Famiglia patrizia veneziana, ora estinta, forse di origine marchigiana. Nota a Venezia al principio del sec. 13º, fu tra le famiglie comprese nella serrata del Maggior Consiglio (1297). Tra i membri più [...] . 16º), capitano generale da mar contro Carlo V e i Turchi; Iacopo (m. 1547), vescovo di Pafo e ammiraglio, ritratto dal Tiziano (museo di Anversa); Giovanni (m. 1569), doge (1568), sepolto nella chiesa dei Frari, con fastosa tomba di B. Longhena e M ...
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GIROLAMO da Treviso, il Giovane
Alessandro Serafini
Nacque a Treviso nel 1498 (Vasari, 1550, p. 764). Dai documenti relativi alla sua attività bolognese si ricava che fu figlio di un certo Tommaso (Supino, [...] si poteva vedere di nuovo a Venezia nel 1515, dall'opera di Giorgione al fondaco dei Tedeschi ai primi lavori di Tiziano, fino forse agli esordi lagunari di Savoldo.
Nel 1519, in seguito all'elezione a vicelegato pontificio di Bologna del vescovo di ...
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AVANZI, Giuseppe
Andrea Emiliani
Nacque a Ferrara il 30 ag. 1645. Fin da giovane si dedicò allo studio della pittura, dapprima sotto la guida dell'amico Costanzo Cattaneo, poi, dopo la morte di questo [...] nel 1655, da solo, cercando, molte volte anche con vere copie, di interpretare i grandi come Tiziano, Correggio, Guercino e i Carracci. Cittadella lo descrive godereccio, amante della caccia e dal portamento "in cui trapellava l'ardimento, lo spirito ...
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Pittore (Venezia 1482/83 - Verona 1562); scolaro a Verona di Liberale, fu operoso a Verona, a Venezia, nel Friuli. Artista discontinuo, subì influssi svariati: di Giorgione (Giovane con fiore, 1516, Monaco, [...] , Museo Civico), di Liberale da Verona (pala in S. Zeno a Verona), del Lotto (Ritratto virile (Brera), di Tiziano (ritratto del Fracastoro, Londra, National Gallery), della pittura manieristica (affreschi nell'abside del duomo di Verona, firmati e ...
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Pittore (Penegoes, Galles, 1713 - Colommendy 1782). Nelle prime opere, soprattutto ritratti eseguiti nella tradizione di G. Kneller, J. Highmore, T. Hudson, solo raramente si riscontra quella sensibilità [...] luce e l'atmosfera che informa i suoi lavori dopo il soggiorno in Italia (1750-55). Prima a Venezia, per l'influenza delle opere di Tiziano e per i consigli di F. Zuccarelli e poi a Roma dopo l'incontro di J. Vernet, la sua pittura si fa più ricca e ...
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Nato nel 1500 da Francesco e dalla celebre Isabella d'Este, morto il 28 giugno 1540. Nel 1510 fu dato ostaggio a Giulio II, come pegno della politica del padre, appena liberato dalla prigionia veneziana. [...] Bandello, M. Equicola e, per breve tempo, l'Aretino; fra gli artisti più illustri Giulio Romano e il Primaticcio. Al Tiziano ordinò i famosi Cesari. Aprì in Mantova studî pubblici; vi chiamò l'arazziere Niccolò Carcher; arricchì la galleria di quadri ...
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SCANNELLI, Francesco
Giulio Carlo Argan
Medico e scrittore d'arte forlivese, fiorito intorno alla metà del sec. XVII. Nel 1657 pubblicò a Cesena il Microcosmo della pittura, dedicato a Francesco I di [...] un curioso parallelo tra i massimi pittori italiani e gli organi del corpo umano (Raffaello è paragonato al fegato, Tiziano al cuore, il Correggio al cervello), lo Scannelli tenta, non senza qualche approssimazione critica di un certo interesse, di ...
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iper-riformista
s. m. e f. e agg. Chi o che è eccessivamente pervaso da uno spirito riformatore.
• All’incontro dei coraggiosi ci sono il ministro Linda Lanzillotta (animatrice di Glocus, il think tank [...] che raggruppa gli iper-riformisti del Pd), il suo collega Paolo Gentiloni, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, Tiziano Treu e il giuslavorista Pietro Ichino, anche lui candidato a Milano, nella lista del Senato. Tutti concordi nel prendere atto ...
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Forma latina del nome dell'incisore Paul du Pont (Anversa 1603 - ivi 1658). Fu allievo di L. Vorsterman; lavorò poi (1624-31) per P. P. Rubens, del quale interpretò ottimamente le opere, che riprodusse [...] in gran numero. Celebre incisore di ritratti, fu pure elegante interprete di A. van Dyck, oltre che di C. de Crayer, G. Coques, Tiziano, Velázquez, ecc. ...
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Incisore, medaglista e intagliatore di pietre dure e cristalli (Verona circa 1505 - Cracovia 1565). Fu attivo a Roma e, dopo il 1527, a Venezia; nel 1539 si recò in Polonia, dove lavorò per il re Sigismondo. [...] , seguace di M. Raimondi, riprodusse in una tecnica accurata e disinvolta composizioni di Raffaello, del Rosso Fiorentino, di Tiziano e del Parmigianino. Di grande finezza sono i pochi esemplari di gemme rimastici: Adorazione di pastori, in cristallo ...
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Tizio
Tìzio s. m. [dal lat. Titius]. – Nome proprio adoperato per indicare una persona indeterminata; è spesso accompagnato da altri nomi con funzione analoga (Caio e Sempronio), per indicare, anche come nome comune, una persona qualsiasi...