VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] vita piena d'intimità e senza fasto di chi le possiede e le abita per diversi mesi dell'anno. Parecchie ville toscane dei primi del Quattrocento rivelano la loro origine di castello, di cui s'intuisce la rude mole appena ingentilita; dominanti spesso ...
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GIOVANNI PISANO
G. Jászai
Scultore e architetto, figlio di Nicola Pisano, nato a Pisa intorno al 1245-1248 e morto a Siena nel 1318.Del periodo giovanile e degli anni di formazione di G., fino al ventesimo [...] , Le Arti, 4, 1941-1942, pp. 98-102, 185-192, 268-277, 329-340; G. de Francovich, Studi recenti sulla scultura gotica toscana. Giovanni Pisano, ivi, pp. 195-211; H. Keller, Giovanni Pisano, Wien 1942; E. Carli, Il pulpito di Siena, Bergamo 1943; P ...
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CRAMARIIS, Giovanni de
Giuseppe Bergamini
Figlio di un Pantaleone, non è chiaro se il cognome indichi il mestiere dei familiari ("cramârs" in friulano vuol dire merciai ambulanti) oppure la provenienza [...] di Udine nel sec. XV (borg dai Cramârs).
Abitò in Udine dove tenne bottega di pittore e miniatore; operò in Friuli e in Toscana nei secc. XV e XVI. Sposò Anna, sorella del pittore Martino da Udine detto Pellegrino da San Daniele, dalla quale ebbe un ...
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Arte
Nell’iconografia cristiana, con la locuzione in m. si indica la figura sacra, vista frontalmente, seduta in trono, recante gli attributi della sua potenza, secondo un motivo costituitosi per Cristo [...] m.) L’immagine rappresentante la Vergine in trono con il Bambino, circondata da una corte di angeli e santi; diffuse particolarmente in Toscana nei sec. 13° e 14°, dipinte su tavola (M. di Duccio, 1308-11, Siena, Museo dell’opera del duomo; di A ...
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Pittore (Uzès 1435 circa - Avignone 1485 circa), attivo soprattutto ad Avignone. Autore della Resurrezione di Lazzaro (1461, Firenze, Uffizi), trittico commissionato da un legato papale in Fiandra, e del [...] , cattedrale), trittico commissionato da Renato d'Angiò. Agli elementi fiamminghi, evidenti nella prima opera, si aggiunge, nella seconda, un impianto monumentale che, soprattutto nell'elemento paesistico, sembra ricollegarsi alla pittura toscana. ...
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GRUAMONTE e ADEODATO
V. Ascani
Fratelli scultori e, verosimilmente, architetti, attivi a Pistoia nella seconda metà del 12° secolo.La firma dei due artisti compare su un'iscrizione presente sull'architrave [...] Memoria storica, Pistoia 1907; G. Swarzenski, s.v. Adeodatus, in Thieme-Becker, I, 1907, p. 83; R. Papini, Marmorari romanici in Toscana, L'Arte 12, 1909, pp. 423-442; W. Biehl, Das toskanische Relief im 12., 13. und 14. Jahrhundert, Leipzig 1910, pp ...
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LANCI, Baldassarre
Maria Grazia Ercolino
Figlio di Marino, nacque a Urbino nel 1510. Secondo Vasari il suo apprendistato artistico si svolse nella città natale, al seguito dell'architetto urbinate G. [...] 1983, pp. 6, 17, 20-22, 97, 137 s., 141, 146, 160 s., 163, 166, 168, 171, 184, 222, 227; M.A. Giusti, Edilizia in Toscana dal XV al XVII secolo, Firenze 1990, pp. 87, 95, 102 s., 104, 110, 233; Le mura di Grosseto: rilievi e studi per il recupero, a ...
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Pittore (San Gusmè, Siena, 1556 circa - Siena 1622), allievo di A. Salimbeni e collaboratore del Passignano. Fu a Venezia (1582-87), Genova (1596), Firenze (1603-10), Roma (1611-12); risentì di Tintoretto [...] e Veronese (Miracolo di s. Caterina, Siena, S. Caterina in Fontebranda; Adorazione dei Magi, Siena, duomo) e di L. Cambiaso (affreschi, Pavia, Certosa, in collab. con A. Casolani, 1599). Numerose opere a Siena e in Toscana. ...
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GIARRÈ (Giarré), Pietro
Susanne Adine Meyer
Non si conoscono né il luogo né la data di nascita del G., la cui formazione si svolse probabilmente nella bottega di Filippo Giarrè (attivo a Firenze fin [...] intorno al 1740 lavorò alla decorazione del teatro della Pergola di Firenze. Nella prima metà del secolo era presente nella città toscana anche un Giuseppe Giarrè, di cui è nota l'attività nella decorazione della chiesa di S. Maria a Settignano, dove ...
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BOLZONI (Bolsoni), Andrea
Giacomo Bargellesi
Nacque a Ferrara nel marzo 1689. Rimasto privo del padre in giovane età, si iniziò al lavoro di incisore sotto la guida dello zio Francesco. Seguì i corsi [...] del pittore Giacomo Parolini. Morto lo zio (1728), viaggiò, per approfondire la conoscenza della sua arte, nelle Marche, in Toscana, Umbria e fu anche a Roma (1737).
La sua vasta opera di incisore ha carattere più riproduttivo e divulgativo che di ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...