LUDOVICO (Ludovico Maria) Sforza, detto il Moro, duca di Milano
Gino Benzoni
Nacque a Milano, nel palazzo dell'Arengo, nel 1452 (e non nel 1451 come data Bernardino Corio), il 3 agosto (e non nel castello [...] arrivò il 18 insieme con il commissario Tommaso Tebaldi) a incoraggiare, con la sua presenza -87, ad ind.; M. Sanuto, Le vite dei dogi. 1423-1474, a cura di A. Caracciolo Aricò, Padova 1989, ad ind.; D. Bramante, Sonetti e altri scritti, a cura di C. ...
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DELLA TORRE, Niccolò
Gino Benzoni
Ultimogenito di Giovanni di Febo e di Caterina Lueger, nacque nel 1489.
Apparteneva al ramo goriziano della famiglia e va, perciò, preventivamente distinto (oltre che, [...] , intenzionato a valersene per liberare il nipote conte Bernardino Caracciolo allora "preson di spagnoli". Di fatto, né il , la ribellione del vescovo di Zagabria, nipote del defunto cardinale Tommaso Bakócz, forte "di gente del suo paese et de una ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] Corradini; alla Legazione di Bologna il cardinale Tommaso Ruffo, senza che debba rinunciare all'arcivescovato del Viceregno napoletano (1656-1734), Roma 1961, ad ind.; A. Caracciolo, Domenico Passionei tra Roma e la repubblica delle lettere, Roma 1968 ...
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CARAFA, Diomede
Franca Petrucci
Minore dei figli di Antonio, detto Malizia, alla cui iniziativa nel 1420 si dovette l'intervento di Alfonso d'Aragona nel Regno, e di Caterina Farafalla, nacque nel 1406 [...] imperio" sul feudo di Casalduni, già concesso alla moglie Maria Caracciolo nell'aprile dell'inno prima, che egli deteneva a nome del Turchi, il succitato nipote Alberico ed il figlio Giovanni Tommaso.
Dopo la conclusione della pace di Bagnolo (7 ...
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FRESCOBALDI, Lionardo
Gabriella Bartolini
Nacque a Firenze - quartiere S. Spirito, gonfalone del Nicchio - da Niccolò (detto di Sammontana) di Guido di Lapo e da Maddalena di Lapo di Fiorenzino Pulci; [...] con Guido Del Palagio e Giorgio Gucci, presso Giovanni Caracciolo, vicario del re di Napoli Carlo III, per trattare fece testamento (rogato da ser Lapo Mazzei) nominando eredi il figlio Tommaso e l'ospedale di S. Maria Nuova.
L'ultima notizia che ...
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CONTARINI, Andrea
Francesca Cavazzana Romanelli
Nacque a Venezia nei primissimi anni del '300 dal patrizio Nicolò, appartenente al ramo di S. Paternian. Dei suoi quattro fratelli maschi, Tommaso, Marino, [...] sicuramente attestati Paolo, Bertucci, Antonia, moglie di Tommaso Giustiniani, e Contarina, andata sposa a Maffeo , De orig., situ et magistr. urbis Venetiae... a cura di A. Caracciolo Aricò, Milano 1980, pp. 192, 217, 236; F. Sansovino, Venetia ...
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DEL GIUDICE (De Juge), Boffillo
Franca Petrucci
Originario di Amalfi, figlio del nobile Tommaso e di Giovannella Capece, è attestato dal 1443 come paggio di Alfonso d'Aragona, re di Napoli, anche se [...] madre, e, forse, due nipoti, Ludovico e Bernardino Abenavoli. Non si ha notizia, invece, di una moglie (Covella Caracciolo) e di figli (Berteraino, Ettore e Leonetta), che il Camera gli attribuisce, peraltro piuttosto inattendibilmente.
Quando il 14 ...
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PETRUCCI, Antonello
Alessio Russo
PETRUCCI (de Petruciis), Antonello (Antonello d’Aversa). – Nacque presso Teano, nel secondo decennio del Quattrocento. Figlio (secondo Tristano Caracciolo) di contadini [...] prole, composta da cinque figli maschi (Francesco, Giovanni Antonio, Giovanni Battista, Tommaso Anello e Severo) e almeno due femmine, non fu secondo il Caracciolo un’unione serena: provenendo la sposa da nobile famiglia, sarebbe infatti emersa nel ...
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DE GREGORIO, Pietro
Grazia Fallico
Nacque a Messina, presumibilmente intorno al 1480, da Giovanni, giureconsulto, e da Contessa (Tissa) Saccano. Nella famiglia, conosciuta e attiva in Messina fino dal [...] è a Taormina, dove sul finire del Quattrocento un Tommaso De Gregorio possedeva alcuni diritti feudali, mentre ai primi che avrebbero portato all'episodio del rogo ordinato dal viceré Caracciolo; e cioè che i vassalli dovessero obbedienza ai baroni ...
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GALEOTA, Mario
Alessandro Pastore
Nacque nel Regno di Napoli tra gli ultimi anni del '400 e i primi del '500 da Giovanni Berardino e da Andreana Lazza. La famiglia, che già godeva del feudo di Casaterra, [...] la levata di scudi di membri dell'aristocrazia, dai Carafa ai Caracciolo ai di Sangro e allo stesso G., poi con una protesta valdesiano, come quando fu riportata la valutazione di Giovan Tommaso Minadois, secondo il quale lo spirito di s. Paolo ...
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