CARPIONI, Giulio
FF . Barbieri
Nato intorno al 1613, quasi certamente a Venezia, verso il 1630 è ad apprendere pittura presso il Padovanino, mostrando di puntare "decisamente in senso classicistico [...] se il pittore "non abbia, da giovane, fatto il viaggio di Roma", a studiarvi, tra l'altro, quei "baccanali" di Tiziano - a Roma appunto dal 1598, ma emigrati in Spagna nel 1639 - risultatigli poi determinanti. Se si aggiungono alcune larvate simpatie ...
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Nome con cui è noto il pittore Giovanni Busi (n. Fuipiano, Bergamo, verso il 1485 - m. circa 1547-48). Nella Madonna con s. Sebastiano al Louvre è ancora affine a Giovanni Bellini, in seguito accoglie [...] elementi di Giorgione e del primo Tiziano di cui dà una variante estrosa, paragonabile al Romanino, mentre appaiono una leggera solidità della superficie, una metallicità di colore, tipiche dell'arte lombarda (Seduzione, al museo dell'Ermitage di ...
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Pittore tedesco (Schrobenhausen, Baviera, 1836 - Monaco di B. 1904); autodidatta, risentì dell'influsso di K. Th. Piloty, con il quale lavorò a Monaco (1857) e, dopo che fu a Roma (1858), di A. Böcklin [...] e di K. Begas. Dallo studio di Rubens, Tiziano, Velázquez, ricavò una notevole abilità tecnica. Dedicatosi soprattutto al ritratto, acquistò fama europea anche per l'importanza dei personaggi ritratti (tra l'altro eseguì circa ottanta ritratti del ...
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Industriale statunitense (West Overton, Pennsylvania, 1849 - New York 1919), magnate del carbone. Raccolse una vasta collezione di pitture e sculture antiche, che lasciò poi allo stato; vi sono rappresentati [...] molti dei maggiori artisti europei (tra gli italiani: Cimabue, Piero della Francesca, G. Bellini, il Veronese, Tiziano, il Barna, il Sassetta, il Bronzino). Annesse alla F. Collection, e aperte al pubblico nel 1935, sono una biblioteca e una fototeca ...
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DE STEFANI, Nicolò
Flavio Vizzutti
Pittore sicuramente bellunese (Piloni, 1607), nato attorno al 1520. Non si hanno documentazioni sulla sua iniziale formazione artistica, tuttavia il Lanzi (1818) dice [...] uomini celebri di Belluno, Venezia 1858, p. 25; F. Miari, Cronache bellunesi inedite, Belluno 1865, p. 201; G. B. Cavalcaselle, Tiziano la sua vita e i suoi tempi, II, Firenze 1878, p. 451; A. Buzzati, Bibliografia bellunese, Venezia 1890, p. 463; F ...
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CORTE, Valerio
Fiorella Caraceni Poleggi
Nacque a Venezia nel 1530 da Ferdinando, di nobile famiglia pavese, e crebbe in quell'ambiente culturale sollecitato dai più vari interessi. R. Soprani, il quale [...] secolo e oltre, aveva già una piazza importante. Egli stesso era collezionista; la sua quadreria, che vantava tavole di Tiziano, Veronese e Andrea del Sarto, fu il tramite più attendibile della diffusione dei veneti nelle collezioni genovesi, precoce ...
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ANDREANI, Andrea
Alfredo Petrucci
Intagliatore in legno, era nato a Mantova intorno alla metà del sec. XVI. Nulla si sa della sua formazione, dei suoi studi e della attività da lui svolta da giovane. [...] Il trionfo di Cesare di Andrea Mantegna, Roma 194, pp. 18, 22, 36, 40, 74, 77, tav. XIX-XXI; F. Mauroner, Le inc. di Tiziano, Padova 1943, pp. 72 s.; L'opera del genio ital. all'estero, A.Petrucci, Gli incisori dal sec. XV al sec. XIX, Roma 1958, pp ...
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FONTANA, Giovanni Battista
Harula Economopoulos
Nacque a Verona nel 1541 da Girolamo, pittore veronese attivo a Trento negli anni del concilio, e da una Caterina di cui si ignora il casato; la data [...] (Schönherr, 1893, nn. 10853, 11001). Ignoto è l'anno della sua morte.
Nel campo dell'incisione gli unici tre rami tratti da Tiziano e firmati da Giulio sono la Morte di s. Pietro Martire (su cui è stato letto anche il nome di Giovanni Battista), la ...
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Pittore e incisore (Viterbo 1745 - Vienna 1810). Allievo di F. Bartolozzi a Londra, si specializzò nell'incisione a granito e riprodusse pitture dei maestri italiani e dei contemporanei inglesi. Il figlio [...] Tommaso (Londra 1796 - Vienna 1863), anch'egli incisore, riprodusse la Cena di Leonardo e opere di Tiziano, L. Carracci, G. Reni. ...
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Pittore (Tolosa, Francia, 1645 - Parigi 1730). Figlio di Antoine (Tolosa, Francia, 1608 - ivi 1648), che aveva dipinto nel municipio di Tolosa. Esordì come pittore di storia, ma si dedicò poi al ritratto [...] dopo che il viaggio a Roma (1698-1704 circa), oltre a rivelargli le opere di Tiziano, di Rubens e di altri grandi coloristi, lo aveva introdotto negli ambienti mondani. Con N. Largillière e H. Rigaud, fu tra i più celebri ritrattisti del tempo di ...
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Tizio
Tìzio s. m. [dal lat. Titius]. – Nome proprio adoperato per indicare una persona indeterminata; è spesso accompagnato da altri nomi con funzione analoga (Caio e Sempronio), per indicare, anche come nome comune, una persona qualsiasi...