L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] l’ultimo accento intonativo se, come nel caso delle figg. 13 e 14, la parola finale di enunciato è un monosillabo tonico.
In molte varietà (per es., nell’italiano parlato a Torino e Milano; Firenze, Pisa, Siena, Lucca; Perugia e Roma; Lecce) il ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] ’enunciato, alla presenza di gruppi regolari di sillabe, costruiti a partire da quelle accentate. I gruppi formati da una sillaba tonica e una o più sillabe atone sono detti piedi (o piedi metrici). La tendenza ad alternare sillabe deboli e forti si ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] raddoppiamento sintattico si verifica essenzialmente in due contesti:
(a) dopo una parola accentata sull’ultima sillaba (ivi inclusi i ➔ monosillabi tonici): ad es., andrò [pː]iano, farà [tː]utto, mangerò [tː]utto, va [fː]orte, re [lː]atino, tre [k ...
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PERSONALI, PRONOMI
I pronomi personali sono pronomi che indicano chi o che cosa è coinvolto in una comunicazione linguistica, tralasciando di ripetere l’elemento grammaticale (soggetto o complemento) [...] la prima volta che usciamo con loro
Le forme forti sono toniche e hanno un ruolo di rilievo nella frase, attirando l’attenzione al complemento di termine) è sostituito dalla forma tonica, mentre il secondo (che corrisponde al complemento oggetto ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato [...] brevi. Questa regola approssimativa ha una parziale applicazione anche in italiano: una vocale italiana è infatti lunga a condizione di essere tonica e finale di s. (ossia in s. aperta) ma non di parola (per es., a di fato), essendo brevi tutte le ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] , che sono lunghe: la durata media delle prime è di 50 ms, mentre quella delle seconde è di 80 ms (la vocale tonica ha un valore medio di 120 ms). Ne risulta una scala temporale a tre gradi con il fono breve rappresentato dalla semiconsonante, quello ...
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L’accento melodico (o accento musicale) è un accento di parola (➔ accento) in grado di dare rilievo alla sillaba prominente per mezzo di una particolare configurazione melodica, cioè una variazione di [...] classica (o addirittura solo pre-letterario) o il greco antico (da cui discende l’uso di termini come grave, acuto, tonico, ossitono, ecc.: ➔ accento grave e acuto; cfr. Lepschy 1962, Marotta 2006). Si ritiene che nelle lingue romanze (ma già nel ...
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Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] all’italiano; la u aperta invece, già prima della fine dell’unità romana, si confuse con la o chiusa in ogni posizione, tonica (ō del latino classico) o atona (ō, ŏ del latino classico), e ne condivise interamente i successivi sviluppi in quasi tutte ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] punto di vista schiettamente sincronico, si assume dunque che in italiano le vocali siano brevi se toniche in sillaba chiusa (porto), o toniche finali di parola (portò), o atone. La regola fonologica che riassumerebbe le restrizioni sopra delineate è ...
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In italiano le parole appartenenti ad alcune ➔ parti del discorso sono soggette a flessione; presentano cioè diverse terminazioni a seconda del ➔ numero, del ➔ genere, o (come particolarmente i verbi) [...] :
(a) tutti i termini con vocale finale accentata: città, caffè, virtù, anche se composti (tiramisù) o ➔ monosillabi con vocale tonica (gnu, gru);
(b) alcuni maschili in -a/-ia tra cui esotismi: boa, puma, burka, paria, e termini autoctoni: sosia ...
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tonica2
tònica2 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. tonico, sottint. nota]. – Nella terminologia musicale, il primo grado della scala considerato nella sua funzione tonale.
tonicita
tonicità s. f. [der. di tonico]. – 1. L’essere tonico, l’avere carattere tonico: t. di una sillaba, in linguistica. 2. Buona funzionalità del tono muscolare, o di un organo: la t. dei muscoli; mantenere, migliorare la t. con l’allenamento;...