(TBC) Malattia infettiva, contagiosa e ubiquitaria, che deve il nome alla caratteristica formazione anatomopatologica (tubercolo elementare) prodotta, nei tessuti dell’organismo umano e animale, dall’agente patogeno.
Medicina
Nota probabilmente già alle grandi civiltà orientali, la t. fu descritta nelle sue manifestazioni più classiche dai medici dell’epoca greca e romana (Ippocrate, Areteo di Cappadocia, ...
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Febbre caratterizzata da ampie oscillazioni quotidiane (gr. ἑκτικός «continuo»); caratteristica della tisi polmonare, ma evidenziabile anche nelle suppurazioni croniche (ascessi polmonari ecc.). ...
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Primo elemento di parole composte della terminologia medica, di formazione moderna, che significa «occhio».
In patologia, oftalmomalacia, rammollimento del bulbo oculare, che si raggrinza e si atrofizza; [...] stadio più avanzato del glaucoma e può associarsi a processi infiammatori gravi e distruttivi, che costituiscono la cosiddetta tisi del bulbo. Oftalmoplegia Deficit della motilità oculare per paresi o paralisi dei muscoli oculari (➔ oculomozione). La ...
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Malattia e salute
Mirko D. Grmek
I termini che nelle diverse lingue vengono usati per indicare la malattia appartengono, per la loro etimologia, a più campi semantici: essi rinviano sia alla mancanza [...] un malato soffriva di asma, di febbre terzana o di tisi, in quanto questi termini si riferivano a delle sindromi, a la presenza del bacillo di Koch, la sieropositività specifica, la tisi, l'allergia, la polmonite e la tubercolosi polmonare.
Oggi si ...
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Legante costituito da ossido di calcio, usato per la composizione di malte: aeree, se impastato con aggregati sottili, inerti (sabbie calcaree o silicee), idrauliche, se impastato con leganti idraulicizzanti [...] . È utilizzato come disinfettante e deodorante.
L’inalazione del pulviscolo di c. può causare la calicosi, una forma di pneumoconiosi, detta anche malattia di s. Rocco e tisi degli spaccapietre, perché frequente in questa categoria di lavoratori. ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] nel XVIII sec. il Regno di Napoli e molti comuni richiedevano la dichiarazione obbligatoria da parte dei medici dei casi di tisi. Il re di Spagna Ferdinando VI nel 1751 impose la distruzione dei vestiti indossati da tubercolotici. Nel 1830 Chopin e ...
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Epidemie
J. Charles Sournia
Introduzione
Il termine 'epidemia' è antico, poiché ricorre spesso già negli scritti ippocratici dell'antica Grecia: conformemente alla sua etimologia, esso designa un flagello [...] già dimenticato i flagelli della peste, provocò molti meno morti di quanti ne avesse causati quest'ultima.
La mortalità per tisi cominciò ad assumere un rilievo statistico in Inghilterra alla fine del XVIII secolo. Di lì la tubercolosi si diffuse nel ...
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Occhio
Gabriella Argentin
Luciano Cerulli
Stefano Palma
Vittorio Picardo
L'occhio è l'organo di senso preposto alla ricezione degli stimoli luminosi e delle immagini che, elaborate poi a livello [...] subdolo e continuo che può compromettere la vitalità dell'occhio, fino a un'ipotrofia, o addirittura a una tisi bulbare vera e propria, con perdita della funzionalità visiva.
g) Cristallino. Poiché il cristallino ha come caratteristica peculiare ...
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tisi
tiṡi s. f. [dal lat. phthisis, gr. ϕϑίσις, propr. «deperimento, consunzione», der. di ϕϑίω o ϕϑίνω «consumarsi, deperire»]. – In medicina, la tubercolosi polmonare cronica con caverne (chiamata dapprima t. polmonale, poi t. polmonare);...
etisia
etiṡìa s. f. [dal fr. hectisie (der. di hectique «etico2»), raccostato per etimologia pop. a tisi; ma già in francese hectisie era stato rifatto in étisie come hectique in étique]. – Lo stesso che tisi.