Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La letteratura orale
Simone Beta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante i primi secoli, anche dopo l’adozione dell’alfabeto fenicio [...] databili tra il 1700 e il 1400 a.C.; sempre a Creta, ma anche in altre località della Grecia continentale (Micene, Tirinto e Pilo), sono state ritrovate numerose tavolette d’argilla scritte, a partire dal 1500, in una scrittura sillabica (la “lineare ...
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Vedi ARNE dell'anno: 1958 - 1958 - 1973
ARNE (῎Αρνη, Arne)
A. Di Vita
Nome di città dell'area ellenica, noto a Omero. Risulta attestato presso i Beoti eolici, la cui capitale era appunto A. di Tessaglia. [...] pavimenti in lastre di gesso, come nei palazzi minoici e micenei. Cinta muraria, mègaron, decorazioni, richiamano indubbiamente i palazzi di Tirinto e Micene.
Bibl.: F. De Ridder, in Bull. Corr. Hell., XVIII, 1894, p. 446 ss.; F. Noack, in Ath. Mitt ...
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(lat. Hercŭles)
Mitologia
Presso i Romani, nome dell’eroe greco Eracle, famoso per la sua forza. La figura di E. ha posto vari problemi all’indagine: in primo luogo se debba essere annoverato tra gli [...] ottenne per moglie la figlia di Creonte, re di Tebe, Megara, dalla quale ebbe tre figli (o più). Quando Euristeo, re di Tirinto (o Micene), lo chiamò al suo servizio, E. uccise i propri figli e due di quelli di Ificle in un accesso di follia ...
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SALA
Bruno Maria Apollonj
. Le sale si possono classificare sia riguardo alla loro forma: rettangolare, quadrata, circolare, ellittica; sia secondo la destinazione: sale da ballo, sale d'armi, sale [...] megaron si definisce ed acquista quindi tutte le caratteristiche che lo rendono il prototipo del tempio greco, nel palazzo di Tirinto. Per la descrizione di questi ambienti, che perdono rapidamente la loro funzione di luoghi di riunione familiare per ...
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SEGNI (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Giuseppe LUGLI
Raffaello MORGHEN
Cittadina del Lazio (prov. di Roma), che sorge a 665 m. di altezza su un dosso di forma rotondeggiante, appartenente a [...] guerre sociali. Tra le porte va particolarmente ricordata quella detta Saracinesca, costruita a sezione ogivale, simile alle mura di Tirinto; sulla sommità dell'acropoli esistono le rovine d'un grande tempio - trasformato nel Medioevo in chiesa di S ...
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ARMI e ARMATURE (v. vol. II, p. 820, s.v. Corazza; vol. II, p. 315, s.p. Elmo; vol. VII, p. 138, s.v. Scudo; vol. VII, p. 421, s.v. Spada)
M. C. Guidotti; G. Lacerenza; R. Pierobon-Benoit; Ch. Saulnier; [...] : E. Deilaki, in AAA, II, 1969, p. 311. - Cnosso: M.S.F. Hood, P. de Jong, in BSA, XLVII, 1952, p. 243 ss. - Tirinto: G. Daux, in BCH, LXXXII, 1958, p. 707, tav. 726; N. Verdelis, in AM, LXXVIII, 1963, p. 17 ss. - Armeni: E. Banou, Το οδοντοφρακτο ...
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GORGONE (Γοργώ - Γοργών, tardo Γοργόνη; Gorgo - Gorgon, tardo Gorgona)
A. Giuliano
Mostro terrificante più volte descritto nelle fonti letterarie e figurative dell'antichità classica.
Esiodo (Theog., [...] frontale e dai grandi occhi. Alla fine dell'VIII sec. a. C. deve essere datato un tipo di maschera fittile da Tirinto, identificato come quello di una che presenta grandi orecchi aperti, occhi a globo, bocca fornita di zanne ferme. Al principio del ...
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Mineralogia. - L'alabastro calcareo od orientale è una varietà translucida di calcare con struttura fibrosa, fibroso-raggiata o zonato-concentrica (alabastro onice). Si rinviene nel Bergamasco, in provincia [...] , Hagia Triada in Creta. Esso era egualmente adoperato per colonne e per fregi, come mostrano gli avanzi di palazzi di Tirinto e di Micene.
L'arte assira conosce l'alabastro per uso architettonico e scultorio insieme, perché lo adopera a preferenza ...
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Vedi ATENE dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATENE (᾿Αϑῆναι, Athenae)
W. Johannowski
L. Vlad Borrelli
H. A. Thompson
P. Pelagatti
P. Pelagatti
La città moderna occupa tutta l'area dell'antica, fasciandola [...] la πόλις ed ebbe l'epiteto di Poliàs. Fu forse all'inizio venerata nel mègaron stesso del palazzo, trasformato in tempio come a Tirinto e poi sostituito, non sappiamo quando, ma al più tardi nel VI sec. a. C., da un tempio il cui altare si sovrappose ...
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Vedi AFFRESCO dell'anno: 1958 - 1994
AFFRESCO
M. Cagiano de Azevedo*
Derivazione da a fresco, ossia pittura eseguita su intonaco ancora fresco. I colori vengono fissati non dalla loro penetrazione nella [...] quali concordano nei risultati delle indagini fisico-chimiche (condotte su campioni prelevati a Cnosso, Festo, Tirinto e Micene, ossia provenienti dalle città pittoricamente più significative). Dai campioni prelevati alcuni studiosi hanno dimostrato ...
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