Fu battezzato a Battersea (Londra) il 10 ottobre 1678, morì nel 1751. Entrato nel Parlamento, dove si distinse tra i Tories, fu successivamente segretario della Guerra, segretario di stato, e pari d'Inghilterra. [...] le lettere al Craftsman, attaccando la politica estera del Walpole. Non gli riuscì di effettuare un compromesso tra Whigs e Tories, e di nuovo si ritirò in Francia, ma ritornando a stabilirsi in Inghilterra sette anni prima della sua morte. Nel ...
Leggi Tutto
Predicatore (n. 1674 circa - m. Highgate, Middlesex, 1724). Studiò a Oxford, dove nel 1708 conseguì il dottorato in teologia. Sostenitore violento della causa tory e delle idee politico-ecclesiastiche [...] ai suoi sostenitori vittima di una ingiusta persecuzione, che ne aumentò la popolarità soprattutto fra i ceti più bassi. Dopo la vittoria dei tories nelle elezioni del nov. 1710, riprese le sue prediche senza tuttavia riacquistare più peso politico. ...
Leggi Tutto
Scrittore inglese (Londra 1788 - Fulham 1841). Fondò (1820) e diresse il giornale John Bull, cui l'umorismo unitamente a una critica incisiva e a un'inventiva audace procurarono larga diffusione. Sostenitore [...] dei tories, il giornale fu virulento detrattore della regina Carolina Amelia, moglie di Giorgio IV. Come autore H. esordì con una raccolta di racconti, Sayings and doings (9 voll., 1824-28) cui seguirono numerosi romanzi, tra i quali si ricordano: ...
Leggi Tutto
Uomo politico (Winterslow House, Wiltshire, 1773 - Londra 1840). Educato alla scuola dello zio, Ch. J. Fox, si trasferì a Firenze (1794); poi entrò alla camera dei Lord (1796), dove capeggiò l'opposizione [...] ai ministeri tories e alla politica di guerra alla Francia. Criticò le vessazioni contro Napoleone a Sant'Elena e la tratta dei neri, e appoggiò la causa dell'indipendenza greca. Ministro nel gabinetto whig di Melbourne (1834) si adoprò a evitare una ...
Leggi Tutto
Uomo politico (Londra 1750 - ivi 1810); chief secretary per l'Irlanda nel ministero Portland (1783), fu alleato dei whigs, benché contrario alle riforme del parlamento, fino allo scoppio della Rivoluzione [...] francese, quando si unì ai tories fiancheggiando il giovane Pitt. Segretario per la Guerra dal 1794 al 1801 e nuovamente nel 1807. Patrocinò la riforma dell'esercito; lasciò tre volumi di discorsi (1806) e un diario (pubbl. 1866). ...
Leggi Tutto
I partiti politici
Alessandro Pizzorno
Già fra i membri dei parlamenti inglesi dello scorcio del Seicento, alcuni si dicevano appartenere ai whigs (in genere proprietari terrieri o a questi legati); [...] altri ai tories (in genere membri dell’aristocrazia di corte). Ma non si poteva dire che si trattasse di partiti nel senso moderno della parola, organizzati, duraturi e occupanti insieme la gran parte dei seggi di un parlamento. Di partiti di questo ...
Leggi Tutto
SHAFTESBURY, Anthony Ashley Cooper, VII conte di
Florence M. G. Higham
Nato a Londra il 28 aprile 1801, morto a Folkstone il 1° ottobre 1885. Fece parte del parlamento dal 1826 come rappresentante dei [...] tories ed ebbe delle cariche con Wellington nel 1828 e Peel nel 1834. Dopo il 1833 consacrò la sua attenzione alla condizione dei fanciulli che lavoravano nelle fabbriche di cotone e di lana dell'Inghilterra settentrionale. La prima legge che egli ...
Leggi Tutto
Diplomatico e letterato (Wimborne, Dorset, 1664 - Wimpole 1721); nominato per influsso del suo protettore, il conte di Dorset, segretario dell'ambasciata all'Aia, fu poi (1697) ai negoziati per la pace [...] e Swift; inviato (1711) da Harley, preparò la pace di Utrecht, che negoziò poi come plenipotenziario (1712). Alla caduta dei tories, fu fatto imprigionare dal Walpole e in prigione compose Alma, dialogo in distici sui rapporti tra l'anima e il corpo ...
Leggi Tutto
Statista inglese (Londra 1770 - ivi 1827). Di antica famiglia, fu educato da uno zio fervente whig ed ebbe fama di giacobino e antiaristocratico. Gli eccessi della Rivoluzione francese lo fecero poi passare [...] tra le file dei tories. Seguace di Pitt fin dal 1792, entrò deputato ai Comuni due anni dopo. Sottosegretario al Foreign Office (1797-99) nel gabinetto Pitt, ne appoggiò la politica di mantenimento di focolai antifrancesi principalmente in Italia. In ...
Leggi Tutto
Nato nel 1684 da un'antica e ricca famiglia londinese già nel 1705 fu eletto membro della Camera dei comuni. Rappresentò per quasi trent'anni gli elettori whigs del Yorkshire, combattendo la politica dei [...] tutto, quando questi lo lasciò fuori del suo nuovo ministero nel 1721. Si unì perciò al Bolingbroke, che era il capo dei tories, e rifuse il partito d'opposizione in un'amalgama degli antichi gruppi, che si appropriò il nome di Partito dei patriotti ...
Leggi Tutto
starmeriano agg. Del politico britannico Keir Starmer; relativo ai suoi programmi, posizioni e comportamenti sulla scena politica. ◆ Già, Corbyn. Come l’hanno presa i suoi? Il gruppo più vicino all’ormai ex leader, Momentum, guidato da Jon Lansman,...
tory
〈tòori〉 s. e agg. ingl. [prob. forma anglicizzata del gaelico irland. tōraidhe «inseguitore»] (pl. tories 〈tòori∫〉), usato in ital. al masch. e al femm. e come agg. invar. – Nell’Inghilterra a cavallo della fine del 17° sec. e della prima...