Pittore (Roma 1750 - ivi 1799); allievo di D. Corvi, subì l'influsso del Mengs pur temperandone, con eclettici richiami a Raffaello e a Tiziano, il rigido classicismo. Opere nelle chiese di Ascoli, Genova, [...] Roma, Urbino, Torino, ecc. Decorò con la Storia del conte Gualtieri un soffitto nel casino della villa Borghese di Roma. Fu anche incisore ...
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Pittore (Amsterdam 1515 circa - Venezia 1584 circa). Partì in giovane età per l'Italia: visitò Roma e visse a Venezia e Padova. Entrò nella cerchia di Tiziano, col quale fu ad Augusta tra il 1548 e il [...] 1553 (ritratti dei Coniugi Vöhlin, 1552, Monaco, Alte Pinakothek). Accanto al fondamentale influsso di Tiziano, S. accolse suggestioni da Tintoretto, P. Veronese, A. Schiavone e Parmigianino (Ratto d'Europa, Amsterdam, Rijksmuseum; Morte di Adone e ...
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Pittore (Venezia 1549 - ivi 1603 circa), attivo a Venezia e, dal 1579, a Praga e a Innsbruck, al seguito di Rodolfo II. Seguace di Tiziano e dei pittori veneti suoi contemporanei, la sua opera più notevole [...] è, in Venezia, la decorazione della volta della chiesa di S. Francesco di Paola ...
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Pittore (Venezia 1518/1519 - ivi 1594), dovette il soprannome alla professione di tintore esercitata dal padre. Uno dei massimi innovatori del Rinascimento veneziano, fin dalle sue prime opere si nota [...] 1564 e il 1587.
Vita e opere
Le fonti riferiscono di un suo breve e contrastato periodo di formazione nella bottega di Tiziano, ma la critica moderna ha piuttosto ipotizzato come suoi maestri ora Bonifacio de' Pitati, ora Paris Bordone, ora Andrea ...
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Pittore (Torino 1831 - ivi 1883). Studiò a Torino, poi a Francoforte, con J. Becker e con J. F. Overbeck. Dipinse soprattutto quadri storici (I funerali di Tiziano, Assassinio di fra Paolo Sarpi, Torino) [...] ed eseguì affreschi in numerose chiese del Piemonte. Dal 1856 prof. all'Accademia albertina ...
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Pittore (n. 1495 circa - m. Venezia 1552). Influenzato dalla pittura bergamasca (pala d'altare in S. Martino a Piove di Sacco, 1532), si avvicinò poi a Tiziano e ai manieristi veneti (pale d'altare in [...] S. Zeno ad Aviano, 1546, e nella chiesa di San Vendemmiano, 1549; Ritratto d'uomo, 1542, Vienna, Kunsthistorisches Museum) ...
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Pittore e disegnatore d'incisioni in legno (Calcar, Cleve, 1499 - Napoli 1546). Dal 1537 circa fu in Italia, prima a Venezia, dove lavorò nella bottega di Tiziano, poi a Napoli. Fu stimato ritrattista [...] (Melchior von Brauweiler, 1540, Parigi, Louvre; card. Giovanni Colonna, Roma, Gall. Colonna, ecc.), ma il suo nome resta legato soprattutto alla realizzazione delle illustrazioni delle opere del Vesalio: ...
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Pittore e incisore (Cremona o Ferrara 1600 circa - Ferrara 1660 circa), valente colorista, come attesta il suo S. Marco della pinacoteca di Ferrara. Imitò D. Dossi e Tiziano. ...
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ivi 1560 ca.), suo collaboratore e seguace, che lasciò opere in chiese del Veneto, e il figlio Orazio (n. 1515 ca. - Venezia 1576), suo allievo e collaboratore. Allievi di Tiziano furono anche Cesare (Pieve [...] 1611), suo cugino, vicino ai manieristi veneziani nei dipinti eseguiti per Palazzo Ducale a Venezia. Il figlio di Marco, Tiziano, detto il Tizianello (Venezia 1570 ca. - ivi 1650 ca.), suo modesto imitatore, fece compilare dal cosiddetto Anonimo del ...
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Nome con cui è noto il pittore Giorgio da Castelfranco (erroneo il casato Barbarelli; n. Castelfranco Veneto forse 1477 - m. 1510). Capofila della scuola veneta del Cinquecento, con la sua opera ebbe un [...] forse volgeva verso modi sempre più nuovi, verso una pittura tutta colore, quasi a macchia, indicando la via al giovane Tiziano. Sono di discussa attribuzione a questo ultimo periodo due mezze figure di pastori nella galleria Borghese di Roma, alcuni ...
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Tizio
Tìzio s. m. [dal lat. Titius]. – Nome proprio adoperato per indicare una persona indeterminata; è spesso accompagnato da altri nomi con funzione analoga (Caio e Sempronio), per indicare, anche come nome comune, una persona qualsiasi...