L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] ], [aŋˈkɔra], e non [ˈsandə], [aŋˈgɔrə]);
(e) la mancanza degli infiniti tronchi, assai diffusi, invece, nell’alto Mezzogiorno e fino alla Toscana ([kanˈtari] e non [kanˈta], [ˈdːiʧiri] e non [ˈdiʧe] «dire»);
(f) l’uso del passato remoto in luogo ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] dell’abituale mobilità dei mercanti, che li portava a contatto con differenti realtà linguistiche. Così, per fare solo due esempi d’area toscana, abbiamo le lettere di Andrea de’ Tolomei, scritte tra il 1262 e il 1269 da Troyes o da Bar-sur-Aube ai ...
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Scrittore (Montecatini 1702 - Firenze 1785). Condusse una vita errabonda e avventurosa in varie parti d'Europa; nel 1748 si stabilì a Londra, dove pubblicò un'interessante Istoria critica della vita civile [...] 1758); un'ediz. del Decameron (1762) con osservazioni storiche e critiche; un'Istoria d'Inghilterra (1770-73). Tornato in Toscana, pubblicò nel 1776 la Storia del governo d'Inghilterra e delle sue colonie d'India e nell'America Settentrionale, in cui ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] se serve a testimoniare i fattori che, in base all’evoluzione storica della lingua, contrappongono le regioni settentrionali alla Toscana, la ricorrenza, anche estesa, di elementi coincidenti non basta di per sé a provare l’esistenza di una lingua ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] (e spesso hanno un retroterra storico consistente), altre sono esogene, legate cioè agli apporti delle varietà regionali diverse da quella toscana e ai contatti con le lingue straniere e soprattutto con l’inglese. Il quadro appare mosso e, in certi ...
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ANDREOZZI, Alfonso
Anna Buiatti
Nato a Firenze nel 1821, studiò legge a Pisa, dove si fece notare per il suo atteggiamento ribelle d'ispirazione democratica. Subì, infatti, varie persecuzioni e, nel [...] p. 355, e in L'Oriente, I(1894), p. 200; G. Rosadi, Di G. Carmignani e degli avvocati letterati del suo tempo, in La Toscana alla fine del Granducato, Firenze 1909, p. 100; F. Martini, Due dell'estrema, Firenze 1920, pp. 21 s.; Gli studi orientali in ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] anche le prime scritture pubbliche in volgare.
La produzione in volgare del Veneto è la più ricca della penisola dopo quella toscana, e fiorisce in diversi centri importanti, soprattutto a Verona e a Padova. Il primo posto tocca però a Venezia, dove ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] estendono naturalmente anche all’ambito fonosintattico, dal momento che ricorrono anche a confine di parola: è il caso della gorgia toscana (ad es., fiorentino questa cosa [ˌkwesta ˈhɔːsa], amica [aˈmiːha]; Marotta 2001 e 2008) e della lenizione, che ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] lago di Vico (Blera, Canepina, Fabrica), ma con tracce anche più a nord, e nel medioevo esteso fino a comprendere l’intera Toscana (e Roma);
(e) il tipo tisto «codesto», in cui appaiono sia un resto della ➔ metafonia delle vocali medio-alte (cfr. § 2 ...
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MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] 369. V. inoltre G. Cinelli Calvoli, Biblioteca volante, Venezia 1746, III, pp. 262 s.; D. Moreni, Bibliografia storico-ragionata della Toscana, Firenze 1805, II, pp. 22-30; G.B. Baseggio, M. (D.M.), in E. De Tipaldo, Biografia degli italiani illustri ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...