Uomo politico e umanista inglese (Londra 1477 o 1478 - ivi 1535). Compiuti gli studî letterarî e giuridici a Oxford, fu membro del parlamento (1504); ricoprì poi varie cariche politiche e (1529) divenne cancelliere del regno, ma dovette dimettersi (1532) perché si oppose alla tendenza di Enrico VIII di porsi a capo della Chiesa in Inghilterra e alla sua politica matrimoniale, e manifestò sempre apertamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tommaso Campanella
Germana Ernst
L’aspetto più originale del pensiero di Tommaso Campanella può essere individuato nella sua aspirazione a conciliare la nuova filosofia rinascimentale della natura con [...] gemmae delectationis») e un modello ideale più persuasivo di quello proposto nell’antichità da Platone e, in tempi moderni, da TommasoMoro, per il fatto di ispirarsi al grande exemplar della natura (cfr. T. Campanella, Opera latina, a cura di L ...
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Secondo figlio (Greenwich 1491 - ivi 1547) di Enrico VII e di Elisabetta di York, salì al trono nel 1509. Nel 1534 uscì dalla Chiesa di Roma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui si fece proclamare [...] aveva scomunicato Enrico, il quale, appoggiato dal parlamento e dalla nazione, reagì giustiziando (1535) fra gli altri TommasoMoro e il vescovo J. Fisher e avviando la soppressione dei monasteri. L'incameramento dei beni ecclesiastici favorì l ...
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Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] sua vita di viaggi: prima in Francia (1494-99: Parigi e Orléans), poi in Inghilterra (1499-1500), dove conobbe John Colet e TommasoMoro; dal 1502 è a Lovanio, quindi (1505) in Inghilterra di nuovo. Nel 1506 viene in Italia, e vi rimane tre anni. La ...
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Pittore e incisore (Augusta 1497 - Londra 1543). Allievo del padre, Hans il Vecchio, nelle sue opere si percepiscono chiari influssi del repertorio formale del Rinascimento italiano. In contatto con la [...] quelli di Erasmo da Rotterdam e di Anna di Cleve (museo del Louvre); i ritratti di Enrico VIII, di s. TommasoMoro, dell'arcivescovo di Canterbury. Gli affreschi nel Palazzo Comunale di Basilea (1521) sono scomparsi; ma a quel periodo appartiene una ...
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Riformatore inglese (n. nel Galles tra il 1490 e il 1495 - m. Vilvoorde, Bruxelles, 1536). Ordinato prete (1521), al suo pensiero riformatore si deve in particolare The obedience of a christian man (1528), [...] man sui grandi temi della Riforma, l'autorità della Scrittura, il primato della fede e i diritti dell'individuo. Successivamente polemizzò con TommasoMoro e con il cardinale Wolsey. Tradusse anche il Pentateuco (1530), i libri di Giona e di Neemia ...
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Ecclesiastico e uomo politico inglese (Bere Regis o Milborne St. Andrew, Dorser, 1420 circa - Knole, Kent, 1500); partigiano dei Lancaster, fece atto di sottomissione (1471), divenendo prebendario di S. [...] dell'università di Oxford (1495). A M. si deve la diga che da lui ha nome a Ely e varî restauri di edifici ecclesiastici. Egli è forse l'autore dell'originale testo latino della History of Richard III, generalmente attribuita a TommasoMoro. ...
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Mercante e banchiere lucchese (Lucca 1487 - Lovanio 1558); svolse i suoi traffici a Lione, in Inghilterra, dove godette il favore del re Enrico VIII e fu amico di TommasoMoro, e infine, dopo l'abbandono [...] dell'Inghilterra a motivo dei suoi affari ma anche per le sue convinzioni religiose, in Belgio ...
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Uomo politico inglese (St. Laurence Jewry, Londra, 1496 circa - Rochford, Essex, 1567). Procuratore generale (1533), fu il principale collaboratore di Th. Cromwell nella politica di espropriazione dei [...] monasteri e fece parte dell'accusa nei processi contro Giovanni Fisher e TommasoMoro. Speaker ai Comuni (1536), cambiata la situazione, fu tra i cattolici più animosi contro Cromwell e la sua politica religiosa. Dal 1540 consigliere privato, dopo la ...
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GENTILI, Alberico
Angela De Benedictis
Nacque il 14 genn. 1552 a San Ginesio, nel Maceratese, da Matteo, medico, e da Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
La fanciullezza e l'adolescenza [...] condanna di alcuni membri della Confraternita dei Ss. Tommaso e Barbara, temendo di essere colpito insieme alla italiana, VII, 2, Modena 1791, pp. 761 ss.; F. Vecchietti - T. Moro, Biblioteca picena, V, Osimo 1796, pp. 21-34 (con elenco delle opere ...
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utopiano
agg. [dal lat. mod. Utopianus (in Tommaso Moro); l’uso estens. è dall’ingl. utopian, fr. utopien]. – Abitante dell’isola di Utopia, l’ideale repubblica immaginata da Tommaso Moro. Con sign. estens., forma letter. e rara per utopistico,...
utopia
utopìa s. f. [dal nome fittizio di un paese ideale, coniato da Tommaso Moro nel suo famoso libro Libellus ... de optimo reipublicae statu deque nova Insula Utopia (1516), con le voci greche οὐ «non» e τόπος «luogo»; quindi «luogo che...