francio
fràncio [Lat. scient. Francium, dal nome della Francia, dove fu ottenuto artificialmente nel 1939 da M. Perey] [CHF] Elemento chimico monovalente, appartenente alla colonna a del I gruppo, 3° [...] naturalmente soltanto come prodotto del decadimento alfa dell'attinio; può anche essere ottenuto artificialmente, bombardando il torio con protoni. Quantità apprezzabili dell'elemento non sono state ancora preparate, ma le sue proprietà chimiche ...
Leggi Tutto
radon
ràdon [Lat. scient. Radon, der. di Rad(ium) "radium" con il suff. -on del nome lat. di vari elementi] [CHF] Elemento chimico radioattivo, scoperto nel 1898 da M. Curie ed E.F. Dorn come isotopo [...] di massa 222, derivante dal decadimento beta del radio 222 e considerato il r. per eccellenza, quello derivante da decadimenti alfa del torio 224, con numero di massa 220 e tempo di dimezzamento per α 56 s, detto toron e quello, detto attinon, con ...
Leggi Tutto
Chimica
Fenomeno associato all’emissione di radiazioni luminose e calore per effetto della combustione di sostanze gassose, liquide e solide. Nel caso dei gas la f. può essere premiscelata o a diffusione, [...] la presenza di particelle carboniose finemente suddivise, anche con la sua temperatura. Alcuni ossidi metallici (di cerio, di torio ecc.) hanno un notevole potere emissivo, luminoso; su questa loro proprietà si basa l’impiego per la preparazione di ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Atomi, molecole e ioni
John Servos
Atomi, molecole e ioni
La città di Lubecca è stata l'insolita scena dello svolgimento di un dramma intellettuale [...] finì con il nascondere l'esistenza di impurezze che si dimostrarono emettitori di radiazione ancora più potenti: il radio, il torio e nuovi elementi come il polonio. L'energia liberata da minuscole quantità di queste sostanze rese quasi increduli gli ...
Leggi Tutto
In fisica, in chimica e in ingegneria, si dice di quanto è relativo al nucleo atomico.
La fisica n. è la branca della fisica che, studiando le proprietà dei nuclei atomici, permette da un lato di indagare [...] se l’energia è originata in parte per fissione-fusione e in parte per fissione di nuclidi pesanti (uranio 238 o torio 232) ottenuta grazie ai neutroni veloci emessi nelle reazioni di fusione, la carica viene chiamata a fissione-fusione-fissione, o f ...
Leggi Tutto
Materiale composto da due o più elementi chimici di cui quello presente in maggiore quantità deve essere un metallo. Fra i metalli, soltanto rame e piombo possono essere utilizzati non legati, tutti gli [...] sono il SAP (alluminio contenente una dispersione di allumina) e il nichel T-D (nichel contenente particelle di torio); ma benché siano state tentate e realizzate molte tecniche di fabbricazione, le difficoltà pratiche all’ottenimento di particelle ...
Leggi Tutto
Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] una emissione stimolata di radiazioni monocromatiche; sono v. sodico-calcici o borici contenenti ossido di lantanio e torio, drogati con neodimio (o itterbio); se esposti a radiazioni luminose emettono luce sensibilmente monocromatica. Si usano nella ...
Leggi Tutto
VUOTO
Gilberto BERNARDINI
Balbino DEL NUNZIO
*
. Il concetto di "vuoto", nel senso di spazio vuoto di qualsiasi materia, si è imposto all'attenzione dei fisici in seguito alla celebre esperienza che [...] volumi di azoto, d'idrogeno e ossido di carbonio.
Come i metalli alcalino-terrosi si comportano il cerio, il torio, lo zirconio in polvere quando sono riscaldati fino all'incandescenza; si ottengono vuoti così perfetti che non si riesce a ...
Leggi Tutto
torio
tòrio s. m. [lat. scient. Thorium, der. del nome Thor, il dio germanico del tuono, così denominato dal suo scopritore (1828), il chimico sved. J. J. Berzelius]. – Elemento chimico radioattivo, di simbolo Th, peso atomico 232,04, numero...