Filosofo e scrittore politico francese, nato il 2 ottobre 1754 a Milhau nel Rouergue, morto a Lione il 23 novembre 1840. Di famiglia aristocratica, appartenne sotto l'antico regime al corpo dei moschettieri. [...] in una specie di ieratica immobilità. Alla teoria del contratto sociale, egli non si contenta di opporre la teoria aristotelico-tomistica dell'uomo-animale politico, ma afferma, in nome di ciò ch'egli chiama volontà generale (cioè, non quello che ...
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Proprieta
Walter Euchner
Walter Santagata
Antonio Gambaro
di Walter Euchner, Walter Santagata, Antonio Gambaro
PROPRIETÀ
Filosofia e politica di Walter Euchner
Introduzione
Il rapporto tra proprietà [...] . Anche il divieto di lucro del diritto ecclesiastico verrà infine fatto cadere.La teologia protestante respinge l'idea tomistica di un ordine naturale razionale, riprendendo invece la tesi agostiniana secondo cui "il governo terreno" (Lutero) ha il ...
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umiltà (umilità; umilitade; umilitate; umiltate)
Francesco Tateo
Virtù che assume un posto centrale nell'etica di D. fin dall'epoca della Vita Nuova, in cui essa conserva ancora la sua impronta di origine [...] tutta la tradizione ascetica, che sulle orme della regola benedettina si era sviluppata, per poi confluire nella sistemazione tomistica. Tommaso appunto interpreta l'u. quale fondamento della virtù, in quanto consistente nella cognizione e nell'amore ...
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corpo [plur. anche corpora]
Bruna Cordati Martinelli
Termine di uso frequentissimo sia nell'opera prosastica che in quella poetica; nella grandissima maggioranza dei casi usato in senso proprio col [...] la materia di cui è composto l'uomo fisico; ma il discorso è articolato, come già in VE I XVI 5, secondo la distinzione tomistica (Cont. Gent. II 68) delle cinque tendenze del c. umano; la tendenza all'andare in giù del c. semplice; la tendenza del c ...
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LAGALLA, Giulio Cesare
Cesare Preti
Ultimo di tre figli, nacque nel 1571 a Padula, nel Salernitano, da Roberto, alto funzionario della burocrazia vicereale, e Vittoria Rosa. Ancora bambino, perdette [...] . a G. Galilei (cfr. Edizione naz. delle opere, XII, p. 389).
Il L., pur riaffermando le posizioni della tradizione tomistica sulla questione dell'anima umana, secondo le quali l'anima intellettiva è forma informans del corpo ed è molteplice, accetta ...
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FERRETTI, Augusto
Nacque a Roma il 21 ag. 1845 ed entrò nella Compagnia di Gesù il 5 nov. 1862.
In questo periodo si assisteva in Italia ad una ripresa del pensiero tomista con vari centri di irradiazione [...] rappresentano il massimo sforzo compiuto dal F. per compendiare in una sintesi ampia ed attuale le teorie morali della filosofia tomistica. L'opera è divisa in una prima parte "generale", in cui vengono esposti i principi universali dei costumi, e in ...
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GIGLI, Gerolamo
Cinzia Fortuzzi
Nacque a Fuscaldo, presso Cosenza, nel 1800. Adolescente, abbracciò la carriera ecclesiastica e fu ammesso nell'Ordine dei predicatori nel monastero di Soriano in Calabria. [...] adoperarsi con lo studio e con gli scritti a vantaggio della Chiesa.
Proprio per la sua profonda conoscenza delle dottrine tomistiche, Pio IX lo aveva chiamato a far parte nel 1854 della commissione di otto consultori che si dovevano esprimere nella ...
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GIROLAMO di Giovanni
Franco Pignatti
Frate domenicano, nacque a Firenze verso il 1387. Secondo il Necrologio di S. Maria Novella, che costituisce la fonte principale per ricostruirne la biografia, entrò [...] con il poema diffusi negli ambienti domenicani, motivati dalle numerose convergenze teologiche della concezione dantesca con la dottrina tomistica. Negli stessi anni lesse anche il Salterio nel palazzo vescovile. Nel 1440 fu eletto di nuovo priore e ...
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tiranno
Mansueto Lombardi-Lotti
Il vocabolo (dal greco τύραννος), secondo il primitivo ed etimologico significato, altro non voleva indicare che re, sovrano, monarca; soltanto l'uso violento e crudele [...] forme di governo, dove la tirannide, nella sua deformazione, viene indicata fra le cattive, D. sembra far sua la dottrina tomistica, per cui i t. sono coloro " qui maximas violentias subditis inferunt " (Sum. theol. II II 118), e questa violenza ha ...
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. Famiglia feudale napoletana di origine abruzzese (così denominata, probabilmente, dalla terra di Acquaviva nella Valle Siciliana), una delle sette grandi case del Regno, iscritta nella nobiltà di Napoli [...] per la morte di Don Carlos (1568), e due anni appresso venne creato cardinale; Ottavio (1560-1612), compendiatore della Summa tomistica, fu elevato alla porpora da Gregorio XIV (1591) e nominato arcivescovo di Napoli da Leone XI (1605); Rodolfo (v ...
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tomista
s. m. e f. [der. del lat. Thomas; v. tomismo] (pl. m. -i). – Seguace delle dottrine di s. Tommaso d’Aquino, fautore o rappresentante del tomismo: i t. della scuola teologica di Parigi. In funzione di agg. (in concorso con tomistico):...
tomistico
tomìstico agg. [der. di tomismo, tomista] (pl. m. -ci). – Relativo a s. Tommaso d’Aquino e alle sue dottrine, proprio del tomismo: il sistema t.; dottrine, correnti, scuole t.; il pensiero t. dell’ultimo medioevo. ◆ Avv. tomisticaménte,...