Scultore (Napoli 1806 - ivi 1878), figlio di Costanzo. Studiò a Roma, quando vi dominavano A. Canova e B. Thorvaldsen, viaggiò per tutta Italia, e svolse la sua attività in prevalenza a Napoli - dove fu professore di scultura e direttore della Scuola di disegno - con molto successo, ricevendo numerose commissioni ufficiali (la Clemenza e l'Immacolata per lo scalone e per la cappella del Pal. Reale; ...
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D'ORSI, Achille
Luciana Soravia
Nacque a Napoli il 6 ag. 1845 da Giovanni e Giovanna Feola. Nel 1857 si iscrisse al Reale Istituto di belle arti di Napoli, dove frequentò la scuola di scultura allora [...] diretta da TitoAngelini il cui insegnamento, ancora di tipo tradizionale, non era però ostile alle nuove tendenze veriste diffusesi fra gli allievi più giovani sull'esempio dell'opera di Stanislao Lista.
Le capacità del D. si segnalarono già nel ...
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PERSICO, Luigi
Alba Irollo
– Primogenito di Carmine, merciaio, e di Maria Del Giudice, nonché fratello del pittore Gennaro, con cui talvolta è stato confuso, nacque a Napoli nell’ultimo decennio del [...] della Penisola. Mentre Persico realizzò il Francesco I, Gennaro Calì il Carlo III, Antonio Calì il Ferdinando I, e TitoAngelini il Ferdinando II.
Nel 1853 questi quattro artisti, dopo essersi recati a Palermo, sono attestati a Messina, città in ...
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BALZICO, Alfonso
Paola Ceschi
Nacque a Cava dei Tirreni il 18 ott. 1825. La sua grande facilità nel disegno e la spontanea tendenza a modellare figurette per presepio e animali lo fecero notare dal [...] un sussidio e l'ammissione, nel marzo 1844, all'Accademia di Belle Arti a Napoli, dove studiò sotto la guida di TitoAngelini e del vecchio scultore Francesco Citarelli. Si fece presto notare e nel 1852 riuscì a vincere il concorso per il pensionato ...
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AMENDOLA, Giovanni Battista
Costanza Lorenzetti
Nato a Episcopio di Sarno il 19 genn. 1848, l'A., fin dall'infanzia aveva dato segni di genuina vocazione di scultore. Nel 1860 fu affidato ad un mediocre [...] M. Busciolano, fu poi iscritto (12 dic. 1862) nell'Istituto di Belle Arti, e fu allievo di Tommaso Solari e di TitoAngelini. Rimase a Napoli tra i pensionanti della provincia di Salerno dal 1864 al 1866. I primi saggi, allegorie di argomenti storici ...
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CUCINOTTA, Saro
M. Antonietta Fusco
Nacque a Messina il 18 sett. 1830. Sulla data di nascita, come del resto su tutta la biografia del C., esistono lezioni controverse: accettiamo quella, di solito [...] dalle prime recensioni, appunto all'Uscita degli animali dall'arca, di Palizzi (20 nov. 1863), a Stanislao Lista (ibid.), a TitoAngelini, a Federico Maldarelli (10 dic. 1863): dapprima un'analisi del "fare critica d'arte" nell'Italia unita, poi la ...
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BUSCIOLANO (Busciolani)
Francesco Negri Arnoldi
Famiglia di artisti del secolo XIX. Di essi Antonio, nato a Potenza il 15 genn. 1823 da Nicola Felice, contadino, e Anna Brienza, mostrò sin da ragazzo [...] Reale istituto di belle arti e frequentava la scuola di scultura, divenendo in breve l'allievo prediletto del maestro TitoAngelini. All'Esposizione napoletana del 1843 Antonio otteneva una medaglia con il S.Giovannino dormiente, opera d'ispirazione ...
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ALBANO, Salvatore
Maria Gambino
Scultore calabrese, nato ad Oppido Mamertina il 27 maggio 1839 (v. Brutiurn, cit. in bibl.). Di umili origini, esordì come intagliatore in legno. A diciannove anni andò [...] iniziò gli studi di disegno e modellato presso lo scultore O. A. Sorbilli, continuandoli poi all'Accademia di Belle Arti con TitoAngelini. Nel 1864 si rese noto con un gruppo del Conte Ugolino, acquistato dal marchese A. Sergio di Napoli. L'anno ...
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ANGELINI, Costanzo
Mario Pepe
Nacque a Santa Giusta (Amatrice), il 22 ott. 1760. Trasferitosi a Roma con il fratello Lorenzo per studiare lettere presso uno zio sacerdote, si dedicò invece alla pittura [...] al Denis nel curare i restauri degli antichi dipinti del R. Museo borbonico. Ebbe sei figli: Orazio, architetto; Luigi, pittore; Tito, scultore; Livia, Teresa e Costanza. Morì a Napoli il 22 giugno 1853 e fu sepolto nella Chiesa dell'Arco del sedile ...
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ARCHITETTURA DIPINTA
H.P. Autenrieth
La pittura fu uno dei mezzi adottati nel Medioevo per rendere policroma l'a., insieme a materiali da costruzione colorati, incrostazioni, mosaici, tappezzerie, vetrate [...] o dalle volte a botte come quelle dell'arco di Tito a Roma.Nel sec. 14° le giunture divennero estremamente Peroni, Le cattedrali medievali erano bianche?, in In ricordo di Cesare Angelini. Studi di letteratura e filologia, Milano 1978, pp. 10-22; ...
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