Elemento chimico di numero atomico 87, simbolo Fr, ottenuto artificialmente dal fisico francese M. Perey (1939). Ne esistono soltanto isotopi radioattivi, naturali o artificiali (questi ultimi ottenuti [...] bombardando il torio con protoni), in numero di circa 20, con peso atomico compreso fra 211 e 226, aventi una vita media molto breve (la più lunga è di 21 minuti circa). Poiché è difficile ottenere quantità apprezzabili dell’elemento, il f. non ha ...
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pleiade
plèiade [Der. dal nome delle stelle Pleiadi] [LSF] Gruppo di più cose simili. ◆ [FNC] Gruppo di isotopi di una famiglia radioattiva che non possono essere separati con mezzi chimici, come, per [...] es., il gruppo costituito dal torio D, dal radio B, D e G, dall'attinio B e D, tutti isotopi tra loro. ...
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Elemento chimico di numero atomico 85, simbolo At, il cui nome deriva dal gr. ἄστατος «instabile». Il suo isotopo 21185At fu preparato, nel 1940, da D.R. Corson, K.R. Mackenzie ed E. Segrè, per bombardamento [...] del bismuto con particelle α accelerate con il ciclotrone dell’Università di Berkeley (California). Esistono in natura piccolissime quantità di isotopi 215At, 218At e 219At in equilibrio con isotopi naturali di uranio e torio. ...
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Elemento chimico radioattivo, di numero atomico 89, peso atomico 227,05 e simbolo Ac. Il suo nome deriva dal lat. scient. Actinium, der. del gr. ἀκτίς «raggio». È trivalente. La separazione dell’a. dai [...]
Il gruppo degli attinidi inizia con l’a. e termina con il laurenzio (numero atomico 103). In natura sono diffusi solo il torio e l’uranio: il protoattinio e l’a. si trovano in piccole concentrazioni nei minerali di uranio; il nettunio e il plutonio ...
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isotopo
isòtopo [Der. dell'ingl. isotope, dai gr. ísos "uguale" e tópos "luogo", con rifer. alla stessa collocazione nel Sistema periodico degli elementi chimici] [FNC] Nome introdotto nel 1913 da F. [...] di separare con mezzi chimici certi elementi radioattivi dai prodotti di disintegrazione: i primi tre i. individuati furono torio, radiotorio e ionio, di numero atomico 90. I. non radioattivi furono invece scoperti nel 1914 da O. Honigschmid ...
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fiamma
fiamma [Der. del lat. flamma, dal tema di flagrare "ardere"] [FTC] [CHF] Sorgente di calore e di luce costituita da masse gassose (in cui possono essere contenute anche particelle solide o liquide) [...] , con la presenza di particelle carboniose finemente suddivise o di alcuni ossidi metallici (di cerio, di torio, ecc.), variamente sfruttati nella realizzazione di lampade a fiamma. Gli andamenti assunti dalla temperatura e dalla composizione ...
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famiglia
famìglia [Der. del lat. familia] [LSF] Insieme di enti aventi qualità simili. ◆ [ALG] [ANM] (a) Generic., una totalità di enti che godono di proprietà simili; costituiscono una f. le coniche, [...] alfa o beta da un nuclide capostipite; le f. radioattive naturali sono le tre che hanno per capostipite l'uranio (uno dei primi intermedi è il radio), l'attinio e il torio e terminano tutte con isotopi del piombo: v. radioattività: IV 696 d. ...
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Composti del carbonio con un metallo o con un non metallo poco elettronegativo (per es., silicio e boro), escluso l’idrogeno. Per le loro particolari proprietà (difficile fusibilità, elevata durezza ecc.), [...] luogo ai corrispondenti idrocarburi; tra i c. più importanti di questo gruppo vi sono quelli di uranio e torio, utilizzati nell’industria missilistica.
I c. metallici devono il loro nome ad alcune caratteristiche (durezza, lucentezza, conducibilità ...
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Termine introdotto da M. Faraday (1834) per indicare quello dei due elettrodi di una cella elettrolitica o di un tubo a scarica che è a potenziale minore rispetto all’altro (anodo); la denominazione deriva [...] alta emissione specifica (a tal fine sono sottoposti ad adeguati trattamenti superficiali, quali, per es., il deposito di torio: c. toriati).
C. freddo Denominazione generica di un c. non termoelettronico.
C. a mercurio (o ad arco) C. costituito da ...
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neutrone
neutróne [Der. di neutro con il suff. -one di elettrone] [FNC] Particella elettricamente neutra, di spin 1/2 e massa di poco superiore a quella del protone, insieme al quale è elemento costitutivo [...] a Berlino da O. Hahn e F. Strassmann, i quali dimostrarono che, sotto l'azione dei n., elementi pesanti, come il torio e l'uranio, si scindono in frammenti: è il fenomeno della fissione, che Fermi portò poi nella categoria delle reazioni nucleari ...
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torio
tòrio s. m. [lat. scient. Thorium, der. del nome Thor, il dio germanico del tuono, così denominato dal suo scopritore (1828), il chimico sved. J. J. Berzelius]. – Elemento chimico radioattivo, di simbolo Th, peso atomico 232,04, numero...