GUADAGNI, Simone
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 25 luglio 1411 da Vieri di Vieri e da Francesca di Simone Tornabuoni, unitisi in matrimonio nel 1395.
Il padre del G. era stato un esponente di [...] primo piano del reggimento oligarchico guidato dalla consorteria degli Albizzi, con il quale aveva cooperato attivamente raggiungendo, insieme con il fratello Bernardo, una posizione politica di prestigio. ...
Leggi Tutto
GONDI, Giovambattista
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 10 nov. 1501, quarto figlio di Girolamo di Antonio (1472-1557) e Francesca di Pietro Tornabuoni. Assai scarse sono le notizie sui suoi genitori [...] e sulla sua giovinezza. Il padre risiedeva a Firenze e svolgeva le attività mercantili tipiche della sua famiglia, ma non ottenne successi paragonabili a quelli dei suoi fratelli Alessandro e Antonio, ...
Leggi Tutto
CAMBI, Giovanni
Maria Gabriella Cruciani Troncarelli
Figlio di Bernardo e di Caterina di Lorenzo Capponi, nacque a Firenze il 23 nov. 1454.
Apparteneva al ramo dei Cambi da Querceto (così chiamati dal [...] inoltre sempre ai Buonvisi un certo numero di medaglie d'oro e d'argento, come pegno per un prestito, ed in cambio il Tornabuoni e l'Alamanni ricevettero 1.047 fiorini. Ma l'arresto di Lamberto dell'Antella il 4 ag. 1497 portò alla scoperta delle sue ...
Leggi Tutto
DELLA CASA, Pandolfo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 19 luglio 1461, figlio di Giovanni di ser Ludovico e di Marietta di Piero di Cardinale Rucellai.
Le notizie su di lui sono assai limitate [...] due.
Delle vicende familiari del D., riferibili a questo periodo, conosciamo il matrimonio con Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente nel 1497, la nascita del primo figlio Giovanni (futuro arcivescovo di Benevento e nunzio apostolico ...
Leggi Tutto
PANDOLFINI, Battista
Eleonora Plebani
PANDOLFINI, Battista. – Nacque a Firenze il 22 giugno 1454, quartogenito di Pandolfo e di Costanza Guicciardini.
Il ramo della famiglia cui appartenne discendeva [...] vicedirettore della filiale partenopea insieme con Francesco Nasi. Entrambi avrebbero dovuto rispondere del loro operato a Giovanni Tornabuoni, indicato nel nuovo organigramma dell’azienda medicea come direttore delle sedi di Roma e di Napoli del ...
Leggi Tutto
LARDEREL, Francesco de
Lucia Fischer Frattarelli
Nacque a Vienne, in Francia, il 17 nov. 1789 da Abel Philibert, negoziante e ufficiale della milizia nazionale, e da Marie Acloque (Grenoble, Archives [...] a far parte di quei circoli che facevano riferimento alla corte, mentre l'acquisto di palazzo Giacomini, sulla centrale via Tornabuoni a Firenze, e della villa della famiglia de' Ricci a Pozzolatico aprì al L. le porte dell'aristocrazia e della ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonino da Firenze
Oreste Bazzichi
Nel campo di osservazione di Antonino da Firenze c’è un palcoscenico privilegiato, unico al mondo: la situazione culturale, economica, sociale e civile della Toscana, [...] a 108, e le più importanti potevano contare anche su un gran numero di succursali. Suonano familiari i nomi dei banchieri Tornabuoni, o di mercanti, uomini d’affari e uomini politici come Dino Compagni, Pier Capponi, Giovanni Villani e così via ...
Leggi Tutto
TOSCANA
Paolo Doccioli
Mauro Cristofani
Enrico Guadagni-Ettore Spalletti
Ada Francesca Marcianò
(XXXIV, p. 79; App. II, II, p. 1006; III, II, p. 968; IV, III, p. 657)
Popolazione. - Secondo i dati [...] , l'Incoronazione della Vergine), del Verrocchio (l'Incredulità di San Tommaso), del Ghirlandaio (gli affreschi della Cappella Tornabuoni in Santa Maria Novella), di Michelangelo (il Tondo Doni), di Raffaello (la Madonna del Baldacchino); e quelli ...
Leggi Tutto
tornabuona
tornabuòna agg. e s. f. – Erba t. (o semplicem. tornabuona, come sost.), nome usato un tempo in Toscana per la pianta del tabacco, detta così perché il vescovo fiorentino (2a metà del Cinquecento) Niccolò Tornabuoni fu il primo...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...