ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] in arti; nel 1511 ottenne il dottorato.
Infine, secondo il suo maggior biografo, nel maggio del 1509 ricevette la tonsura e forse anche gli ordini minori, per essere in grado di poter ottenere benefici ecclesiastici.
La popolarità e l'autorevolezza ...
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FACINO, Galeazzo, detto il Pontico
Gino Pistilli
Nacque a Padova da Conte intorno al 1458, come si desume da un carme latino scritto nel 1478-80, in cui dice di aver appena raggiunto i vent'anni.
Il [...] 'amico Ermolao Barbaro, nel frattempo morto (luglio 1493), il F. decise di abbracciare lo stato ecclesiastico, ricevendo la prima tonsura il 12 nov. 1497 dal vescovo di Padova Pietro Barozzi (lo stesso che, nel 1489, aveva condannato con un editto ...
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ARCIMBOLDI, Giovanni
Nicola Raponi
Nacque a Parma intorno al 1430 da Nicolò e Orsina Canossa. Studiò, come il padre, diritto e conseguì a Pavia il dottorato in utroque iure; coltivò, tuttavia, anche [...] attribuiscono. Vi si prescrive un inventario periodico degli arredi sacri in duomo e in arcivescovado, il ripristino della tonsura e dell'abito da parte degli ecclesiastici, l'osservanza della clausura nei monasteri; vi sono norme per la celebrazione ...
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DE LUCA, Antonio Maria
Pietro Laveglia
Nacque a Celle di Bulgheria (Salerno) il 20 ott. 1764 da Francesco e Maddalena Grippi. Avviato alla carriera ecclesiastica, compì i primi studi sotto la guida [...] nelle mani. Il vescovo strappò prima il calice dalle mani dei due condannati e poi con un pezzo di vetro rasecò loro la tonsura e i polpastrelli del pollice e dell'indice. Il D., guardando fisso negli occhi il vescovo gli gridò "ora non siamo più ...
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ILDUINO
Claudia Gnocchi
Di I. si ignorano il luogo e la data di nascita; quest'ultima può comunque essere posta nell'ultimo decennio del IX secolo, dato che la sua elezione a vescovo di Liegi avvenne [...] che il metropolita fosse scelto "ex maioris ecclesiae praecipuis cardinalibus" (Gesta archiepiscoporum, p. 7), volle che suo figlio ricevesse la tonsura, ma I. morì il 23 luglio di quello stesso anno e il sovrano favorì allora l'elezione dell'anziano ...
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FILIPPO Neri, santo
Vittorio Frajese
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Pier Gattolini, il 21 luglio 1515, da ser Francesco di Filippo da Castelfranco e da Lucrezia da Mosciano.
Il padre esercitava [...] comando del suo confessore, quale era nel frattempo diventato il Rosa. Lo ordinò G. Lunel: nel marzo del 1551 gli conferì la tonsura, gli ordini minori e il suddiaconato in S. Tommaso in Parione; il 28 marzo, sabato santo, in S. Giovanni in Laterano ...
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DEVOTI, Giovanni
Agostino Lauro
Nacque a Roma da Fabio, oriundo genovese, e da Maddalena Stella, veneziana, l'11 luglio 1744. Ricevuta l'istruzione primaria dal padre, compì gli studi umanistici dagli [...] di Anagni il 30 marzo 1789 e il 5 aprile seguente a prelato domestico e assistente al soglio. Aveva ricevuto soltanto la prima tonsura nel gennaio e i quattro ordini minori nel giugno del 1786 e perciò ricevette gli ordini sacri il 12, 14, 19 apr ...
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LUIGI (Aluigi) Gonzaga, santo
Silvano Giordano
Nacque a Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, il 9 marzo 1568, primogenito di Ferrante del ramo di Luzzara e Castiglione delle Stiviere e di Marta [...] rapporti con Roberto Bellarmino, divenuto suo confessore. Nel febbraio e marzo 1588 a S. Giovanni in Laterano ricevette la tonsura e gli ordini minori.
Nel 1589, su richiesta di Vincenzo Bruno, rettore del Collegio romano, scrisse il Trattato o ...
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Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] , la Federazione Universitaria Cattolica Italiana, aveva ricevuto a Brescia la veste ecclesiastica, quindi nelle settimane successive ebbe la tonsura, poi gli ordini minori e maggiori fino al diaconato, accolto con la coscienza di dover predicare il ...
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Costantino
David Miller
Figlio di un Giovanni, proveniva da famiglia di origine siriana, ma apparteneva al clero romano, dove aveva percorso la sua carriera ecclesiastica, raggiungendo il grado di suddiacono [...] giovane Offa, il quale, "pari ductus devotione mentis" nei confronti dei ss. Pietro e Paolo, nell'Urbe si fece dare la tonsura e qui, come monaco, volle concludere la sua esistenza. Di eguale devozione nei confronti di Roma e della sua Chiesa dette ...
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tonsura
s. f. [dal lat. tonsura «tosatura, rasatura», der. di tondēre «tosare, radere», part. pass. tonsus]. – 1. Rito sacro, ora abolito, che nella Chiesa indicava l’ingresso nello stato clericale, e consisteva nel tagliare cinque ciocche...
tonsurando
agg. e s. m. [der. di tonsurare, sul modello del gerundivo latino]. – Nel rito, attualmente abolito, della tonsura, chi si apprestava a ricevere la tonsura per essere ammesso nello stato clericale.