Uomo politico (Monzambano 1883 - Roma 1960). Socialista, poi membro del PSU (dal 1922), fu deputato dal 1919 al 1923. Tra i promotori del "patto di pacificazione" (1921) con i fascisti, dopo l'assassinio di G. Matteotti sostenne la necessità di un'azione insurrezionale e preparò (1925) un attentato alla vita di Mussolini. Tradito, fu arrestato all'albergo Dragoni di Roma, dalle cui finestre, prospicienti ...
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Collocato a riposo nel 1920, si diede alla vita politica e aderì al movimento fascista, dal quale, dopo il delitto Matteotti (giugno 1924), si distaccò passando all'opposizione attiva di concerto con Tito [...] questa attività fu poi coinvolto e ritenuto complice nel tentativo compiuto in Roma, il 4 novembre 1925, dallo stesso Zaniboni, di sopprimere Mussolini. Arrestato, fu nel 1927 processato e condannato a trenta anni di reclusione. Dopo circa dieci anni ...
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ACERBO, Giacomo
Antonio Parisella
Nacque a Loreto Aprutino (al tempo in prov. di Teramo) il 25 luglio 1888 da Olinto, proprietario terriero appartenente ad un'antica famiglia della borghesia agraria [...] militare. In guerra, nel 1918, perse la vita suo fratello Tito (nato nel 1880), capitano della brigata Sassari, decorato due volte Giovanni Giuriati nel trattare con i deputati socialisti TitoZaniboni e Giuseppe Ellero quel "patto di pacificazione", ...
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DONATI, Giuseppe
Giuseppe Ignesti
Nacque a Granarolo Faentino (ora frazione di Faenza, prov. di Ravenna) il 5 genn. 1889, da Severo e Domenica Baccarini, terzogenito tra cinque fratelli. Le condizioni [...] ad impegnare parte delle sue energie in direzione della lotta clandestina, operando in collegamento con il socialista unitario TitoZaniboni e con i fratelli Garibaldi.
Il progetto era quello di stabilire stretti rapporti con quegli ambienti politici ...
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PAPAFAVA DEI CARRARESI, Novello
Valeria Mogavero
– Nacque a Padova il 1° giugno 1899 da Francesco e da Maria Meniconi Bracceschi, secondogenito dopo Margherita.
Conservando la sua famiglia, fin dai [...] ’ultimo attacco al palazzo avvenne la sera del 31 ottobre 1926, quale locale rappresaglia contro l’attentato di TitoZaniboni a Mussolini (Mogavero, 2010, pp. 360 ss.).
Dopo il consolidamento della dittatura, la sua opposizione diventò silenziosa, ma ...
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BALDESI, Gino
Luciana Trentin
Nato a Firenze il 22 sett. 1879 da Angelo, dopo una giovinezza irrequieta, durante la quale fece i mestieri più disparati (apprendista tipografo, mozzo, scultore, fattorino), [...] egli mantenne una posizione piuttosto elastica verso il nuovo regime. È del 2 dic. 1922 un incontro del B. e di TitoZaniboni con Mussolini, durante il quale si parlò di unificazione di tutte le forze sindacali su una base apolitica, argomento che fu ...
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CASSINELLI, Bruno
Giorgio Rebuffa
Nacque a Firenze il 14 apr. 1893 da Cesare e da Maria Sebastiani. Compì gli studi di giurisprudenza il 10 dic. 1917 all'università di Roma, iscrivendosi poi all'albo [...] attentati contro Benito Mussolini. Il primo fu quello nel quale era imputato un ex deputato del Partito socialista unitario, TitoZaniboni: il processo di fronte al Tribunale speciale si svolse nel 1927. Difese poi l'irlandese Violet Gibson, per l ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] a Montecitorio. Dopo il fallito attentato a Mussolini di T. Zaniboni fu in pericolo anche la sua persona. Ancora indeciso sul da politico sopravvenne la questione di Trieste. Tito, probabilmente giudicando indebolita la posizione internazionale dell ...
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