La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] di ben parlare la propria lingua, 1657) e nella proposta di dinamici esempi di scrittura esemplare, preziosi per i non toscani (Prose fiorentine, 1661), riuscì a conciliare modelli d’autore col moderno uso vivo, vale a dire il fiorentino colto, unica ...
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La retta pronuncia di una lingua considerata sia in sé, sia in rapporto con la scrittura. Nelle lingue di cultura, che in conseguenza della loro storia complessa sono di solito lontane dal presentare una [...] dell’o. l’uso di una città o di una regione (per es., Parigi e l’Île-de-France per il francese, Firenze e la Toscana per l’italiano), oppure di una categoria di persone (per es., la Bühnenaussprache «pronuncia della scena» per il tedesco), più o meno ...
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Scienziato e scrittore (Arezzo 1626 - Pisa 1698). Fu tra i primi ad applicare il metodo sperimentale alle scienze naturali; dimostrò la falsità della generazione spontanea negli Insetti (1668) e fu inoltre [...] «primo medico» di Ferdinando II e di Cosimo III, soprintendente della loro Fonderia, non si allontanò più dalla Toscana e fece numerose «naturali esperienze» nella camera del granduca e nell'Accademia del Cimento. Sotto Cosimo III, dovette invece ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] Batinti 1988).
L’Umbria non si mostra unitaria nemmeno dal punto di vista lessicale: ecco così i netti contrasti tra parole toscane e/o settentrionali e voci che sono invece proprie del Centro-Sud, come quelli tra fabbro (nord-ovest della regione) e ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] a cura di M. Gargiulo (tesi di dottorato, Università per Stranieri di Siena).
Salviati, Leonardo (2008-2009), Raccolta di proverbi toscani (Ferrara, Biblioteca Ariostea, cod. I, 394), a cura di D. D’Eugenio (tesi di laurea, Università di Firenze), 2 ...
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Letterato (Asciano, Siena, forse 1492 - Roma 1556). Autore di opere di critica, di storia e di filologia - alcune delle quali perdute - e anche di liriche, tra le quali non privi di valore i suoi sonetti [...] aver per primo riformato l'ortografia italiana nel dialogo Il Polito (1525); ne Il Cesano (1555) sostenne la tesi della toscanità della lingua. Dal desiderio di mostrare la maturità letteraria del volgare nacquero i Versi et regole de la nuova poesia ...
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Semerano, Giovanni. – Filologo, linguista e bibliotecario italiano (Ostuni 1911 - Firenze 2005). Allievo del filologo E. Bignone, dopo la laurea in Lettere conseguita all'Università di Firenze nel 1934 [...] governativa di Gorizia (1950-53) e della Biblioteca Riccardiana di Firenze (1953-55), soprintendente della Toscana (1955), infine direttore della Biblioteca Laurenziana Medicea (1972-73). Instancabile ricercatore di linguistica storica, etimologista ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] fico, l’aco femm. sing. e plur., caratteristici dell’area mediana e meridionale (tracce se ne trovano però anche in Toscana e al Nord). L’Italia centro-meridionale ha conservato la desinenza etimologica -e(m) della V declinazione nel continuatore di ...
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Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...] Torino, Rosenberg & Sellier, 2 voll., vol. 1° (Tra Rinascimento e strutture attuali), pp. 259-272.
Giannelli, Luciano (2000), Toscana, in Profilo dei dialetti italiani, a cura di M. Cortelazzo, [poi] di A. Zamboni, Pisa, Pacini, 23 voll., vol. 9 ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] nel 1552 (la data di stampa ha un margine di incertezza, perché non compare nel libro) era stata pubblicata una grammatica toscana, quella dell’accademico Pierfrancesco Giambullari, con il titolo De la lingua che si parla et scrive in Firenze (ma nei ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...