Voltaire e gli illuministi francesi
Heinrich Schlange-Schöningen
Costantino fu per molto tempo venerato come il liberatore della Chiesa perseguitata e come il primo imperatore cristiano, ma nell’Illuminismo [...] sono descritti come imperatori «criminali» e «crudeli» e sono additati come «nemici dello Stato» («ennemis de l’état») e come «tiranni»4.
Dopo la rappresentazione della sua opera alla fine del marzo 1778, in occasione della quale egli ebbe l’onore di ...
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Marcello I, santo
Angelo Di Berardino
Il Liber pontificalis, unica fonte su di lui, lo dice di origine romana, ma nella sua prima redazione lo dichiara figlio di un Marcello (I, pp. 72-3), nella seconda [...] di uno che aveva rinnegato Cristo in tempo di pace, egli venne esiliato dalla sua patria dalla crudeltà del tiranno. Questi fatti, avendoli verificati, Damaso ha voluto riferire brevemente, perché il popolo possa riconoscere i meriti di Marcello ...
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Nacque nel 1320, secondo figlio di Filippo (I) principe di Taranto e di Caterina di Valois. Secondo il testamento paterno del 25 dic. 1331 i Principati di Taranto e Acaia dovevano andare al fratello maggiore, [...] in Abruzzo da L. e Acciaiuoli dall'ottobre 1351 al gennaio 1352, che doveva soprattutto liberare L'Aquila dal tiranno Lalle Camponeschi, rimase però senza tangibili risultati.
Ebbero invece successo le trattative che il gran camerario Raimondo Del ...
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LORENZO de' Medici, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 12 sett. 1492 da Piero di Lorenzo e da Alfonsina (1470 circa - 1520) di Roberto Orsini.
Salutata con "grande festa" la sua nascita, [...] ottobre con sdegno di Pasquino nel vedere che il papa aveva "levato el ver signore" del Ducato per sostituirlo con "un tiranno disleal, fiorentin, crudo e rapace". Di nuovo a Urbino il 14 ottobre, con il cugino cardinale Innocenzo Cibo (figlio della ...
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Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] , perché l'imperatore era stato deposto e sconfitto. Anche prescindendo da questo epilogo, "Federicus Imperator" sarebbe stato un tiranno, e "facta tyranni revocentur". In ogni caso, le sue Costituzioni "nihil valent, imo sunt cassae et irritae, quia ...
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DATI, Gregorio (Goro)
Paolo Viti
Nacque a Firenze il 15 apr. 1362 - come egli stesso racconta nel suo Libro segreto, prezioso opuscolo di ricordi sulla sua famiglia e la sua attività commerciale - dal [...] ogni di un pezzo per ordine la storia della lunga e grande guerra d'Italia che fu a questi nostri di tra il tiranno di Lombardia, duca di Milano e il magnifico Comune di Firenze", ma avverte anche di voler "parlare di molte altre cose grandi de ...
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DE GREGORIO, Pietro
Grazia Fallico
Nacque a Messina, presumibilmente intorno al 1480, da Giovanni, giureconsulto, e da Contessa (Tissa) Saccano. Nella famiglia, conosciuta e attiva in Messina fino dal [...] istanze risorgimentali del suo tempo, il La Lumia, che intendeva rappresentare nel viceré Ugo Moncada la figura classica del tiranno, coinvolge nell'esecrazione i suoi consiglieri, e tra essi il D. che avrebbe "prostituito" gli studi e l'ingegno ...
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BOCCANEGRA, Guglielmo
Robert Sabatino Lopez
Proceduta forse da un "Buccanigra", che appare come teste in un contratto genovese del 1201, la famiglia del B. si proclamò sempre "popolare", cioè borghese [...] , governa sempre più personalmente, "velut tyrannus" (come scrivono gli Annali, espressione delle classi superiori). Ma è un tiranno illuminato e clemente, che nel 1260, commosso dalle turbe di flagellanti che profetizzano l'imminente fine del mondo ...
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GIOVAGNOLI, Raffaello
Raffaella Di Castro
Nacque a Roma, il 13 maggio 1838, da Francesco e Clotilde Staderini.
Il padre, Francesco, nato a Monterotondo nel 1810, magistrato, dopo aver preso parte attiva [...] , difensori dell'ordine costituito e della legalità, ai quali fa esprimere opinioni negative sul popolo ignorante, vizioso e potenziale tiranno. Sebbene risentano di alcuni dei difetti del tempo, nei romanzi del G. i critici hanno spesso rilevato l ...
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ESTE, Francesco d'
Luisa Bertoni
Nacque a Ferrara il 10 nov. 1516, da Alfonso I duca di Ferrara e da Lucrezia Borgia. Gli fu imposto il nome di Francesco in onore del re di Francia, vincitore a Marignano. [...] chiedere l'autorizzazione a Enrico II di tornare a corte.
Il governo dell'E. fu deplorevole; egli si comportò da tiranno più che da luogotenente generale, tanto che gli abitanti, visti i propri raccolti requisiti dai soldati, si rifiutarono di fare ...
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tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito...
tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio il Vecchio. Per estens., l’esercizio...