domenicani
Innocenzo Venchi
I rapporti dei frati predicatori con D. sono compresi in un arco storico di sette secoli, e interessano sia le relazioni con D. e la famiglia Alighieri e la situazione storico-spirituale [...] scuole de li religiosi (Cv II XII 7), passando da antico discepolo a dottore. Contemporaneamente, si noti, viene posto sull'altare della medesima cappella un polittico di Andrea Orcagna (1357) con s. Tommasod'Aquino.
In corrispondenza con la chiesa ...
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SANTI di Tito
Nadia Bastogi
SANTI di Tito (Santi Titi, Santi di Tito Titi). – Nacque a Firenze il 5 dicembre 1536, nel popolo di San Michele Visdomini, da Maria d’Andrea di Benaccio e da Tito di Santi [...] Maremma a Grosseto, datata 1601. Nel 1568 l’artista entrò a far parte della Compagnia di S. Tommasod’Aquino (Baldinucci, 1681-1728, II, 1846, p. 538), fondata due anni prima da Santi Cini (Bittarello, 1976-77), ed esordì in campo architettonico ...
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MENABUOI, Giusto
Francesco Sorce
de’. – Figlio di Giovanni nacque a Firenze in data ignota, ma da collocarsi verosimilmente nel terzo decennio del Trecento, secondo quanto è possibile inferire dalla [...] nella letteratura successiva, rappresentano S. Antonio Abate, S. Tommasod’Aquino, S. Giovanni Battista, S. Caterina, S. Paolo Milano 1990, pp. 103-116; F. Flores D’Arcais, in La pittura nel Veneto. Il Trecento, II, a cura di M. Lucco, Milano 1992, ...
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Croce: «Napoli nobilissima»
Maurizio Torrini
«Il rispetto della storia e il disgusto dell’erudizione cieca»
Nella prima biografia che nel 1909 lo consacrava protagonista di un’altra e nuova Italia, [...] e quando un bene e quando un male» (Pagine sparse, serie II, Biografie, storia napoletana, 2° vol., cit., p. 42), rozzi frati irretiti da discussioni teologiche Tommasod’Aquino e poi Giordano Bruno e Tommaso Campanella, «precursore di Spinoza l ...
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MADERNO, Stefano
Harula Economopoulos
Nacque, forse a Roma o a Palestrina, da Antonio e Francesca Frasca, intorno al 1570, piuttosto che nel 1576 come finora ritenuto.
La critica si era in passato basata [...] statue di S. Pietro martire e di S. Tommasod'Aquino nelle nicchie superiori della facciata della chiesa dei Ss. 144 n. 104, 145, 209 s., 248 s., 258 n. 2, 282 n. 7, 315; II, pp. 367, 376, 392-394; M. Smith O'Neil, S. M.'s "Santa Cecilia": a ...
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grazia [plur. anche graze, nel Detto]
Domenico Consoli
Andrea Ciotti
Quando non è termine dottrinale (v. oltre), il vocabolo indica precipuamente un complesso di qualità e di virtù - attinenti in particolare [...] divinitus datae ", Brev. V IX 2). S. Tommasod'Aquino sviluppa ampiamente il concetto di gratia gratis data e 4-6), e supplica la perseveranza finale (cfr. Tomm. Sum. theol. IIII 137), chiedendo di trovarsi, al momento della morte, nello stato di g. ...
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Domenico, santo
Gian Roberto Sarolli
, Fondatore dell'ordine dei predicatori, nacque tra il 1170 e il 1175 a Calaruega, villaggio della Vecchia Castiglia, da Felice e da Giovanna che la tradizione posteriore [...] nel De Malo o nella Summa theol. (IIII 78) che l'Aquinate derivava da Pietro Lombardo (Sententiarum Liber III XXXVII , Sull'escatologia di Bonaventura e Tommasod'Aquino, ibid. 79-94; e infine A. Vallone, Studi sulla D.C., Firenze 1955, 108-128 ...
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scuola (scola)
Guido Favati
Charles T. Davis
La locuzione ‛ tenere s. ', iterata sinonimicamente con ‛ leggere ', cioè con " tenere lezioni " di livello universitario, appare quanto mai appropriata [...] a la scuola de l'amore / istata (Fiore CXLVIII 2).
In Cv II XII 7 esiste una distinzione fra le scuole o lezioni ordinarie, che si figura di un fervente discepolo di Aristotele e di Tommasod'Aquino, del quale ultimo accetta con piena adesione l' ...
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MICHIEL, Giovanni
Gino Benzoni
MICHIEL, Giovanni. – Nacque a Venezia nel 1454 da Lorenzo di Tomà del ramo di S. Trovaso e Nicolosa di Nicolò Barbo, già vedova di Giovanni Bragadin nonché sorella dell’allora [...] a S. Maria della Minerva nel giorno di S. Tommasod’Aquino; la messa a S. Francesco in Trastevere nel giorno stato amicissimo.
Fonti e Bibl.: Gaspare da Verona - M. Canensi, Vite di Paolo II, a cura di G. Zippel, in Rer. Ital. Script., 2a ed., III, ...
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cagione
Alfonso Maierù
. Nell'uso filosofico il termine ‛ causa ' (ma la forma prevalente in D. è c.) designa i principi operatori e giustificativi della vita, del movimento e di tutto ciò che accade [...] Tommasod'Aquino che nel suo commento al De Causis pose a confronto le due opere.
D. e 14, XV 7, XVII 2, XIX 16, XXV 5, XXXI 5, XXXVII 7 6; Cv I II 3 Non si concede per li retorici alcuno di sé medesimo sanza necessaria cagione parlare; III 3, IV 6 e ...
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