In greco classico il termine ha valore di "inviato, rappresentante"; con lo stesso nome si designò anche il "comandante di una spedizione marittima, l'ammiraglio", l'invio di una flotta, e la flotta medesima, [...] di Palermo e la rappresentazione dei dodici "venuti a giudicare le tribù di Israele" nei Giudizî finali del duomo di Torcello e dell'abbadia di Grottaferrata; nel XIII, gli affreschi del battistero di Parma.
Nell'età romanica e nella gotica la ...
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RICAMO (dall'arabo raqm "disegno, segno"; fr. broderie; sp. bordado; ted. Stickerei; ingl. embroidery)
Elisa RICCI
Giovanni BARDELLI
Li. Mor.
È l'ornamento che l'ago opera più generalmente sul tessuto, [...] Bonifacio VIII è descritta una pianeta ricamata sotto cui si leggeva: "Penne fecit me"; italiano è il gonfalone di Santa Fosca di Torcello (1361); dello stesso momento è "l'aparamento con la Passione di Cristo" tutto di punto e ricamo di seta, oro e ...
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ISTRIA (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Carlo BATTISTI
Piero STICOTTI
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Situazione e limiti. - L'Istria è una penisola dell'Italia settentrionale situata fra il termine SE. dell'arco delle Alpi e [...] Trieste, Parenzo, Capodistria e Pola; dei monasteri veneziani di S. Niccolò al Lido e di S. Martino dì Tripoli di Torcello; della chiesa arcivescovile di S. Apollinare di Ravenna; dei dinasti di Duino e finalmente la signoria dei conti di Gorizia (v ...
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LOMBARDIA
Guglielmo Scaramellini
Elisabetta Roffia
Sandra Sicoli
Maurizio Caperna
(XXI, p. 419; App. II, II, p. 228; III, I, p. 1001; IV, II, p. 355)
La realtà lombarda è piuttosto variegata e complessa, [...] ad alcuni cicli fondamentali della pittura lombarda a Civate e a Novara e a centri di cultura bizantina come Torcello. Ancora a Pavia è da segnalare il ritrovamento (1981) dell'affresco raffigurante la Dormitio Virginis nella chiesa di San ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] cancellus, alla guisa di quello che è tra le quattro colonne di marmo greco che costituiscono il tramezzo del duomo di Torcello (sec. IX), diviso in riquadri o plutei. Questo tramezzo (detto jubé in francese e Lettner dai Tedeschi), posto tra il coro ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] Curiae del cardinale Domenico Capranica e il Tractatus de Reformationibus Romanae Ecclesiae del vescovo di Torcello e protonotaro apostolico Domenico de' Dominichi. Un'ulteriore corrente riformista affiancava alla richiesta di riorganizzazione ...
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Archivi e biblioteche
Francesca Cavazzana Romanelli
Stefania Rossi Minutelli
«Non è ancora tutta morta la regina dell’Adriatico, ma dorme»
La guida alla città di Venezia, appositamente predisposta [...] metà del secolo, degrado e dispersioni(27). A seguito dell’inglobamento delle due diocesi lagunari di Caorle e Torcello, risalente al 1818, anche gli archivi delle due rispettive curie sarebbero confluiti presso quello della curia patriarcale, ove ...
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Il rinnovamento urbano del primo Cinquecento
Donatella Calabi
La forma della metropoli lagunare
La straordinaria forza evocativa della prima rappresentazione prospettica della metropoli lagunare, [...] relativamente circoscritto. Tant'è che nel suo trattato sulla laguna, Marco Corner descrive ormai le contrade spopolate di Torcello, quelle di Burano impoverite (13).
Anche l'area portuale cittadina, che pure vede una certa stabilità, perché i ...
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La pietà laicale
Giuseppina De Sandre Gasparini
Premessa
Don Giuseppe De Luca, nell'ormai lontano 1956, in un primo approccio con la storia di Venezia come città "spirituale", diversa eppure strettamente [...] e Cataldo, S. Maria de Celestia, S. Anna e, seguendo una tendenza non inconsueta, i monasteri dell'episcopato torcellano; e, infine, Uberto Zanasi, un opulento proprietario di immobili, si collega sì ai predicatori, ma fornisce anche un nutrito ...
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FIGURAZIONI DEVOZIONALI
P. Skubiszewski
A partire dall'ultimo quarto del sec. 19°, la storia dell'arte distingue nell'iconografia del Tardo Medioevo, considerandole come un fenomeno a parte, quelle [...] nel culto privato. I primi quadretti, dittici e trittici domestici con tale rappresentazione datano dalla fine del sec. 12° (Torcello, Mus.; Bruxelles, Coll. Stoclet; Stubblebine, 1969; van Os, 1978). Nel sec. 14° questa funzione del tema era già ...
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odigitria
odigìtria (o odighìtria) s. f. [adattam. del gr. tardo ὁδηγήτρια «colei che conduce, che indica la via», der. di ὁδηγέω, ὁδηγητέω «guidare mostrando la via», comp. di ὁδός «via» e ἄγω, ἡγέομαι «guidare, condurre»]. – Appellativo...
pergula
‹pèrġula› s. f., lat. [v. pergola1]. – Nel linguaggio degli archeologi, nome dato a un elemento che, nelle antiche basiliche cristiane, serviva a separare la parte destinata ai fedeli dal presbiterio; è in genere costituito da un parapetto...