Chimico svedese (Wäfversunda 1779 - Stoccolma 1848). Fu tra i protagonisti della chimica della prima metà dell'Ottocento. Nel campo inorganico isolò diversi elementi e di molti determinò in modo accurato [...] , fuse tale elemento con alcuni ossidi di metalli sconosciuti arrivando alla scoperta degli elementi silicio, zirconio, titanio e torio. Grande importanza hanno avuto i suoi lavori teorici e sperimentali in chimica organica, notando che, in molte ...
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tungsteno Elemento chimico, anche denominato wolframio, di simbolo W, peso atomico 183,85, numero atomico 74, appartenente al VI gruppo del sistema periodico.
Caratteristiche
Gli isotopi naturali sono [...] assai fragile per ricristallizzazione e questo fatto, se non si prendono opportune precauzioni (per es., aggiunta di ossido di torio), può limitare notevolmente la vita dei filamenti di t., usati nella fabbricazione di lampade a incandescenza. Il t ...
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Chimica
E. con solventi Operazione che impiega un adatto solvente per estrarre uno o più componenti da una miscela liquida (e. liquido-liquido) o da una sostanza solida (e. solido-liquido o lisciviazione [...] della metallurgia estrattiva, notevole importanza ha assunto anche l’e. selettiva di ioni metallici (uranio, torio, zirconio, afnio, platino, nichel, cobalto) tramite solventi organici (etere dietilico, metilisobutilchetone ecc.). Affinché abbia ...
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L'Ottocento: chimica. La classificazione degli elementi
Nathan Brooks
La classificazione degli elementi
I primi tentativi
Nel febbraio del 1869 Dmitrij Ivanovič Mendeleev abbozzò la prima versione [...] terzo e nel quarto periodo della sua tavola, accoppiandole, in base alle analogie delle loro proprietà, all'indio, al torio e a un elemento non ancora scoperto. Le difficoltà presentate dal problema delle terre rare si dimostrarono così difficili da ...
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Vita, origine della
CCyril Ponnamperuma
di Cyril Ponnamperuma
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) le basi scientifiche; b) l'evoluzione chimica. □ 2. Concetti e teorie prima del nostro secolo: a) generazione [...] -40 è sotto forma di raggi β e γ penetranti; invece, quasi il 90% dell'energia derivante dall'uranio-235 e dal torio-232 si rivela come particelle α, che possono non avere capacità di penetrazione tali da produrre un effetto significativo. In base ai ...
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L'applicazione dei metodi elettrochimici ed elettrotermici nel campo della metallurgia, cioè l'e. di tipo elettrochimico, o elettrotermico, può aver per scopo: l'estrazione di metalli da minerali o da [...] per elettrolisi di KUF5 o di UF4 in bagni di miscele di CaCl2 e NaCl.
Interessante è pure la produzione del torio, per elettrolisi ignea del fluoruro doppio ThF4KF, la quale fornisce un prodotto pulverulento, poi pressato e sinterizzato, o fuso nel ...
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TRANSURANICI, ELEMENTI (App. III, 11, p. 973)
Emilio Segrè
Per dare un'idea del progresso fatto negli ultimi 19 anni si noti che nel 1960 si era raggiunto il numero atomico Z = 102 mentre nel 1977 si [...] di G. T. Seaborg (1944) si è ulteriormente affermato. L'orbita 5f vuota nell'attinio comincia a riempirsi col torio (Z = 90) ed è completa 14 elementi dopo, al laurenzio (Z = 103). Le configurazioni elettroniche dell'atomo neutro, determinate ...
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FENOGLIO, Massimo Besso
Mario Fornaseri
Nacque a Chiesanuova (Torino) da Lorenzo e da Lucia Basolo il 25 giugno 1892. Nel 1920 conseguì la laurea in scienze naturali e nel 1922 quella in chimica, presso [...] , sugli elementi del gruppo delle "terre rare" nella scheelite di Traversella, sulla distribuzione dell'uranio e del torio nella formazione dioritica di Cogne e sulla geochimica dell'europio.
Seguendo una consolidata tradizione dell'epoca, il F ...
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URANIO (XXXIV, p. 764)
Giuseppe DE GREGORIO
La scoperta della fissione nucleare unitamente alla messa a punto di sistemi di controllo della reazione a catena ha determinato quella che è stata definita [...] fosfato monosodico; così come dell'estrazione dell'uranio dalle sabbie monazitiche in cui i prodotti principali sono il torio e le terre rare.
Qui di seguito sono indicati gli schemi semplificati della lisciviazione acida e alcalina, rispettivamente ...
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. È la parte della chimica riguardante la preparazione di composti ottenuti a partire dal carbone.
La c. ha avuto notevole interesse nello sviluppo dell'industria chimica: basti pensare al catrame, prodotto [...] bombardamenti. Inizialmente la sintesi fu condotta a pressione atmosferica utilizzando catalizzatori a base di cobalto, addizionato di ossido di torio o di magnesio, su supporto di farina fossile. A temperatura di 180 ÷ 200 °C la resa in idrocarburi ...
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torio
tòrio s. m. [lat. scient. Thorium, der. del nome Thor, il dio germanico del tuono, così denominato dal suo scopritore (1828), il chimico sved. J. J. Berzelius]. – Elemento chimico radioattivo, di simbolo Th, peso atomico 232,04, numero...