Pittore e scrittore (Firenze 1895 - Ivrea 1957). Inizialmente vicino alle tematiche futuriste, dopo la Prima guerra mondiale, alla quale prese parte, nell'ambito di un più ampio ritorno all'ordine che [...] un proprio senso realistico paesano, colto nei suoi aspetti più semplici e quotidiani, che affondava le radici nella tradizione toscana ottocentesca (Piazza del Carmine, 1922, Firenze, Gall. d'arte moderna; L'omino di sagrestia, 1922-23, Torino, Gall ...
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LOMI (Gentileschi), Orazio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa, qualche giorno prima del 9 luglio 1563 (quando fu battezzato nella chiesa di S. Biagio alle Catene), figlio dell'orafo fiorentino Giovan Battista [...] (come si evince da due lettere scritte dall'artista, rispettivamente il 3 luglio 1612 alla granduchessa di Toscana e il 18 luglio 1633 a Ferdinando II di Toscana: ibid., p. 2) il L. si trasferì a Roma presso uno zio materno capitano delle guardie di ...
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DEL ROSSO (Rossi), Giuseppe
Mario Bencivenni
Figlio dell'architetto fiorentino Zanobi e della pittrice pratese Francesca Stradetti, nacque a Roma il 16 maggio 1760. Trasferitosi con la famiglia a Firenze [...] , 153, 155, 157; M. Ferrara, G. D.: scritti e polemiche, in Antichità viva, XX (1982), 1, pp. 37-44; Alla scoperta della Toscana lorenese. Architettura e bonifiche (catal.) a cura di L. Zangheri, Firenze 1984, pp. 15, 17, 20, 28, 31, 113, 115 s., 142 ...
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GAFFURRI (Gaffuri)
Loredana Lorizzo
Intagliatori lombardi di pietre dure, attivi a Firenze tra XVI e XVII secolo. Il capostipite Giorgio di Cristofano giunse a Firenze da Milano nel dicembre del 1575, [...] le pietre dure a Firenze, Milano 1979, pp. 258, 262 s., 285 s., 301-303, tavv. 36-38, 123, 189; Firenze e la Toscana dei Medici nell'Europa del Cinquecento. Palazzo Vecchio… (catal.), Firenze 1980, pp. 236, 243, figg. 449, 468; C.W. Fock, Francesco I ...
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Incisore pisano, attivo a Firenze dal 1638 circa, allievo di G. Parigi e buon imitatore di J. Callot e di S. Della Bella; predilesse le figurazioni guerresche e di caccia, paesaggi e marine. Fu ciambellano [...] di corte a Innsbruck, maestro di campo del granduca di Toscana, castellano della fortezza di Livorno e governatore di quella di Siena. ...
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GRISELLI, Orlando Italo
Scultore, nato a Montescudaio (Pisa) il 9 agosto 1880. Iniziò i suoi studî di scultura nel 1903 a Firenze, dove espose la prima volta nel 1905 alla Promotrice delle belle arti. [...] Nel 1907 vince il concorso per la statua della Toscana destinata al monumento a Vittorio Emanuele a Roma e nel 1909 quello per il gruppo del Valore militare sul ponte dedicato in questa città allo stesso re. Del 1913 è la sua mostra personale a ...
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FOLCHI, Ferdinando
Emanuela Bianchi
Nacque a Firenze il 2 maggio 1822, secondo dei tre figli di Francesco e di Maria Teresa Buoninsegni. Il padre era impiegato regio con le mansioni di staffiere. Il [...] (Saltini, 1862, p. 61). In prevalenza pale d'altare, le sue opere furono destinate in gran numero a chiese e conventi toscani, specialmente del Mugello: "in quasi tutta una zona che da S. Martino a Scopeto giunge fino a Pontassieve sono affreschi del ...
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Pittore (Ferrara 1465 circa - Cremona 1525). Lavorò a Genova (1495), Cremona (1497), Milano, Ferrara (1500 circa), e di nuovo a Cremona. Fu sensibile all'influsso dell'arte ferrarese rivelando pure influenze [...] umbre, nordiche e venete, nonché, nella fase più inoltrata della sua arte, della pittura romana e toscana. I suoi capolavori sono lo Sposalizio di s. Caterina (Venezia, Accademia) e alcuni affreschi della cattedrale di Cremona (1515-19), fra i quali ...
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PALMA, Felice
Felice Mastrangelo
PALMA, Felice. – Figlio di Jacopo, nacque a Massa di Lunigiana il 12 luglio 1583 (Baldinucci [1681-1728], 1846, p. 491).
Le più antiche informazioni riguardanti Palma [...] fiorentini del Seicento, Firenze 1989, pp. 55-62; L. Migliaccio - F. Paliaga, Nuovi studi su F. P. e note sull’attività toscana di Tiziano Aspetti, in Paragone XLI (1990), 479-481, pp. 20-46; R. Bartalini, F. P. e Lorenzo Usimbardi in Prospettiva ...
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CERPI, Ezio
Paolo Vicentini
Figlio di Ferdinando e Lucia Dani, nacque a Siena il 4 apr. 1868; studiò alla Accademia di Belle Arti, prima della città natale, poi a Firenze, dove fu allievo di Luigi Del [...] anni il C. conduce una intensa attività di progettista e soprattutto di restauratore che lo porta ad operare in tutta la Toscana.
Fra i suoi restauri si ricordano: a Firenze, il palazzo Quaratesi in via del Proconsolo, il tabernacolo dell'Orcagna in ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...