Fisici francesi, furono tra gli scopritori della radioattività. Pierre (Parigi 1859 - ivi 1906) esordì nel 1880 con ricerche, condotte insieme al fratello Paul-Jacques, sui fenomeni piezoelettrici, dalle [...] radiazioni, seguì subito dopo (1897) la scoperta, dovuta a M. Curie e A. Schmidt, di proprietà analoghe nei sali di torio. Nell'anno 1898, dopo un biennio di paziente lavoro, i coniugi C. riuscirono a isolare dalla pechblenda alcuni composti di ...
Leggi Tutto
REFRATTARÎ, MATERIALI (XXVII, p. 977; App. II, ii, p. 675)
Eugenio MARIANI
Renato TURRIZIANI
Refrattarî speciali per alte temperature. - In senso lato si comprendono sotto questo nome materiali di natura [...] stabilità chimica con una grande refrattarietà. Tutti i metalli e loro leghe possono essere fusi in crogioli di ossido di torio senza subire contaminazioni; la temperatura di esercizio può arrivare fino a 2700 °C. È anche usato come materiale per ...
Leggi Tutto
Elemento chimico, simbolo He, numero atomico 2, peso atomico 4,0026, di cui si conoscono due isotopi stabili (42He, di gran lunga il più abbondante, e 32He). Fu individuato nel 1868 da J.N. Lockyer e altri [...] diffuso sulla Terra: presente, come prodotto di decadimento di elementi radioattivi, nelle sabbie monazitiche, nei minerali di torio, nei gas di alcune sorgenti di acque minerali, nei soffioni boraciferi (0,25%) e infine in quantità maggiore ...
Leggi Tutto
Energia liberata durante le trasformazioni di nuclei atomici. Tali trasformazioni si hanno principalmente attraverso processi di fissione (su cui si fonda la tecnologia per la produzione di energia nucleare, [...] al cui interno vengono innescate le reazioni di fissione. Gli elementi chimici impiegati per generare tali reazioni sono uranio, plutonio e torio. L’ e. n. è oggetto di un lungo e acceso dibattito a causa della radioattività provocata dalle reazioni ...
Leggi Tutto
RAGGI X e raggi γ
Maurice DE BROGLIE
Eugenio MILANI
Enzo PUGNO VANONI
*
Il fisico tedesco W. K. Röntgen, che intorno al 1895 eseguiva delle ricerche sul passaggio della scarica elettrica attraverso [...] 261.10-11 cm., cioè 47.200 volt-elettrone), ma la maggior parte corrispondono a lunghezze d'onda ben più piccole, che nel caso del torio C″ possono discendere sino a 4,7.10-11 cm. (2.600.000 volt-elettrone).
Per il radio l'emissione è dell'ordine del ...
Leggi Tutto
Numero atomico 72; peso atomico 1786. Elemento chimico scoperto da Coster ed Hevesy nel 1923. Urbain aveva ricercato lungamente questo elemento nelle terre dell'itterbio, e nel 1911 durante la determinazione [...] periodico potrebbe sembrare che le proprietà chimiche dell'afnio dovessero essere intermedie fra quelle dello zirconio e quelle del torio. Invece esso ha proprietà similissime al primo e si discosta assai dal secondo. In natura esso si trova sempre ...
Leggi Tutto
D'AGOSTINO, Oscar
Giovanni Battista Marini-Bettòlo
Nato ad Avellino il 29 ag. 1901 da Alberto e da Carolina Nappi, si laureò in chimica presso l'università di Roma nel 1926; l'anno seguente fu abilitato [...] pure attraverso meccanismi piuttosto complessi, che rendono conto della prima interpretazione proposta - avviene la "fissione" dei nuclei di torio e di uranio, il meccanismo cioè che, chiarito da altri autori negli anni 1938-39, venne poi sfruttato ...
Leggi Tutto
Popoli e culture dell'Italia preromana. I Campani
Luca Cerchiai
I campani
La costituzione del popolo dei Campani rappresenta un evento storicamente determinato datato nel 438 a.C. da Diodoro Siculo [...] in comunicazione la pianura campana con il mondo daunio e sannitico. Sia in area costiera (Pontecagnano, San Marzano e San Valentino Torio) che all’interno (Calatia, Bisaccia nell’alta valle dell’Ofanto), tra la fine dell’VIII e la metà del VII sec ...
Leggi Tutto
GEOCHIMICA (XVI, p. 586)
Mario Fornaseri
Introduzione. - La g. ha come obiettivo lo studio chimico e chimico-fisico della Terra, in relazione con gli altri corpi del sistema solare e dell'universo conosciuto. [...] in uso sono quelli del trizio, del carbonio 14, del potassio-argo, del rubidio-stronzio, dell'uranio-piombo e del torio-piombo. I differenti metodi possono essere usati in relazione ai materiali da datare e alla loro età.
Migliaia di datazioni (v ...
Leggi Tutto
Nato a Vienna il settembre 1858. Studiò chimica con il Bunsen a Heidelberg, iniziando colà negli anni 1880-82 la serie delle ricerche sulle terre rare, che, proseguite poi a Vienna nell'istituto del Lieben, [...] troppo fragile, e vennero sostituiti nel 1886 dall'ossido di torio. Gli studî sull'emissione della luce di questi ossidi incandescenti dell'uno per cento di ossido di cerio all'ossido di torio porta al massimo dell'emissione luminosa.
Si devono all'A. ...
Leggi Tutto
torio
tòrio s. m. [lat. scient. Thorium, der. del nome Thor, il dio germanico del tuono, così denominato dal suo scopritore (1828), il chimico sved. J. J. Berzelius]. – Elemento chimico radioattivo, di simbolo Th, peso atomico 232,04, numero...