea, con tendenza scettica, maestro dello scettico Pirrone. Dalla sua concezione della felicità come sommo bene gli derivò il soprannome di Εὐδαιμονικός "eudemonico". [...] Ebbe fama di adulatore e di vizioso, ma tale fama sembra contraddetta dall'atteggiamento di eroica sfida preso durante il martirio che soffrì, condannato a morte da Nicocreonte tiranno di Cipro. ...
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Pittore della scuola sicionia della seconda metà del sec. 4º a. C., allievo di Panfilo. Dipingeva con i quattro colori fondamentali e le fonti ricordano la severità che improntava i suoi quadri; ci appare [...] da identificare con un Melampus citato da Vitruvio. Dipinse il tiranno Aristrato sul carro, in un quadro che Arato di Sicione, nella seconda metà del 3º sec., per odio ai tiranni, fece ritoccare da Nealche, sostituendo ad Aristrato una palma. Alcuni ...
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Colonia siracusana fondata nel 598.a. C. sulla costa meridionale della Sicilia, alla foce del fiume Ippari. Postasi, 65 anni dopo la fondazione, a capo d'una rivolta di colonie e di Siculi della zona d'influenza [...] di Siracusa, fu da questa distrutta. Ripopolata da Ippocrate tiranno di Gela, si trovò riunita allo stato siracusano con Gelone, che ne trasportò gli abitanti a Siracusa. Camarina risorse a dignità di polis nel 461 a. C., quando tornò sotto l' ...
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doloroso
Fernando Salsano
Nell'uso più comune qualifica ciò che è caratterizzato dal dolore, ovvero è pieno di dolore, come in If IV 8 Vero è che 'n su la proda mi trovai / de la valle d'abisso dolorosa; [...] V 16, XII 108 che fé Cicilia aver dolorosi anni (la tirannide di Dionisio, " tiranno di Sicilia " [Orosio Hist. II 17], va dal 407 al 367 a.C.); XXXIII 56 Come un poco di raggio si fu messo / nel doloroso carcere (la qualificazione, pur riferendosi ...
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AGLEBERT, Augusto
Elsa Fubini
Nato a Bologna il 24 sett. 1810, era fratello, per parte di madre, di C. Berti Pichat.
Con quasi assoluta certezza va identificato con quell'A. A. che recitò fra il 1829 [...] ed il 1832 nelle compagnie drammatiche Bergamaschi e Ghirlanda, sostenendo i ruoli di "generico dignitoso" e di "tiranno", e che nel 1843 fece rappresentare a Torino dalla Reale compagnia sarda una sua commedia dal titolo Di male in peggio, rimasta ...
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tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito...
tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio il Vecchio. Per estens., l’esercizio...