MORESCHINI, Agostino
Patrizio Foresta
MORESCHINI, Agostino. – Nacque a Montalcino nel 1517 o nel 1518, da famiglia nobile.
Sulla sua giovinezza si hanno scarse notizie, né si conosce il momento esatto [...] , andando a rafforzare la scuola teologica agostiniana, guidata da Seripando (Zumkeller, 1951, p. 538), e presente accanto a quelle tomista e scotista (Jedin, 1930, pp. 152 s.; Stakemeier, 1936, p. 467; Id., 1937B, pp. 16- 39). Moreschini intervenne ...
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BRANCACCIO, Clemente
Giuseppe Pignatelli
Nato a Carovigno (Brindisi) verso la fine del sec. XVI da una nobile famiglia, entrò giovanissimo tra i francescani minori riformati della provincia di Napoli [...] nel solco della più stretta ortodossia cattolica postridentina, della teologia di Duns Scoto come alternativa alla dominante dottrina tomistico-aristotelica. Durante la peste, che dopo il 1650 infuriò a Napoli per parecchi anni, e in particolare nel ...
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Vinay, Gustavo
Raffaele Giglio
Studioso di letteratura latina medievale, nato a Chiabrano di Perrero (Torino) nel 1912, professore universitario dal 1955, dal 1958 ordinario di lingua e letteratura [...] del tomismo dantesco, afferma, con esplicita determinazione, che " Dante non è mai stato averroista come non è mai stato tomista " (p. 75).
La Monarchia, secondo il V., rappresenterebbe il dramma umano di D. alla ricerca di argomentazioni valide per ...
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L'Universita Cattolica per l'Italia
Maria Bocci
Un progetto nazionale
La progettazione di un ateneo cattolico nell’Italia di Porta Pia, della questione romana e del divario tra appartenenza religiosa [...] spalancata con la complicità di tale ansia intellettuale, che lo aveva indirizzato verso una sintesi peculiare fra dottrina tomista e sapienza francescana, tradottasi nella scelta a favore dell’ordine di Francesco e nell’impegno neoscolastico che lo ...
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PANTUSA, Giovanni Antonio
Chiara Quaranta
– Nacque a Cosenza nel 1500 o nei primi mesi del 1501 da Giovanni; il nome della madre è sconosciuto.
Proveniva da una famiglia di notabili originaria della [...] XII libros Metaphisicae Aristotelis. Dedicata al cardinale Ridolfi, l’opera contiene una serrata critica delle interpretazioni dell’aristotelismo tomista sostenute da Tommaso de Vio e Agostino Nifo.
L’anno seguente gli fu affidata la diocesi di Forlì ...
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ente
Il concetto di ente si definisce in rapporto con quello di essere (➔), di cui, dal punto di vista grammaticale, è participio presente. Parmenide considerò l’«essere» (εἶναι) la forma comune e universale [...] ha in sommo grado, in grado infinito, la capacità dell’essere; si potrebbe dire in grado assoluto, giacché – secondo il pensiero tomista – Dio solo è e. per essentiam, mentre le creature lo sono per partecipazione. Di qui perciò quella distinzione di ...
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Fenelon, Francois de Salignac de La Mothe
Fénelon, François de Salignac de La Mothe
Filosofo, teologo e pedagogista francese (castello di Fénelon, Périgord, 1651 - Cambrai 1715). Studiò a Cahors e a [...] primo scritto F. espone argomenti di carattere fisico-teologico, mentre nel secondo ripercorre le meditazioni cartesiane spingendone gli esiti fino allo scetticismo, per poi rielaborare in senso tomista e malebranchista gli argomenti di Descartes. ...
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In generale, conformità del comportamento a una norma, ritenuta a sua volta giusta sulla base di parametri normativi e criteri di valutazione che attingono a sfere diverse: la morale, il diritto, la politica, [...] implicandosi, si separano. Giusto naturale e giusto civile appartengono ad ambiti diversi (De cive, 1642). L’idea aristotelica e tomista della g. come comune norma e misura scompare, assorbita in una modernità che spezza i vincoli etici e giuridici ...
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NAZARI, Giovanni Paolo
Patrizio Foresta
NAZARI, Giovanni Paolo. – Nacque a Cremona nel dicembre 1556 da Giuseppe, la cui famiglia dal 1581 appare nell’elenco dei decurioni della città, e da Lazara Lodi, [...] e fu assegnato al convento di Ferrara.
A partire dal 1582 si dedicò all’insegnamento della filosofia aristotelica e della teologia tomista nei conventi della provincia lombarda; si recò a Mantova, dove visse tra il 1586 e il 1587 e dove nel 1586 ...
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. Religiosi appartenenti all'ordine dei predicatori fondato da S. Domenico di Guzmán nel 1206 e approvato da Onorio III il 22 dicembre 1216. La salvezza delle anime mediante la predicazione e l'insegnamento [...] di arabo, ebraico e greco per la formazione dei missionarî. Ma la preponderanza dottrinale dell'ordine si avve ò con la scuola tomista che ebbe a fondatore S. Tommaso d'Aquino. L'ordine fece sua la dottrina del maestro che ha caratterizzato tutto l ...
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tomista
s. m. e f. [der. del lat. Thomas; v. tomismo] (pl. m. -i). – Seguace delle dottrine di s. Tommaso d’Aquino, fautore o rappresentante del tomismo: i t. della scuola teologica di Parigi. In funzione di agg. (in concorso con tomistico):...
tomistico
tomìstico agg. [der. di tomismo, tomista] (pl. m. -ci). – Relativo a s. Tommaso d’Aquino e alle sue dottrine, proprio del tomismo: il sistema t.; dottrine, correnti, scuole t.; il pensiero t. dell’ultimo medioevo. ◆ Avv. tomisticaménte,...